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Sharon Tate: vittima innocente della follia di Charles Manson

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Sharon Tate era un’attrice e una modella di una bellezza straordinaria e aveva solo 26  quando venne barbaramente uccisa dalla banda criminale ideata e guidata da Chrales Manson. Sharon era sposata con il regista Roman Polanski ed era incinta all’ottavo mese. 

Sharon Tate è figlia di un colonnello dell’esercito americano, e vive i primi anni della sua vita spostandosi da una città all’altra a causa del lavoro del padre. La famiglia soggiorna anche in Italia dove Sharon inizia a lavorare nel mondo del cinema come comparsa o cimunque in parti minori. Al suo ritorno negli Stati Uniti  la giovane modella inizia la carriera di attrice recitando all’inizio degli anni ’60 in serie tv come ‘The Beverly Hillbillies‘ e ottenendo anche qualche piccola parte al cinema.

L’anno della svolta per la sua carriera è il 1967 quando Sharon incontra a Londra il regista Roman Polanski che la sceglie per il ruolo di Sarah nel film ‘Per favore, non mordermi sul collo!‘. Fra i due scoppia l’amore e per Sharon inizia la vita mondana e con essa i vioaggi, le feste e il lusso. Sharon e Roman si sposano nel 1968. 

La sua carriera cinematografica

Nel 1967 la carriera di Sharon ha una decisa impennata che la porta a interpretare ruoli importanti in film come ‘La valle delle bambole‘, ‘Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm‘ e ‘Una su 13‘, in cui recita al fianco del nostro Vittorio Gassman.  La donna resta incinta e si ferma in attesa della nascita del suo primo figlio.

Il 9 agosto 1969, mentre Roman Polanski è in Inghilterra, dove ha appena finito di girare ‘Rosemary’s Baby‘, Sharon si trova insieme ad altre quattro persone in una villa a Beverly Hills. Ed è proprio in quella lussuosa abitazione, situata al nr. 10050 di Cielo Drive, che la banda criminale di Charles Manson fa irruzione e trucida barbaramente tutti i presenti, compreso uno sfortunato passante che si trova addirittura sul marcipaide esterno. (Steve Parent di soli 18 anni).

Sharon Tate (1943-1969)

Il feroce commando omicida

Il gruppo è composto da Charles “Tex” Watson, e tre donne, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian. Mandante del massacro è Charles Manson, aspirante musicista rock con un passato criminale e leader di una fantomatica setta di sbandati ispirata al culto del demonio, delle droghe e del sesso. Stando alla ricostruzione, non è chiaro se Manson aspetta in auto o se invece rimane nel ranch dove risiedeva l’organizzazione. In ogni caso è chiro e accertatto che è lui ad ordinare la strage, anche se non si sa nemmeno bene il perchè.

Entrati nella villa i membri della ”Family” non hanno nessuna pietà e massacrano tutti. L’ultima delle loro 4 vittime è proprio Sharon Tate, a cui tocca il “trattamento” più efferato. La 26enne viene prima picchiata a sangue, torturata con il filo di nylon e accoltellata molte volte al petto e all’addome.

La scena che si presenta agli agenti di Polizia che arrivano sul posto è raccapricciante: sulla porta della villa e sul frigorifero i poliziotti trovano scritta con il sangue della vittime la parola ”Pig” e sullo specchio del bagno la scritta “Helter Skelter” che è anche il titolo di una canzone dei Beatles. (leggi il nostro articolo) La banda criminale viene arrestata in blocco alcuni giorni dopo. Alcuni sono ancora in carcere, altri sono morti mentre altri ancora hanno collaborato con le autorità americane e ottenuto la libertà.

Quello che resta della “Family”

Susan Atkins muore in carcere a 61 anni il 24 settembre 2009, dopo avere trascorso quasi 40 anni in prigione. Numerose sue richieste di scarcerazione sono state puntualmente respinte.

Patricia Krenwinkel è ancora detenuta in un carcere americano e la sua domanda di scarcerazione verrà riesaminata nel 2018. Dopo la morte di Susan Atkins detiene il record di essere la donna con la più lunga carcerazione negli Stati Uniti d’America

Linda Kasabian è stata il testimone chiave del processo a Manson e per questa ragione ha ottenuto la libertà. Senza la sua testimonianza, hanno deciso i giudici americani, Manson non sarebbe stato condannato. Sembra che viva in semi-povertà in una casa mobile in giro per gli Stati Uniti d’America.

Charles Tex Watson. Condannato per omicidio sta ancora scontando la sua pena dell’ergastolo in un penitenziario americano.

Leslie Van Houten ha 66 anni e dal 2017 gode del beneficio della libertà condizionata, dopo quasi 50 anni trascorsi in carcere. Era uno degli elementi più giovani della setta.

Bobby Beausoleil. Si trova ancora detenuto in un carcere americano dal quale continua a produrre musica.

Paul Watkins. Non prese parte ad alcun omicidio e testimoniò contro Manson ai processi. Per questa ragione non è stato incarcerato. Muore di leucemia nel 1990.

Mary Brunner. E’ la prima seguace della setta di Manson. Dentro e fuori dal carcere per truffa e altro. Viene rilasciata nel 1977, dopo avere testimoniato contro Manson, e da allora è sparita dai riflettori.

Steve Grogan. Anche lui è uno dei primi seguaci della Family e partecipa all’omicidio di Donald Shea per il quale viene condannato all’ergastolo. Successivamente viene giudicato incapace di intendere e volere e quindi scarcerato nel 1985, dopo avere collaborato con la Polizia.

Le ragioni di tanta efferatezza

Non si conoscono con esattezza i moventi che spinsero la banda di Manson a uccidere e a farlo in modo così efferato. (leggi l’articolo) Alcuni specialisti avanzano l’ipotesi che Manson fosse ossessionato dalla fama mai raggiunta. Nella sua pazzia, non essendo riuscito a diventare una rockstar come aveva sempre sognato, egli avrebbe scelto l’alternativa più facile, dei folli omicidi che attirassero l’attenzione dell’opinione pubblica.

Altre opinioni ritengono che l’uomo, essendo vissuto nella povertà e in mezzo alla strada, odiasse le persone ricche e famose e per questo covasse desideri di vendetta. Si ritiene che con la scritta “PIG” Manson volesse dimostrare la propria acredine nei confronti di tutti coloro che appartenevano al “sistema“.

La giovane e bella Sharon Tate, insieme all’innocente vita che portava in grembo, ha avuto la sfortuna di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Come molte delle persone che hanno “incontratato” Manson e la sua feroce banda di assassini.

— Onda Musicale

Tags: Sharon Tate/Charles Manson/Beverly Hills
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