Musica

I Pink Floyd e Stephane Grappelli: storia di una canzone dimenticata

|

Wish You Were Here” è la quarta traccia dell’omonimo disco dei Pink Floyd, pubblicato il 12 settembre 1975. Nella parte finale della canzone, quando sta già sfumando e prima del vento urlante, si può ascoltare il suono di un violino in lontananza.

Lo strumento è suonato da Stephane Grappelli, violinista, violoncellista e compositore francese con chiare origini italiane. Stefano Grappelli (in seguito diventerà Stephane) nasce a Parigi il 26 gennaio 1908 e muore, sempre a Parigi, il 1° dicembre 1997. Tuttavia, nei crediti del disco non appare il suo nome perché secondo Roger Waterssembrava un insulto” inserire nei crediti il nome di un musicista che si riusciva appena a sentire.

Una versione di "Wish You Were Here" del 1975, che per lungo tempo si pensava fosse andata persa o cancellata per sbaglio, contiene parti di violino molto più evidenti. Questa versione è stata solo dimenticata e non cancellata, ed un giorno è riapparsa. (ascoltala a questo LINK)

Nick Mason, batterista e uno dei fondatori dei Pink Floyd, ha sempre pensato che questa fosse la versione che avrebbe dovuto essere inserita nell’album originale del 1975 ma non tutti erano (evidentemente d'accordo). “Penso che sarebbe stato come il gioiello della corona – ha detto Mason al momento del suo ritrovamento  pensavo che fosse andata persa per sempre, pensavo che ci avessimo registrato sopra. E' meraviglioso che esista ancora.”

Nick Mason racconta che la collaborazione con Grappelli nacque per caso. Il violinista italo francese lavorava in uno studio di registrazione poco lontano da dove registravano i Pink Floyd ed un giorno si trovava a passare proprio di li, per puro caso. Forse ha sentito la musica e si è fermato. Mason racconta quindi che Grappelli si fermò semplicemente davanti alla porta del loro studio per salutare e qualcuno della band ebbe il coraggio di dire: “Ti piacerebbe suonare un po’ con noi?

Nacque così una "Wish You Were Here" molto particolare che venne pubblicata solo nel 2011 in una versione del disco chiamata “full immersion” e con il violino di Grappelli protagonista in tutta la canzone. E che protagonista!

Sfortunatamente, Grappelli, il mostro sacro del jazz che era diventato famoso nel mondo suonando con il grande Django Reinhardt negli anni ‘30 morì nel 1997, molto prima che il suo capolavoro dimenticato contenuto in “Wish You Were Here” vedesse la luce.

“Non riesco nemmeno a capire perché non lo usammo in quel momento – aggiunse Mason – è un pezzo bello, penso." Ma, come detto, non a tutti piaceva. E non date la colpa a Roger Waters…..

La cosa importante è che sia stato ritrovato.

 

 

Stefano Leto

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Wish You Were Here/Roger Waters/Nick Mason/Django Reinhardt
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli