Mi sono sempre chiesto quali motivazioni potessero esserci dietro chi organizza un viaggio di questo tipo. Si, perché non stiamo parlando solo di un viaggio in un posto lontano, o di un viaggio in un territorio inesplorato e dal clima difficile.
Per questo tipo di viaggio qualsiasi agenzia di viaggi è in grado di proporci degli itinerari perfettamente calzanti alle nostre esigenze. Stiamo raccontando di un viaggio in moto iniziato da Trento e concluso a Città del Capo, in Sud Africa, interamente pianificato e organizzato in totale autonomia.
L’intero viaggio, iniziato ad ottobre 2014, è durato 65 giorni, transitando da Grecia, Cipro, Israele, Egitto, Sudan Nord, Etiopia, Tanzania, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia, Sud Africa, Lesotho e Swaziland. Complessivamente sono stati percorsi 23.000 chilometri in moto.
Il gruppo era composto da Francesca Mosna, Daniela Paoli, Stefano Libardi, Giorgio Barbacovi, William Carozza e Rosario Sala.
Rosario Sala, Francesca Mosna e Daniela Paoli, del team “a ciodo adventure” hanno infatti organizzato tutto il viaggio da soli, in ogni particolare e con mesi di dedizione e di ricerca, con cura quasi maniacale a innumerevoli particolari che andavano seguiti e non sottovalutati.
Dalla parte logistica a quella burocratica. L’intera organizzazione del viaggio è stata possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di Matteo Zucchelli della Viaggi Bolgia di Trento.
Il risultato è questo splendido racconto di un viaggio suddiviso in capitoli, dove Rosario e gli altri cercano di raccontare le loro emozioni.
E ci riescono molto bene perché il libro è esattamente questo: un diario di bordo in cui si racconta, con semplicità, lo svolgimento di questo meraviglioso percorso che ha portato il gruppo a contatto con popoli molto diversi da noi e in luoghi dalla bellezza incontaminata.
Il libro, totalmente autofinanziato dal team, verrà presentato ufficialmente sabato 31 ottobre alle ore 11 a Pannone, in località Naranch, presso l’agriturismo Maso Naranch.
I proventi della vendita del libro saranno devoluti all’Associazione “Oskar For Langtang”.
Stefano Leto – Onda Musicale