Cultura ed eventi

Domenica 21 febbraio ultima visita alla mostra

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Ultima visita guidata alla mostra Mio dolce paese, dove sei? Identità perdute da Rouault ai contemporanei.

Si terrà domenica 21 febbraio alle ore 16.00 l'ultima visita guidata alla mostra Mio dolce paese, dove sei? Identità perdute da Rouault ai contemporanei. La partecipazione all'iniziativa è libera e compresa nel biglietto d'ingresso all'esposizione.

La mostra Mio dolce paese, dove sei?, che chiuderà i battenti lunedì 29 febbraio, è stata organizzata dal museo in occasione delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Partendo dal tema del primo conflitto mondiale, l'esposizione allarga lo sguardo alle contraddizioni del nostro tempo, alla dimensione del dolore connessa ad altre situazioni di guerra, di discriminazione e di violenza. Il cuore della mostra è rappresentato dal celebre Miserere di Georges Rouault (Parigi, 1871 – 1958), esposto per la prima volta a Trento in quest'occasione.

Il ciclo, composto da 58 tavole, fu concepito dall'artista francese negli anni tragici del primo conflitto mondiale, ripreso tra il 1922 e il 1927 ma pubblicato solo nel 1948 da A. Vollard. È considerato dalla critica la testimonianza più intensa e significativa di Rouault, ritenuto il più grande pittore religioso del Novecento. Il Miserere è suddiviso in due parti: la prima, costituita da trentatré tavole, è ispirata al Salmo 50, che nella versione latina inizia con le parole "Miserere mei, Deus"; la seconda, che conta venticinque incisioni, afferisce in maniera più diretta al tema della guerra.

Ciascuna tavola è accompagnata da un titolo, parte integrante dell'opera e richiamo costante ai temi cari all'artista: in corrispondenza della tavola XLIV Rouault scrisse Mon doux pays, où êtes-vous? (Mio dolce paese, dove sei?). Un'invocazione che racchiude tutto lo smarrimento, il senso di perdita e di vuoto di chi assiste impotente a tanta distruzione.

Una domanda che è stata scelta come titolo dell'intera esposizione, curata da Domenica Primerano, direttrice del Museo Diocesano Tridentino, e da Riccarda Turrina.

La mostra propone al visitatore un costante dialogo tra le incisioni del Miserere – che coprono per intero le pareti delle sale del piano terra – e una significativa selezione di opere di artisti e fotografi nazionali e internazionali: Robert Capa, Valentino Petrelli, Ugo Panella, Alfredo Jaar, Jean Revillard Simone Turra. Nel percorso espositivo è presente anche un filmato di grande impatto emotivo, realizzato da Stefano Benedetti con l’utilizzo di una particolare tecnica di animazione tridimensionale.

Sullo schermo scorrono le immagini della devastazione arrecata dalla Grande Guerra ai luoghi di culto e ai paesi del Trentino, resi quasi spettrali dagli effetti devastanti dei bombardamenti.

Le chiese, le case, il paesaggio sono avvolti in un silenzio sospeso e pesante; le strade sono deserte e tutto è immobile. Sono paesi svuotati dalla presenza dell’uomo; a volte tuttavia si intravedono le loro sagome che, come ombre, si aggirano tra le rovine di una vita che non potrà più essere uguale a prima.

— Onda Musicale

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