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Luca Di Maio: il suo nuovo video in anteprima su SonOfMarketing

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Luca Di Maio ama i viaggi, i linguaggi, gli incontri. Nella vita di tutti i giorni, nel suo percorso in musica. L’immagine di copertina di Piccole armi/Grandi imprese è stata scelta non a caso da una serie di foto scattate da suo nonno durante la Guerra d’Etiopia, negli anni ’30, a dimostrazione che persino nei contesti più avversi c’è sempre qualcosa da osservare, documentare, vivere.

Il titolo, invece, si presta a una sarcastica chiave di lettura: le “piccole armi” di Luca sono nel caso specifico le canzoni, che – del tutto autoprodotte – bastano a se stesse nella “grande impresa” della realizzazione di questo secondo album, portato a termine assieme ad Alessandro “Asso” Stefana (Guano Padano, Vinicio Capossela, PJ Harvey), che ne ha curato anche registrazione e mix.

Attivo per una decina d’anni con il precedente progetto Insula Dulcamara, oltre che nelle vesti di autore/arrangiatore per colonne sonore e altri artisti, Luca aveva esordito a suo nome con Letiana (2016), con la produzione di Marco Parente e i contributi, fra gli altri, di Alessandro Fiori e Vincenzo Vasi, riscuotendo molte attenzioni da parte della critica e ottenendo una candidatura alla Targa Tenco come migliore opera prima, oltre alla “menzione onorabile” nella categoria world music al prestigioso concorso International Songwriting Competition 2016.

Il musicista napoletano, romano d’azione, nel personale tragitto di Piccole armi/Grandi impresemette in fila undici brani, tra cui l’incalzante primo singolo Dove sei?, che rappresenta un songwriting divenuto più robusto, più terreno: ritmi e handclapping filo-tribali, archi orientaleggianti, groove urbano e sample etnici indicano con determinazione la via da intraprendere.

L’alt-cantautorato folk-pop di Luca, infatti, guarda tanto alla world musicquanto alla modernità, prestando massima attenzione alla cura della parte testuale, alla larga dalle facili correnti itpop. A chitarre, piano, batteria e ottoni si aggiungono sia autoharp, bouzouki, bongos e congas sia effettistica, programmazioni, synth, loop e glitch. Si può percepire una continuità con la visione multiculturale di Ivano Fossati, oppure la sintonia con nomi come Dirty Projectors, Elbow e Wilco.
 
Il forziere di Luca custodisce tracce preziose: dal duetto da fiaba Quand’ero felice, sospinto dalle brume nostalgiche di un flauto e intonato con Serena Altavilla (Blue Willa, Solki, La Band del Brasiliano e Calibro 35), alle ibridazioni sperimentali e meticce di Per farti un dispetto, che vola sulle note del sassofono di Pietro Santangelo (Nu Guinea). Ci sono poi il piglio rock dell’invettiva politica La madre, il muro, la piazza, i field recordings registrati in Islanda dalla svizzera REA per la preghiera naturalista Sant’Eurosia degli alberi e molto altro ancora, tutto da scoprire. È il momento di ripartire, alla volta delle prossime tappe live: Roma, Berlino, Napoli, Amsterdam e altre in via di definizione. 

— Onda Musicale

Tags: Cantautore
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