Musica

Earthset: fuori ora i video live di tre brani estratti dall’EP “Popism”

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Sono ben tre i video live estratti da "Popism", il secondo EP degli Earthset. A cavallo tra la chiusura del tour per l'EP "POPISM" e l'inizio del lavoro sul progetto Soundtrack 2018.

Che li ha visti sonorizzare dal vivo il film muto "L'Uomo Meccanico" (1921) sotto la guida di Nicola Manzan, gli Earthset sono passati dalla Sala A degli studi Fonoprint di Bologna, nell'ambito del corso Live Sound Engineer tenuto da Enrico Capalbo.

Di quel pomeriggio resta la "Studio Session" che qui presentiamo. Tre brani, estratti da "POPISM", registrati in presa diretta dal vivo e catturati dall'occhio del giovane video maker Frameless (aka Luca Rubertà). Music by Earthset, Video/Editing by Frameless.

"Flush" – premiere su Indiependent Reviews

"Flush" è il primo singolo estratto da "POPISM", secondo lavoro discografico della band bolognese Earthset. Il brano descrive un non meglio precisato episodio di rottura con le proprie abitudini, che porta la protagonista a scoprire ed accettare una parte di sé nascosta ed in certa misura da lei stessa disconosciuta. L'inquietudine del brano, tra veglia ed atmosfere sognanti, si risolve nel finale, dove le due anime si ricongiungono come amanti ritrovati.
 
Il concept del video ruota tutto attorno alle fantasie sognatrici della protagonista. È sola nella sua stanza, lontana dal mondo, nel suo spazio più intimo, nel suo animo. Qui l'immaginazione colorata della bambina si scontra con fantasie nuove, sconosciute. Mille voci nella sua mente accompagnano il viaggio solitario che la porterà alla consapevolezza di essere ormai una donna.
 
Il video, cromaticamente, rimanda all'artwork dell'EP, dove vampate di colore irrompono sul candore del bianco.
 
Letteralmente "nel pendente- nella coppia di orecchini", gioco di assonanze con Independent. Il brano contiene una velata critica all"ambiente indipendente, ed al mood "alternativo" in generale, che finisce poi per emulare e replicare le dinamiche del mondo mainstream, appiattendo ed omologando l'offerta musicale alla ricerca della formula "di moda". Il protagonista si trova ad esser respinto da due figure femminili, una "fancy girl" ed una "the other". Entrambe fiere della loro diversità artefatta e costruita, finiscono per apparire in fondo identiche nel loro modo di comportarsi.
 

Brano strutturalmente schizofrenico il cui testo può esser letto come un dialogo interiore sulle aspettative tradite e sull'atteggiamento passivo dinnanzi alle difficoltà. Ispirato in parte da vicissitudini personali che hanno interessato i membri del gruppo ed in parte dai personaggi di un anime, utilizzati per descrivere l'atteggiamento psicologico delle due voci del protagonista, è uno dei brani che dal vivo la band ama di più suonare.

 
 
 
"POPISM" è il secondo EP della band bolognese Earthset.
Il filo conduttore del lavoro è un "gioco" compositivo, la sfida di produrre un EP "leggero" e dal taglio più
immediato rispetto ad "In A State Of Altered Unconsciousness".
Dalla ricerca di atmosfere più pop deriva il titolo, "POPISM", recentemente utilizzato per descrivere quella
corrente della critica musicale che riconosce dignità artistica alla musica pop/commerciale.
I brani, nella disposizione, rappresentano un "cammino" verso atmosfere via via più pop.
Si parte con "Around The Head" un brano strutturalmente schizofrenico il cui testo si può definire un dialogo interiore sulle aspettative tradite e sull'atteggiamento psicologico passivo dinnanzi alle difficoltà. Il brano è stato ispirato in parte da vicissitudini personali che hanno interessato i membri del gruppo ed in parte ai personaggi di un anime, utilizzati per descrivere l'atteggiamento delle due voci del protagonista.
"In The Pendant" (gioco di assonanze con independent) è invece uno sfogo, una critica all'ambiente indipendente che emula e replica le dinamiche del mondo mainstream, appiattendo ed omologando l'offerta musicale alla ricerca della formula "di moda".
"Flush" è il brano che, dopo lo sfogo, vira verso sonorità più indie-pop. Il testo racconta di un non meglio
precisato episodio di "rottura" con le proprie abitudini che avvicina la protagonista ad una parte di sé ignota e soppressa. Come due viandanti sconosciuti, i due "io" della protagonista si incontrano e si riconciliano nell'esplosione finale del brano, cui segue una coda dal sapore dolce-amaro.
"Icarus' Flight" chiude il quartetto di canzoni con un brano dichiaratamente pop, il cui testo è ispirato all'episodio mitologico del volo di Icaro. Se classicamente il mito ha un valore paideutico,
il cui scopo è insegnare ai giovani a non disubbidire ai "Padri", qui Icaro è il campione dell'umanità che preferisce superarsi, anche a costo di perdere la vita, piuttosto che accettare un'esistenza "cauta" e "mediocre" suggerita dai saggi consigli di Dedalo. Il verso finale racchiude il senso del brano: "la voglia di andare oltre brucia come un sole nelle anime giovani, ed ho paura che non riesci più a sentirla una volta che sei cresciuto".
Chiude l'EP "Ghosts And Afterthoughts". Fantasmi e ripensamenti, che riportano alle sonorità psichedeliche dei brani più sperimentali del gruppo, costruiti però su dei loops dal sapore elettronico e noise…
presagi di sviluppi futuri? In realtà neanche noi lo sappiamo al momento.
Un EP che è un "gioco", una sfida ed una nuova proposta.

Crediti

"POPISM" è stato autoprodotto dalla band e da Carlo Marrone.
Il mix, a cura di Carlo Marrone, coerentemente con il filo conduttore dell'EP ha ricercato un'atmosfera più
"pop", pur mantenendo l'animo alternative rock della band.
Le batterie sono state invece registrate ed elaborate da Michele Postpischl (Ofeliadorme).
Il master è stato realizzato presso gli studi Fonoprint da Enrico Capalbo.
L'artwork, realizzato dagli stessi Earthset, raffigura uno schizzo di sfumature acquerello e vuole sottolineare il passaggio dalle atmosfere uggiose e cupe del precedente LP, al mood più vivace del nuovo lavoro. Ciascuno dei quattro colori utilizzati identifica un membro della band ed una canzone dell'EP.
 
Tracklist
1. Around The Head
2. In The Pendant
3. Flush
4. Icarus' Flight
5. Ghosts And Afterthoughts

Line Up
Ezio Romano – chitarre, voce
Costantino Mazzoccoli – chitarre
Luigi Varanese – basso
Emanuele Orsini – batteria

EARTHSET
Bologna // Alternative

 

 

Il progetto nasce nel gennaio del 2012 dall'incontro tra Luigi Varanese (basso), Costantino Mazzoccoli (chitarra), Emanuele Orsini (batteria), ed Ezio Romano (voce e chitarra). I quattro, classe 1990, hanno influenze varie (Pink Floyd, Smashing Pumpkins, Jeff Buckley, Sonic Youth tra gli altri) che riescono a miscelare in una produzione variegata, ma stilisticamente coerente, difficilmente inquadrabile in rigide classificazioni di genere.

Nel dicembre del 2012 realizzano un primo demo contenente cinque brani, registrato in collaborazione con l'associazione culturale Studio Sound Lab e presentato dal vivo il 7 Marzo 2013 al Freakout Club di Bologna. Nel maggio 2013 il gruppo viene selezionato per registrare un brano inedito al corso Advanced per Sound engineer tenuto da Maurizio Biancani presso lo studio di registrazione Fonoprint, in Bologna.

In questa occasione conoscono Enrico Capalbo, (fonico presso lo studio, polistrumentista e sound engineer per, tra gli altri, Arto Lindsay, Luca Carboni, Gianmaria Testa, Paolo Fresu, Ofeliadorme, Francesco Guccini, Humberto Gatica) che si interessa al seppur giovane progetto. Gli ultimi mesi del 2013 sono dedicati alla scrittura di ulteriore materiale inedito.

Il sound si fa più netto e lo stile compositivo del gruppo, pur nella varietà ed imprevedibilità che li contraddistingue, si rafforza. Il 2014 inizia all'insegna degli impegni dal vivo, tra cui spiccano il live presso il The Good Ship a e la diretta radio presso la ICRadio, radio studentesca dell'Imperial College a Londra, nonché le date bolognesi presso il Freakout Club ed il Locomotiv Club (in apertura a Martin Hagfors & C+C=Maxigross).

La band, contestualmente, lavora in autoproduzione al disco d'esordio. Nell'ottobre 2014, il gruppo torna negli studi Fonoprint, sotto la direzione artistica e tecnica di Carlo Marrone (polistrumentista con, tra gli altri, My Own Parasite, Carlomargot, Murder) ed Enrico Capalbo, per le registrazioni del primo LP targato Earthset. Il disco, intitolato "In A State Of Altered Unconsciousness" raccoglie dieci dei brani composti tra il 2012 ed il 2014, tutti legati da un medesimo filo conduttore, andando a formare un concept album.

Il tema centrale è quello degli stati alterati di coscienza, che diventano ora fonte di riflessione per raggiungere l'auto consapevolezza, ora momenti di ricercata o sofferta solitudine, ora di straniamento sensoriale e paura. Dal punto di vista musicale, questo continuo stato di alterazione, evoluzione e dinamismo è affidato ad una scrittura strutturalmente non lineare, intrecci di chitarre caratterizzati da suoni acidi e taglienti, passaggi tra distorsioni pesanti e limpidi puliti, atmosfere psichedeliche tendenzialmente fredde e disturbate da inserti noise.

"In A State Of Altered Unconsciousness" è uscito il 26 ottobre 2015 per Seahorse Recordings/Audioglobe ed è stato presentato dal vivo all'Arterìa di Bologna il 5 novembre. Il disco ottiene i favori della critica di settore, per la gran parte sorpresa dalla maturità del lavoro e dall'originalità della proposta, sempre in bilico tra ricerca sperimentale ed orecchiabilità. Il tour promozionale del disco vede la band impegnata in diciotto date lungo tutto il territorio nazionale, dal Veneto alla Sicilia. Al termine del tour gli Earthset tornano in studio per realizzare un nuovo lavoro. Alla produzione artistica si conferma Carlo Marrone, mentre alla produzione tecnica Enrico Capalbo è affiancato da Michele Postpischl (Ofeliadorme) che segue le batterie ed il basso.

 

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(gt)
 
 
 

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