Musica

Silvia Chiesa: presenta su Sony Classical la Trilogia del Novecento italiano

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Per la prima volta insieme, in un unico CD, tre Concerti per violoncello e orchestra di grandi compositori del XX secolo ingiustamente dimenticati: Mario Castelnuovo-Tedesco (prima registrazione italiana), Gian Francesco Malipiero e Riccardo Malipiero (prima registrazione mondiale).

Con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Massimiliano Caldi. Il Novecento italiano protagonista della trilogia discografica che Silvia Chiesa ha realizzato per Sony Classical. La violoncellista milanese aveva dato inizio al suo progetto di riscoperta di questo repertorio ingiustamente rimasto in ombra con due fortunati  album dedicati a Nino Rota, Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella e Ottorino Respighi.

Ora esce il terzo CD che contiene, per la prima volta insieme, i Concerti per violoncello e orchestra di tre grandi compositori italiani a lungo dimenticati o forse semplicemente incompresi: il fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (di cui nel 2018 ricorre il 50° anniversario della morte, 1895-1968, prima registrazione italiana), il veneziano Gian Francesco Malipiero (1882-1973) e il milanese Riccardo Malipiero (1914-2003, prima registrazione mondiale).

Tutti italiani gli interpreti: oltre a Silvia Chiesa, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il direttore milanese Massimiliano Caldi.

«Da musicista e da cittadina italiana– ha dichiarato Silvia Chiesa –ho sempre sentito l'esigenza di conoscere meglio il repertorio per il mio strumento. Dopo lunghe e approfondite ricerche ho scoperto che tra gli autori del Novecento ci sono molte splendide musiche ancora sconosciute di autori che non sono stati adeguatamente considerati. Il primo a colpirmi è stato Nino Rota: apprezzato a livello internazionale per le colonne sonore (premio Oscar nel 1975 per "Il padrino" di Coppola), ma ignorato come autore di musica colta, perfino in Italia. Mi ha entusiasmata Mario Castelnuovo-Tedesco: del grande maestro fiorentino era nota quasi soltanto la produzione per chitarra. Invece egli ha composto  ben 200 numeri d'opera per tutti gli strumenti, musica vocale da camera, oratori, teatro musicale: davvero un gigante. Finalmente in occasione dell'anniversario del 2018 questo magnifico compositore sta ottenendo i riconoscimenti che avrebbe meritato in vita. Anche i Concerti per violoncello e orchestra di Riccardo e di Gian Francesco Malipiero sono due gioielli: mi auguro che questa registrazione contribuisca alla diffusione che meritano».

Mario Castelnuovo-Tedesco scrisse il Concerto per violoncello e orchestra per Gregorij Pjatigorskij, che glielo commissionò dopo aver ammirato quello per violino scritto per Jascha Heifetz. Monumentale nelle proporzioni, attraversato da una generosa ispirazione melodica, fu eseguito per la prima volta dal leggendario virtuoso russo sotto la direzione di Arturo Toscanini a New York il 31 gennaio 1935.

Il Concerto di Gian Francesco Malipiero fu terminato nella prediletta villa di Asolo (Treviso) il 28 ottobre 1937 e venne eseguito per la prima volta a Belgrado (31 gennaio 1939) dal dedicatario Enrico Mainardi. Come scrive il maggior biografo malipieriano, John C. G. Waterhouse , è una «pagina compatta che esalta il dialogo tra solista e orchestra, manifestazione emblematica d'una felicità espressiva di conio neoclassico» .

Improntato a una scrittura "seriale", il Concerto di Riccardo Malipiero (nipote di Gian Francesco, fratello di suo padre) fu eseguito per la prima volta al Teatro alla Scala, il 30 ottobre 1957, dal  violoncellista catalano Gaspar Cassadó. E' dedicato al padre Riccardo, valente violoncellista, oltre che compositore e didatta.

 

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(ms)

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