Quilombos: un rifugio per ricominciare. Durante la seconda parte del mio soggiorno in Brasile ho avuto l’opportunità di vivere e prender parte alla quotidianità del piccolo villaggio di Pedra de Agua.
Pedra de Agua è un quilombo che si trova nell’interno dello stato del Paraiba, praticamente fuori dal tipo di mondo che intendiamo noi occidentali.
Con il termine quilombo, fin dai tempi della schiavitù, si intende una comunità di persone che riuscivano a scappare dai loro padroni e dalle piantagioni e si nascondevano nell’interno, formando piccoli villaggi che ancora oggi continuano ad esistere nell’interno del Brasile e di molti paesi dell’America Latina.
Gli abitanti di questi villaggi potevano contare solo sulle proprie forze ed erano completamente emarginati dal resto del Paese; a volte si univano agli schiavi fuggiaschi anche alcuni nativi, dei pochi rimasti dopo la terribile mattanza da parte dei portoghesi all’alba della colonizzazione: si dice infatti che gli abitanti autoctoni siano passati da tre milioni a un milione in pochi decenni.
Al giorno d’oggi sembra che la realtà all’interno dei quilombos sia rimasta quella che era in principio, la gente vive ancora come si era adattata a sopravvivere in una situazione estrema nell’ultima metà dell’Ottocento. Gli otto giorni che ho vissuto a Pedra de Agua sono stati dei giorni intensissimi; per noi europei che siamo costantemente messi sotto pressione dalle scadenze, la velocità e le cose che siamo tenuti a fare, è estremamente difficile immergersi totalmente in un altro universo, dove il tempo scorre in una corrente parallela, la concezione del mondo al di fuori della propria capanna è circondata da un alone di magia e mistero.
L'ultimo capitolo pubblicato della serie "Brasile" è stato pubblicato in data 08 febbraio 2018 (leggilo a questo link) e prossimamente seguiranno gli altri.
Camilla Lorenzini – Onda Musicale
