Cultura ed eventi

Viaggiare è entrare nel respiro degli altri

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Si è svolta venerdi sera, nella Sala del Parco Ergolding di Mattarello, davanti ad un pubblico folto e attento, la serata organizzata dal Circolo culturale Ipazia, presentata dall’indomito viandante Graziano Defranceschi e dedicata al viaggio verso Compostela, meta ogni anno di migliaia di camminatori e pellegrini provenienti da tutto il mondo.

La proiezione, accompagnata da citazioni letterarie e musiche prevalentemente spagnole, ha portato il pubblico lungo la poco praticata Via Sanabrese, partendo da Cadice, arrivando a Compostela e sospingendosi fino a Finisterre, là dove un tempo la Terra finiva e iniziavano i sogni: 50 giorni di passi per 1275 km percorsi.

Preceduto da una breve ma esaustiva introduzione storica, Defranceschi ha regalato al pubblico un quadro dell’esperienza del “camino”, un modo di viaggiare oggigiorno desueto per i più e che sa immergere nei luoghi in modo totale, coi sensi e col corpo.

Diversamente dai sempre più veloci ed estemporanei spostamenti di oggi, il camminare lento e costante dei viaggi a piedi dà la percezione di un reale attraversamento del paesaggio, dentroi costumi e le tradizioni di altri popoli, nella bellezza e nel silenzio della natura, nei segni e nei simboli della storia che restano inscritti nello spazio e nel tempo.

Ma viaggiare in questo modo intreccia e muove anche in altre direzioni,unisce distanze e persone,accorda interiorità ed esteriorità, fa entrare nel respiro degli altri.

Chi sente il passato non perde continuità col futuro e sigla col rito e la luce di una festa comune il senso della sua testimonianza-presenza.

Clara Lunardelli

— Onda Musicale

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