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Coronavirus: chi paga la spesa adesso?

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Il premier Conte dopo aver assicurato a febbraio che l'allarme coronavirus era solo una possibilità remota che si potesse diffondere in Italia, da due settimane ha messo in atto una vera e propria task force insieme al governo per fronteggiare la pandemia.

L'Italia è in piena emergenza, con gente chiusa in casa da oltre venti giorni, con abitudini quotidiane che sono state spazzate via dal covid 19. File lunghe ai supermercati, esercizi commerciali chiusi, solo le attività primarie aperte per assicurare il normale sostentamento delle persone. La gente si ingegna per proseguire la quarantena, rispettando le regole imposte dal governo, pena multe salatissime.

Il vero problema che forse il Governo non ha ancora compreso e che è stato ribadito dall'ex governatore della banca d'Italia Draghi e attualmente direttore della banca europea che non lavorando e quindi non guadagnando manca la liquidità per assicurare il bene primario, ossia mangiare. Il governo è indaffarato a illustrare tramite dirette Facebook cosa sta facendo per rimediare a errori di valutazione e sufficienza prendendo sottogamba il problema anche se spunta un provvedimento del 31 gennaio sulla gazzetta ufficiale in cui si parlava di sei mesi di quarantena, forse rendicontando più al parlamento e al Presidente della Repubblica del loro operato che ai cittadini che iniziano a manifestare le prime inevitabili insofferenze.

Già si sono avuti i primi episodi di padri di famiglia che per assicurare cibo sono stati costretti a scassinare negozi e ristoranti per procurare il cibo. Già si vedono video di gente che aspetta una soluzione dal governo. Gente che in cassaintegrazione che attende i primi soldi non arrivati. Dipendenti, imprenditori, persone che si arrangiavano con lavori saltuari che non hanno disponibilità economiche illimitate che adesso dopo tre settimane di inattività lavorativa sono con l'acqua alla gola.

Qui deve intervenire il governo assicurando almeno scorte di cibo finquando l'allarme coronavirus sia debellato. Invece non si parla di bloccare bollette della luce e del gas, di bloccare la rata dei finanziamenti, di rimandare tasse e tributi. Di questo passo e se la situazione non dovesse avere risvolti per i cittadini accadrà l'inevitabile.

La fame prenderà il sopravvento, la crisi e isteria collettiva potrebbe superare la logica e il buon senso. Homo omini lupus di memoria latina Plautiana sarebbe la fine per l'umanità. L'uomo può diventare lupo in caso di necessità e fare cose indicibili per esigenze oggettive.

Il governo dovrebbe iniziare a pensare a questo aspetto prima che la situazione esploda e la gente esca  di casa e di senno nonostante il coronavirus, perché si è poi costretti a non morire di coronavirus e non ci fame.

 

  Daniele Orlando (direttore di Cth24 e Il Tarlo)

— Onda Musicale

Tags: Daniele Orlando/coronavirus/Covid-19
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