Cultura ed eventi

Debora Helfer. quando la musica va oltre le difficoltà

|

Abbiamo incontrato Debora Helfer di Vervò, 25 anni, studentessa con la passione per la musica e il canto e una grave disabilità fisica che la costringe su una sedia a rotelle fin da bambina.

“Nonostante le mia difficolta – ci racconta Debora – penso che non bisogna arrendersi mai e cercare di superare qualsiasi ostacolo. Credo che la cosa peggiore sia piangersi addosso, perché non serve proprio a niente”.

Già dalle prime parole capiamo che la ragazza ha un temeperamento forte e determinato, lo capiamo da come racconta la sua storia, fatta di momenti diffici affrontati con il sostegno fondamentale della famiglia.

“Fin da bambina i miei genitori si sono accorti che qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto, e dopo molte visite mediche hanno capito che il mio futuro sarebbe stato su una sedia rotelle. Ma non si sono abbattuti più del dovuto, anzi hanno deciso di darmi il massimo sostegno possibile dedicandomi tutto il tempo di cui necessitavo.”

Debora infatti necessita di un aiuto costante a causa della sua disabilità che la costringe a stare su una sedia a rotelle, ma che però non le impedisce di cercare di essre una persona come tante altre, con interessi e passioni.

“La mattina mio papà Giorgio mi accompagna a Trento all’università, dove sto frequentando l'ultimo anno di giurisprudenza. Mi piacerebbe molto diventare un avvocato.”

Debora vuole assolutamente essere una ragazza come tante altre e ci mette il massimo dell’impegno e tutto ciò traspare dalla sua forza di volontà e dalla sua determinazone. E la musica l’aiuta parecchio.

“Per me la musica – ci racconta la ragazza – è ciò che mi permette di superare tutto. Quando sono giù di morale ascolto i miei amatissimo Nomadi e stò subito meglio. Ho anche avuto la grande fortuna di incontrare Beppe Carletti ed è stata un’esperienza indimenticabile. Gli ho detto che la mia canzone preferita è “La liberta di volare” che per me ha un significato molto particolare.”

La passione per la musica di Debora inizia quando aveva 7 anni, quando i suoi famigliari cominciano ad intravere un futuro denso di difficoltà. Debora inizia a suonare le tastiere ma dsopo circa 3 anni, a causa della sua diversità, è costretta a smettere. Ma non a smetter di cantare, cosa che fa in ogni circostanza ed in ogni momento della sua giornata.

“La prima volta che ho cantato davanti a qualcuno è stata in quinta superiore, nel 2009. Eravamo al teatro San Pietro di Mezzolombardo e me lo ricordo come se fosse ieri. E’ stato bellissimo anche se ero molto spaventata. Per fortuna è andato tutto bene.”

“Da allora mi sono davvero appassionata e ho continuato a cantare, prendendo anche qualche lezione di canto. Nel 2013 ho cantato 3 brani in occasione di un evento benefico a cui partecipavano i Green Mania, una band tributo ai Green Day. E’ stata una grandissima emozione cantare con la band, per me era la prima volta che suonavo con altre persone e mi sentivo parte di loro. Davvero una grande emozione.”

Ma Debora non si accontenta e continua a cantare in molte serate nella sua Val di Non, fino a quando sente il bisogno interiore  di scrivere qualcosa. Ne parla con Bruno Antoniazzi, suo amico e compositore che la supporta in ogni sua esibizione. Rispolvera quindi da un cassetto alcune sue considerazioni scritte qualche anno prima, in un momento particolare della sua vita.

“Qualche anno fa, durante un momento particolare della mia vita, ho scritto delle mie riflessioni. Il testo esprime rabbia e delusione ma anche tanta speranza che qualcuno possa accettarmi e amarmi per quello che sono, andando oltre il mio aspetto fisico e la mia disabilità”

Bruno Antonazzi, musicista e compositore,  compone quindi un'armonia ed una musica per quelle riflessioni tanto profonde scritte dalla sua amica Debora e così nasce la sua prima canzone.

Incontrare Debora è stato davvero piacevole e parlare di musica con lei è stato molto interessante. Si capisce subito, fin dal primo istante, che Debora è una ragazza che tiene tantissimo alla musica ed ha dei gusti musicali molto chiari e ben definiti.

E' una ragazza come tante altre, con dei sognio e dei progetti, che non vuole assolutamente arrendersi alle avversità che la vita le ha portato.

Alla fine della piacevole chiacchierata, rimane molto forte la convinzione che lei voglia solo essere una ragazza normale. Niente di più e niente di meno. In fondo lei chiedo solo un pò di "normalità". Ed è quello che noi le auguriamo.

Stefano Leto

— Onda Musicale

Tags: Nomadi/Green Day/Beppe Carletti
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli