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7 agosto 1970: la cantante Christine McVie entra nei Fleetwood Mac

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I Fleetwood Mac sono un gruppo musicale rock anglo-statunitense, che ha goduto di grande successo in tutto il mondo, vendendo più di 100 milioni di album. Nel 1998 sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Il gruppo muove i primi passi nell'Inghilterra della seconda metà degli anni sessanta come gruppo british blues. Nasce quando il batterista Mick Fleetwood, il bassista John McVie e il chitarrista Peter Green lasciano i Bluesbreakers di John Mayall e si uniscono al chitarrista Jeremy Spencer. Il nome Fleetwood Mac viene coniato da Peter Green, fondendo i cognomi del bassista John e del batterista Mick.
 
I primi lavori sono incentrati su un blues rock di stampo tipicamente britannico; tra i pezzi più significativi del periodo spiccano Man of the World, Albatross e Black Magic Woman, quest'ultima portata al successo due anni dopo da Carlos Santana. E' molto importante il produttore Mike Vernon che con la sua casa discografica Blue Horizon fa incidere ai Peter Green's Fleetwood Mac i primi album, Fleetwood Mac e Mr. Wonderful del 1968, e il terzo Then Play On del 1969, dove si intravedono le sonorità che caratterizzarono il gruppo negli anni a venire.
 
Nel 1969 Peter Green lascia il gruppo e inizia così un susseguirsi di nuovi musicisti, tra cui Danny Kirwan, Bob Welch, Bob Weston e soprattutto Christine McVie, già presente in Kiln House, anche se non accreditata, la quale entra nella formazione il 7 agosto 1970.
 
Album come Future Games del 1971, Bare Trees del 1972, Penguin del 1973, Mystery to Me del 1973 e Heroes Are Hard to Find del 1974 non riscossero lo sperato successo commerciale.
 
La svolta arriva nel 1975, quando, trovatosi nuovamente senza chitarrista, Mick Fleetwood chiede a un giovane musicista statunitense, Lindsey Buckingham, di unirsi al gruppo. Questi, al tempo, suonava in duo con l'allora compagna Stevie Nicks; i due avevano anche pubblicato, con scarso successo, l'album Buckingham-Nicks, che conteneva materiale poi ripreso dai Fleetwood Mac. Buckingham pone come condizione che anche Stevie entri nel gruppo. I Mac accettano ed il risultato èl'eponimo Fleetwood Mac del 1975.
 
L'album ottiene un grande successo, grazie anche ai singoli Over My Head, Rhiannon e Say You Love Me. In particolare questi brani fanno risaltare il talento artistico dei due nuovi ingressi nel gruppo. I Fleetwood Mac inaugurano così una nuova fase, caratterizzata non più dal blues-rock di fine anni '60, ma da quello che solitamente venne definito "Rock mainstream", cioè a metà strada fra la musica dura e quella molto lenta.
 
Il disco di maggior successo èil successivo Rumours (1977) che vende oltre quaranta milioni di copie in tutto il mondo e che contiene, tra gli altri, i successi Dreams, (che raggiunse la vetta delle classifiche americane), Go Your Own Way, The Chain e Don't Stop. Altri album che riscuotono grande popolarità sono Tusk del 1979, Mirage del 1982 e soprattutto Tango in the Night del 1987, quest'ultimo contenente i famosi singoli Big Love, Seven Wonders e Little Lies.
 
Nel 1987 Buckingham lascia il gruppo anche se, curiosamente, partecipa come ospite ai due successivi album suonando la chitarra acustica nella title-track di Behind the Mask e cantando come voce aggiunta nel brano Nothing Without You di Time.
 
Molti musicisti, tra cui i chitarristi e cantanti Billy Burnette, Rick Vito e Dave Mason e la cantante Bekka Bramlett, si avvicendano nel gruppo. La formazione con Vito e Burnette produce un album, Behind the Mask (1990), mentre Time (1995) vede l'ingresso di Mason e Bramlett al posto di Rick Vito e Stevie Nicks. Il ritorno di Lindsey Buckingham avviene nel 1997, con l'album live The Dance, al quale partecipa la medesima fortunata formazione degli anni da Rumours a Tango in the Night. Nel 1998 Christine McVie, uno tra i membri principali del gruppo sin dal 1970, esce dalla formazione, lasciando il nucleo dei Fleetwood Mac composto da Mick Fleetwood, John McVie, Lindsey Buckingham e Stevie Nicks.
 
I Fleetwood Mac affondano le loro radici artistiche nella scuola di British blues di John Mayall e hanno attraversato diversi momenti stilistici, in una metamorfosi che da formazione di blues inglese li vide cambiare fisionomia e giungere per varie fasi a gruppo di musica pop di largo successo commerciale. Questo percorso musicale attraversò stili diversi spesso in concomitanza con il cambio di membri della lineup. Protagonista dei primi passi fu il chitarrista Peter Green, proveniente dai Bluesbreakers, che con la sua chitarra elettrica diede al gruppo un’impronta blues rock.
 
Fu essenziale per la maturazione la loro trasferta a Chicago, dove ebbero l’opportunità di suonare in jam session assieme a Willie Dixon e Otis Spann, e di esibirsi in concerto a fianco dei Led Zeppelin e di figure leggendarie quali B.B. King e Chuck Berry. L’abbandono di Peter Green corrispose alla sterzata verso sonorità più leggere di tipo soul pop. Con il suo ingresso nella formazione, Lindsey Buckingham provocò la svolta più netta: raccolse le diverse forme del pop che lo precedeva miscelandolo con gli stili a lui attuali – la new wave del punk e del gothic rock, il rock tecnologico e il roots rock, ottenendone Rumours, un sofisticato prodotto di consumo, e continuando a muoversi sempre più in direzione del pop con alcune deviazioni nel sound da hit parade.
 
I Fleetwood Mac affondano le loro radici artistiche nella scuola di British blues di John Mayall e hanno attraversato diversi momenti stilistici, in una metamorfosi che da formazione di blues inglese li vide cambiare fisionomia e giungere per varie fasi a gruppo di musica pop di largo successo commerciale.
 
Questo percorso musicale attraversò stili diversi spesso in concomitanza con il cambio di membri della lineup. Protagonista dei primi passi fu il chitarrista Peter Green, proveniente dai Bluesbreakers, che con la sua chitarra elettrica diede al gruppo un’impronta blues rock. Fu essenziale per la maturazione la loro trasferta a Chicago, dove ebbero l’opportunità di suonare in jam session assieme a Willie Dixon e Otis Spann, e di esibirsi in concerto a fianco dei Led Zeppelin e di figure leggendarie quali B.B. King e Chuck Berry.
 
L’abbandono di Peter Green corrispose alla sterzata verso sonorità più leggere di tipo soul pop. Con il suo ingresso nella formazione, Lindsey Buckingham provocò la svolta più netta: raccolse le diverse forme del pop che lo precedeva miscelandolo con gli stili a lui attuali – la new wave del punk e del gothic rock, il rock tecnologico e il roots rock, ottenendone Rumours, un sofisticato prodotto di consumo, e continuando a muoversi sempre più in direzione del pop con alcune deviazioni nel sound da hit parade.
 
 
 
 
 

— Onda Musicale

Tags: Chuck Berry/Led Zeppelin/B.B. King/John Mayall/Peter Green/Fleetwood Mac/Bluesbreakers/Mick Fleetwood/Lindsey Buckingham/John McVie
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