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Roger Waters è nel mirino dei nazionalisti ucraini

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Roger Waters, storica mente e basso dei Pink Floyd, si è ritrovato nelle liste nere e nei database ucraini dei nemici dello Stato dopo le sue dichiarazioni ai media russi sulla Crimea ed altri conflitti in Ucraina.

Waters è attualmente impegnato nel tour europeo di “Us + Them”, a breve si esibirà a San Pietroburgo e Mosca, dove non è certo mancato l'attivismo politico, oltre alla musica, sulla questione siriana e palestinese.

Lunedì 27 agosto il nome di Waters è apparso dunque nel database del sito Myrotvorets che si occupa di monitorare e fornire informazioni sulle persone ritenute pericolose per lo Stato.

Il sito ritiene Waters responsabile di “propaganda anti – Ucraina, attaco all'integrità territoriale dell'Ucraina e partecipazione ai tentativi di legalizzare l'annessione alla Crimea da parte dei russi”.

Come prova il sito riporta due link di interviste rilasciate dall'artista inglese a media russi, RIA e Izvestiya, dove ha sostenuto che la città di Sebastopoli (Crimea) è russa ed è molto importante per questi ultimi.

Waters ha definito “ridicola” l'idea di incolpare la Russia per il conflitto in Ucraina e punta il dito contro la diplomatica americana Victoria Nuland, amministrazione Obama, incaricata dei rapporti diplomatici con Europa ed Eurasia.

La diplomatica americana è “famosa” per lo scandalo politico che ha coinvolto lei e l'ambasciatore americano a Kiev nel 2014 dove era stata mandata per risolvere la crisi che attanagliava il Paese.

L'ex Pink Floyd ha poi espresso la sua preoccupazione anche per la politica di Donald Trump che non sembra riconoscere alcun tipo di accordo e fa ciò che vuole. A Izvestiya Waters ha infatti affermato che tale linea politica “finirà per ucciderci tutti”.

 

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Tags: Us + Them/Pink Floyd/Roger Waters/Donald Trump
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