Cultura ed eventi

Rosario Sala:” In moto da Trento ad Hanoi sarà il mio viaggio nel viaggio”

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Mi sono sempre chiesto quali motivazioni potessero esserci dietro chi organizza un viaggio di questo tipo. Si, perché non stiamo parlando solo di un viaggio in un posto lontano, o di un viaggio in un territorio inesplorato e dal clima difficile. Stiamo parlando di attraversare mezzo mondo in moto ed in solitaria.

Me lo ero chiesto anche due anni fa quando avevo incontrato Rosario Sala alla vigilia della sua partenza, sempre in moto, per Città del Capo (leggi l'articolo) e anche in quella circostanza ero rimasto colpito dalla semplicità e dalla autenticità di questo ragazzo cinquantenne. Fra poche settimane Rosario partirà per un nuovo viaggio, questa volta in solitaria, che lo porterà ad Hanoi in Vietnam.

Rosario è venuto a trovarci alla nostra redazione ci ha raccontato alcuni particolari che noi riportiamo in questa interessante intervista.

Come è nata questa idea di un viaggio in solitaria fino in Vietnam?

"Come mi succede sempre – mi spiega Rosario –  verso la parte conclusiva del mio viaggio inizio a pensare a che tipo di viaggio vorrei fare la volta successiva. E così è stato anche questa volta. Verso la parte conclusiva del precedente viaggio a Città del Capo ho iniziato a pensare ad una nuova meta che sarebbe stata in solitaria, per una serie di ragioni che sarebbero troppo lunghe da spiegare. Generalmente i miei viaggi li compio in inverno ma questa volta devo farlo in estate per motivazioni di tipo climatico."

Qual'è la motivazione più forte che senti in questa nuova avventura?

"Questo viaggio lo faccio per me stesso, per cercare me stesso. Voglio specificare che non mi sento una persona smarrita cha ha un'esigenza particolare di ritrovarsi. Tuttavia credo che ognuno di noi ha i propri limiti e le proprie insicurezze che, secondo me, vanno affrontate e superate. Questo viaggio sarà per me l'occasione di misurarmi con i miei limiti sia come persona che come viaggiatore. Non ho dubbi – continua Sala – che una delle difficoltà maggiori di questo nuovo viaggio sarà la solitudine, alla quale nessuno di noi è particolarmente abituato. Per affrontare al meglio questo aspetto mi sto già preparando da diversi mesi, sia dal punto di vista fisico che mentale."

Quando inizierà questo viaggio?

"La data ufficiale della partenza è il 24 giugno e non c'è una data precisa e definita per la sua conclusione. So che i chilometri da percorrere saranno tantissimi e che durerà circa due mesi. Dopo il precedente viaggio in Sud Africa abbiamo realizzato un libro che racconta la nostra esperienza ed i proventi della vendita servono per finanziare dei progetti curati da un'associazione che si chiama Oskar fur Langtang. Langtang è una valle che si trova a ridosso di Katmandù ai confini con il Tibete e la Cina e da dove partono molte spedizioni per l'Himalaya. Sul posto conosco uno sherpa con il quale vorrei raggiungere il Tibet  ma al momento tutti i confini sono chiusi e non so se riuscirà a raggiungerlo. Prima del terremoto disastroso del 25 aprile 2015 che ha distrutto il Nepal e che ha spezzato le vite di Oskar PiazzaRenzo Benedetti, Marco PojerGigliola Mancinelli, e quasi 7400 altre persone c'era una strada che portava abbastanza agevolmente in Tibet, ma che è stata distrutta dal sisma. Per raggiungere il Tibet adesso bisogna percorrere dei sentieri alternativi e piuttosto difficoltosi. Spero di riuscire ad arrivare. Mi sto attivando proprio in questi giorni per i numerosi visti e autorizzazioni."

Dove dormirai durante questo viaggio?

"Dove possibile dormirò in tenda, tranne che nei centri più grandi o nelle città dove alloggerò in strutture alberghiere o ostelli. Credo che in questo tipo di viaggi bisogna avere anche un pò di fortuna, come in tutte le cose della vita, ma anche usare bene la testa ed evitare situazioni pericolose o rischiose. Non è il primo viaggio che faccio ma cerco sempre di riflettere e di "usare il cervello" in ogni situazione che affronto. Un viaggio in solitaria è completamente diverso da un viaggio fatto in compagnia di qualcun'altro. Mi piace dire che questa volta sarà un viaggio nel viaggio. Vedrò posti nuovi, conoscerò gente nuova e che vive diversamente da noi e, contemporaneamente, cercherò di scoprire i miei limiti."

E' difficoltoso, da un punto di vista economico, un viaggio del genere?

"Ho qualche amico e qualche sponsor che mi sostengono – prosegue Rosario Sala – ma è comunque un viaggio costoso. Sto cercando altri sostenitori e se arrivasse un grande sponsor sarebbe bene accetto, ovviamente, ma mi piace anche l'idea di essere più libero possibile. A breve sarà completato il mio nuovo sito web, dove saranno inseriti tutti i miei viaggi e dove la gente potrà interagire, se lo vorrà, con me. Nella mia testa ho in mente almeno altri 4 o 5 viaggi importanti, quindi per un po’ di tempo avrò da fare."

Qual'è secondo te uno degli aspetti più interessanti di questi viaggi?

"Tutti i viaggi sono bellissimi e diversi fra loro. Mi permettono di vedere posti nuovi, conoscere persone e popolazioni che vivono in modo profondamente diverso dal nostro. Tutto ciò mi piace molto. In più, come ti ho detto prima, questa volta c'è una sorta di sfida con me stesso per misurare i miei limiti. Anche in questo viaggio però ci sarà un aspetto particolarmente interessante per me e cioè il fatto di attraversare, fisicamente e culturalmente, un continente e di arrivare in fondo ad esso e scoprirlo tutto. O almeno il più possibile. In questo caso dall'Europa arriverò in Asia. Mi piace dire alle persone che incontro durante la presentazioni dei viaggi che ho fatto che possono farlo anche loro. Certamente devono prepararsi adeguatamente, come sto facendo io, ma tutti (o quasi) posso farlo. Dico loro "Prendete e partite. Se l'ho fatto io può farlo qualunque persona". Molti mi guardano con stupore o con un'ammirazione esagerata, ma io mi sento una persona normalissima."

Farai qualche foto o video di questo tuo nuovo viaggio?

"Certamente! Ho intenzione di documentare il più possibile tutto quanto, mediante fotografie a anche qualche ripresa video. E' possibile – ci spiega con entusiasmo Rosario – che al termine del viaggio realizzi un altro libro in cui racconto questa mia nuova esperienza."

Che cosa ti aspetti da questo viaggio?

"Mi aspetto di conoscere culture nuove e gente nuova. Non mi interessa andare a fotografare le miserie del mondo, tutt’altro. Voglio confrontarmi con una parte diversa del mondo e con me stesso in un contesto diverso dalla mia quotidianità. Come ti ho detto prima vorrei scoprire i miei limiti e, se possibile, superarli. Capire fin dove posso arrivare."

Hai qualche appoggio lungo il percorso?

"Non ho veri e propri punti di riferimento certi anche se conosco qualcuno che vive lungo il tragitto. C'è comunque la possibilità che lungo l'itinerario incroci qualche altro viaggiatore che so partirà per mete diverse dalla mia. E' possibile, ma non certo, che le nostre strade si incrocino per qualche momento."

In conclusione, cosà sarà questo viaggio?

"Faccio questi viaggi perché mi fanno stare bene, è questa la molla che scatta ogni volta che li organizzo e li porto a temine. Sarà una prova per me stesso – continua il viaggiatore – e un'occasione di fare del bene per gli altri attraverso l'Associazione Oskar fur Langtang. Ho la fortuna di essere abbastanza abile nell’organizzare nei dettagli i miei viaggi, frutto anche di tanti anni di esperienza. Penso di essere una persona molto fortunata a poter fare questo tipo di esperienze e il fatto di potere aiutare qualcuno più sfortunato di me che incontrerò lungo il percorso mi fa stare ancora meglio. E' come restituire una parte di quello che la vita mi ha dato a chi ne ha bisogno."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

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— Onda Musicale

Tags: Vietnam
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