Poeta per musica, traduttore, produttore, protagonista della canzone italiana per trent'anni: Sergio Bardotti (1939-2007) viene ricordato a Trento, a 10 anni dalla scomparsa, con un convegno che comincia oggi, venerdì 22 settembre,
alle 9.30 nell'aula magna del Conservatorio Bonporti di Trento (ingresso libero) in collaborazione con il dipartimento di musicologia dell'Università di Pavia e con il coordinamento del professor Stefano La Via.
Ornella Vanoni, Vittorio de Scalzi dei New Trolls, Dario Baldan Bembo e altri protagonisti della musica italiana, oltre ai familiari di Bardotti e ai ricercatori Enrico de Angelis e Claudio Cosi, sono alcuni dei relatori del convegno che vedrà anche il collegamento video con il grande Chico Buarque de Hollanda (cantautore brasiliano molto tradotto da Bardotti) da Rio de Janeiro e di cui si allega il programma dettagliato.
Dopo il convegno – che prevede anche diversi interventi musicali (tra cui quello dei Tetes de Bois) oltre alle relazioni e che si conclude sabato 23 settembre alle 13 al Conservatorio di Trento – la sera di sabato alle 20.30 c'è la "Notte d'Autore-Canzoni per te" al Teatro Sociale, una ventina di pezzi firmati Bardotti in programma, con l'Orchestra Haydn ad accompagnare, insieme alla Bonporti Pop Band, i solisti: Ornella Vanoni, Simone Cristicchi, la giovane trentina Caterina Cropelli (da X Factor), Vittorio de Scalzi, Maria Pia De Vito, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Paolo Fresu. La regista è Carmen Giordano. Presenta Red Ronnie.
I biglietti ancora disponibili sono pochissimi: si possono acquistare alla cassa del Teatro o sul sito primiallaprima. Roberto Cipelli al pianoforte con Vanoni e Fresu, Stefano Pisetta alla batteria, Danilo Minotti e Paolo Silvestri come direttori d'orchestra e arrangiatori (insieme al past director Armando Franceschini) sono i professori del Conservatorio di Trento coinvolti in prima fila nel grande evento del Sociale.
In un post su Facebook, ieri dopo le prime prove a Bolzano, Minotti ha confidato così la sua emozione: "Prove concluse. Scrivere per orchestra è sempre una gioia infinita. Sentire le note prendere la giusta forma e dimensione, note che fino a oggi erano solo dei puntini sulla carta è semplicemente l'emozione che mi affascina e non smette di stupirmi".
(vv)
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