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Notre Dame de Paris: ecco perchè è un dramma mondiale

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Nel tardo pomeriggio di ieri 15 aprile, un vasto incendio, forse scaturito da un generatore elettrico su un’impalcatura istallata per lavori di ristrutturazione, ha distrutto quasi completamente la cattedrale di Notre Dame, a Parigi.

Il mondo intero attonito dalle immagini del furioso incendio che ha tenuto milioni di persone con il fiato sospeso, increduli davanti a un'immane tragedia, sia dal punto di vista della cristianità, essendo la Cattedrale di Parigi simbolo indiscusso, sia dal punto di vista storico e architettonico della sua imponente struttura.

Notre Dame infatti, con oltre 8 secoli di storia, ha rappresentato (e una volta ricostruita) continuerà a rappresentare un importante simbolo della cultura cristiana, francese ed europea.

L’Unesco, che l’ha proclamata nel 1991 patrimonio dell’umanità, ha diramato una nota in cui si legge che è “al fianco della Francia per salvare e restaurare” l’edificio.

Bruciata anche la guglia lignea di 45 metri, ricostruita nel 1860. Salve le statue esterne, spostate in un deposito pochi giorni fa per essere restaurate.

Il Site, organizzazione che monitora le attività dei jihadisti in rete, ha registrato “esultanza” sui social, come pure sulla pagina Facebook di al-Jazeera. Nessuna rivendicazione ma parecchi navigatori dei Social hanno paventato l'idea di un attentato, senza considerare che un "incidente" può (purtroppo) accadere, ma è più facile puntare il dito, senza riflettere che diffondere odio, può essere ancora più pericoloso.

La migliore risposta sarà la ricostruzione, “dov’era, com’era”, come si disse e fu per il campanile di San Marco. La cattedrale di Notre-Dame di Parigi non sarà mai più la stessa a causa dello spaventoso incendio che l'ha devastata. E pensare che circa duecento anni fa la chiesa gotica, simbolo della capitale francese, era stata salvata dal degrado e dall'incuria che rischiavano di comprometterne la struttura.

In suo soccorso non scese in campo un architetto o un ingegnere, ma uno scrittore: Victor Hugo. E tutto grazie al celeberrimo romanzo Notre-Dame de Paris, uscito nel 1831 e ambientato nella Parigi basso-medioevale, al tempo di re Luigi XI di Francia.

Notre Dame, la terribile profezia di Victor Hugo: "Una grande fiamma tra i campanili".

Hugo descrisse l'incendio che devastò la cattedrale ancora in questi termini: "Sotto quella fiamma, sotto la cupola balaustrata in tagliata a trifogli di brace, due grondaie fatti a fauci di mostri vomitavano senza posa quella pioggia ardente il cui argenteo scroscio risaltava nell'ombra della facciata inferiore". Lo scrittore francese Victor Hugo criticava aspramente lo stato di degrado della cattedrale di Parigi nel romanzo che gli avrebbe dato il successo eterno, con l'obiettivo di riuscire a far partire i necessari restauri per fermarne la rovina.

"Il tempo è cieco e l'uomo è stolto", scrisse. E come monito aggiunse: "Se avessimo il piacere di esaminare una ad una le diverse tracce di distruzione impresse sull'antica chiesa, quelle dovute al tempo sarebbero la minima parte, le peggiori sarebbero dovute agli uomini".

Non è chiaro ancora come sia potuto accadere ma non è l'unico disastro storico/culturare a cui abbiamo, nostro malgrado, assistito impotenti. Certo è che non solo Parigi è sconvolta da questa tragedia, ma il mondo intero che ha perso in poche ore un vero e proprio patrimonio. Nei prossimi giorni si saprà cosa ne è rimasto e, come al solito non resta che rialzare la testa e pensare alla, pur lunga e dolorosa ricostruzione.

Alcuni precedenti al disastro di Notre Dame:

Palazzo del Vignola, Todi 1982 
Teatro Petruzzelli, Bari 1991 
Teatro La Fenice, Venezia 1996
Cappella della Sindone, Torino 1997 
Biblioteca Accademica delle Scienze, Mosca 2015

 

Chiara Mazzalai

 

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Tags: Francia
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