Cultura ed eventi

Martedì delle Band con «Black Star», 7 luglio Giardino S..Chiara

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Secondo appuntamento il prossimo 7 luglio nel Giardino S. Chiara in via S. Croce a Trento con la rassegna «IL MARTEDÌ DELLE BAND», promossa da Centro Servizi Culturali S. Chiara, Politiche giovanili del Comune di Trento, Centro Musica e Opera Universitaria.

Protagonista principale del concerto, che avrà inizio alle ore 21.00 e al quale il pubblico potrà assistere gratuitamente, sarà il gruppo trentino dei BLACK STAR.

Si tratta di una metal-band formatasi nel 2007 in Val di Cembra dove l’allora quattordicenne Davide decise di seguire le orme del padre e fondare un gruppo che suonasse dell’Heavy Metal. Fra amici e conoscenti trovò subito gli altri componenti e nel giro poco tempo il gruppo era formato.

Si iniziò così a suonare nei locali proponendo al pubblico alcuni pezzi storici della NWOBHM, quindi Judas Priest, Iron Maiden, Saxon, ma anche dei Metallica, Megadeth, Mötley Crüe. Nel 2012 è uscito il loro primo demo “Burnin’ Game”, al quale è seguito un concerto a Brunico con Chris Slade, storico batterista degli AC/DC e, l’anno successivo, la presenza al Sun Valley Metal Fest sull’altopiano di Asiago.

La formazione è attualmente composta da Andrea “Andy” Barchiesi alla voce; Samuel “Sam” Fabrello e Mattia “Pex” Pessina alle chitarre; Gianluca “Gian” Nadalini al basso e Davide “Dave” Odorizzi alla batteria.

Il concerto dei BLACK STARdi martedì 7 luglio sarà preceduto da un'esibizione degli ACID VAIN, una formazione nata all'inizio dello scorso anno e attualmente composta da Alessio Marzari "il Vez" (voce e chitarra); Fabio Shkurtaj "Swarowsky" (chitarra e tastiere); Michele dell'Eva "Uva" al basso e Federico Groff (perenne special guest) alla batteria.

«Il nome Acid Vain – scrivono i componenti della Band – non vuole indicare nulla di metallaramente corrosivo, anzi gioca più sull'ambiguità della parola “Vain”, che (oltre a pioggia nella sua traduzione inglese pronunciato da una persona con un lieve difetto di pronuncia) sta a significare Vanità, nel duplice senso di inutilità e autocompiacimento. All'inutile autocompiacimento contrapponiamo un'inutilità che per noi non ha nulla di sbagliato, anzi, è la dimensione in cui, svincolati dalla logica del profitto utile, si può essere liberi nel ricercare la bellezza attraverso la condivisione di emozioni e vedute: ciò che per noi è in effetti la musica. La bellezza che vi proponiamo è però acida, perché siamo degli amanti dei suoni impuri, delle libere distorsioni e di avvolgenti e tetri suoni ambientali.»  

Il gruppo propone una scaletta con più di 20 pezzi tra Muse, Radiohead e Verdena: sostanzialmente un alternative rock molto vario, dalla triste quiete di Karma Police,  alla violenta Stockholme Syndrome.

— Onda Musicale

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