Musica

Sheddy: “Fer de Lance” è il suo nuovo singolo

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Un lavoro dal sound molto più diretto e duro rispetto al passato, che esprime il punto di vista dell'artista sulla contemporaneità, e sulla superficialità del vivere quotidiano.

Dove anche la musica è vittima di un approccio troppo effimero da parte di artisti banali e producer senza scrupoli: Come recita il testo: "pensano solo ai vestiti, vogliono stare nei giri, non so cosa vogliono dimostrare…"

Un inno alla forza di volontà, al desiderio di crescita e di salvazione. Perché in Fer de Lance Sheddy rimarca la sua dedizione assoluta verso la musica; una passione che nessuno potrà ostacolare.

Neppure quei serpenti che metaforicamente, nel concept dell'opera, desiderano tramare contro di lui: "noi mandiamo versi, cresciuti tra serpi, ma siamo ancora qui in piedi… zero rimedi siamo noi stessi !"

Fer de Lance rappresenta un deciso passo in avanti, dopo l'uscita di Luna Dark e Dejà Vù e dopo tanti anni di gavetta, risultando musicalmente più "rotondo" e maturo. Un singolo che parla di speranza, di sopravvivenza nei quartieri più sperduti della metropoli.

Sheddy è una voce contro tutto ciò che è status system, una voce che ci racconta la periferia e la lotta per emergere, in un affresco freddo e spietato che acquisisce liricità nella vocalità graffiante e nella ritmica hip hop tipica di questo artista.

Proprio nella simbiosi tra musica e immagini (il video è realizzato dal bravo videomaker Nicholas Bladini) Sheddy pone maggiormente l'accento sulla condizione dei giovani, in un ritratto che definisce una realtà tendenzialmente taciuta, asfissiata dalla frenesia del vivere quotidiano.

Abbracciando una visione che potremmo definire neorealista, con accenni alla prosa pasoliniana, che precipita vocalmente nel disincantato atto d'amore verso la vita delle periferie, dove ancora è possibile rintracciare i suggelli di una società volta ad una nuova dimensione dell'era consumistica, che dopo il boom economico sta ora precipitando nella crisi più nera, escludendo dal processo di modernizzazione in corso i ceti meno abbienti e le giovani leve, impossibilitate a partecipare allo sviluppo del paese.

Relegate in aree delimitate lontane dal centro urbano, dove risultano essere abbandonate a sé stesse, costrette a vivere la strada e a sopravvivere ostentando i propri status simbol di rivalsa: Nike… Vans… Rolex…

Giovani, destinati a un lento e naturale processo di autodistruzione e rinascita. Perché proprio da questi margini fiorisce una nuova rivoluzionaria cultura… dove Sheddy e la sua musica sono perfettamente calati e dove l'artista traccia la propria identità ritagliandosi un ruolo da protagonista nel panorama musicale hip hop più puro, scevro da sovrastrutture. Confermandosi un'artista vero e senza orpelli.

Accompagnato dalla produzione di Musashi con cui collabora da anni, e da un ampio team di professionisti a supporto dell'intero progetto: Demito Loco, mixer e produttore genovese presso Studio Ostile; Antonio Glaza, grafico salernitano che ha realizzato la copertina del singolo; e Nicholas Bladini, videomaker molto affermato in Italia, che ha girato e montato la pellicola.

Il singolo potrebbe anticipare un nuovo progetto di Sheddy, ma poche sono le indiscrezioni che trapelano dall'artista.

L'unica cosa certa è che Sheddy è sempre al lavoro per dare il massimo, ed anche questa volta siamo certi che non ci deluderà…

 

Biografia, chi è Sheddy:

 

Edoardo Chiocci in arte Sheddy, nasce a Perugia il 25 Agosto 1995. Nutre sin da giovane un grande amore verso la musica coinvolto in numerosi progetti musicali, fino a quando non approda al genere musicale che più lo segnerà: l'hip hop.

Inizia, quindi, ad immergersi in tutto ciò che caratterizza questo mondo, spinto dalla voglia di mettersi in gioco con la propria personalità, nonostante un approccio molto riservato che lo porterà a non esporre subito i primi lavori scritti ma, ad attendere tempi più maturi; concentrandosi giorno dopo giorno nella ricerca e nella possibilità di affinare le proprie doti canore e di scrittura.

Dopo svariate collaborazioni, decide di concentrarsi unicamente su stesso per far sì che la propria ispirazione possa dare vita al suo personaggio univoco: Sheddy appunto; ma questa ricerca introspettiva per il rapper non significa rinunciare al confronto con altri professionisti, anzi, all'interno del suo primo progetto come solista "Lettera di Benvenuto Mixtape", pubblicato nel Febbraio 2016, si possono trovare svariate collaborazioni con artisti a lui vicini, e con Musashi che sin da subito ha sostenuto e prodotto l'artista.

Un primo progetto formativo, sia a livello musicale, sia a livello d'immagine, dove si può trovare Sheddy variare su diversi stili, dall'hip hop più classico fino a sonorità più elettroniche di tipo "trap".

Dopo la pubblicazione di questo lavoro l'artista torna in studio trovando un grande feeling con Incubo, suo grande amico nella vita privata e importante spalla nell'ambito musicale, insieme pubblicano svariati progetti come Stronza, Luna Dark e Dejà Vù (prodotto da Musashi) che ottengono un ottimo riscontro a livello di pubblico e critica, supportati anche da una buona produzione video ad opera di "Penumbria Studio" e Nicholas Bladini.

Nonostante i continui lavori in studio, il rapper non rinuncia alle performance live tra cui possiamo elencare le numerose aperture per artisti del calibro di: Gemitaiz, Flaminio Maphia, Moreno, Sfera Ebbasta, Guè Pequeno e Rkomi. Performance live che Sheddy ama particolarmente avendo modo di confrontarsi direttamente con il pubblico e ricevere quel calore che non si può percepire durante le sessioni in studio.

 

(vv)

 

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Tags: Guè Pequeno/Gemitaiz/Moreno/Sfera Ebbasta/Deja Vu
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