Musica

Sergio Pennavaria: uscito il concept album “Ho più di un amo nello stomaco”

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Il 10 maggio è uscito autoprodotto in tutti gli stores digitali e in distribuzione diretta il concept album HO PIÙ DI UN AMO NELLO STOMACO, secondo disco del cantautore siculo-ligure con passato da buskers Sergio Pennavaria.

Il disco è stato anticipato dal nuovo singolo Due parti precise di medi cui è già fuori il video,diretto da Max Billia, con la partecipazione straordinaria di Gaia Aprea: link

 

“Parole e note mi accompagnano da sempre e sempre hanno dato senso a tutto ciò che della 

vita mi si presentava e vivevo come incompleto. La creatività da subito fu il mio rifugio e gioco preferito”.

 

"Ho più di un amo nello stomaco" è il secondo progetto discografico del cantautore Sergio Pennavaria. A distanza di otto anni dal circense Senza lume a casaccio nell’oscurità, suo primo EP, questo nuovo lavoro si presenta nella forma di un concept album con dodici tracce che nuotano metaforicamente in un teatro subacqueo, nel ventre del concetto di profondità dell’essere umano, con tanto di emozioni e sentimenti. Pennavaria scava dentro sé e prova a rendere universale ed esplicito ciò che spesso nella quotidianità non si riesce ad esprimere…..

Immaginiamo proprio come se i pesci potessero parlare….

Come in un Rebus che ha in sé la soluzione celata in pochi dettagli, così a volte i sentimenti vivono e pulsano nel non detto, nel non dichiarato. L’indole riservata di un uomo che prova emozioni gentili e che istintivamente comunica solo grazie ad alcuni piccoli gesti privi di parola e clamore. E così basta sorridere per dire “Resta”, tuffarsi con il proprio sguardo sincero in un altro colmo di stupore per dire “Ti amo”.

Le dodici canzoni diventano così ami da pesca e una volta che vengono tagliati dalla lenza ed ingoiati determinano un ironico senso di libertà capace di esorcizzare dolore ed abbandono. Surrealista, Pennavaria, sempre legato al sogno e all’immaginifico (Se potessi come si fa, L’amore nell’armadio, Il tappeto volante, Il palamito), in questo disco si scopre autore cresciuto, pacato, che volutamente si abbandona ad un canto su registri bassi e  parole scandite con lentezza.

Scompare l'irruenza balcanica del disco precedente,  mentre restano le influenze folk mediterranee (Bufera, con il testo in dialetto siciliano) e la voglia di sconfinare oltreoceano come nella cubana Un cuore sul viso o Due parti precise di me con cui si tuffa in un musical americano. Il gusto e l'afflato del jazz è presente, e in splendida forma, grazie alla cura degli arrangiamenti di fiati ed archi di Martino Biancheri che ha contribuito in maniera importante alla realizzazione di atmosfere noire, avvolgenti, come nella struggente Dove nasce la libertà e nella breve ma intensaL’amore invisibile.

Oltre a lui Ho più di un amo nello stomaco ha potuto contare su musicisti straordinari che hanno alle spalle un bagaglio professionale di tutto rispetto che ha visto schierati Simone Rossetti Bazzaro al violino e alla viola, Martino Biancheri alla tromba, trombone e bombardino, Marco Moro al flauto traverso, Lorenzo Piccone Lap steel guitar, dodici corde, resofonica, acustica e mandola, Max Matis basso elettrico, Giorgio Bellia  batteria, schaker e spazzole e con Sergio Pennavaria che oltre a cantare ha suonato piano elettrico, Rhodes MK2, chitarra classica e acustica e sintetizzatori.

In veste di ospiti hanno fatto la loro apparizione: Finaz (chitarra solista inRebus), Geddo (voce in L’amore invisibile), Marco Berruti (voce e chitarra classica in Nel mondo senza tempo), Loris Lombardo (tablas in Ho più di un amo nello stomaco, handpan e udu  in Bufera,  Congas in Un cuore sul viso), Matteo Profetto (armonica a bocca ed ukulele inIl tappeto volante ed ukulele in Due parti precise di me), Mirco Rebaudo (clarinetto in Il palamito), Giovanni Ruffino (contrabbasso in Dove nasce la libertà, L’amore nell’armadio, L’amore invisibile), Boris Vitrano (chitarra acustica inSe potessi come si fa), Gabriele Fioritti (violoncello in L’amore invisibile e in Dove nasce la libertà), Luca Pino (voce intro Nel mondo senza tempo).

 

Testi, Musiche ed arrangiamenti: Sergio Pennavaria

Arrangiamenti sezione archi e fiati Martino Biancheri tranne Due parti precise di me, arrangiamento archi di Simone Rosetti Bazzaro

Arrangiamenti sezione ritmica: Giorgio Bellia e Max Matis

Intro Ho più di un amo nello stomaco: Lorenzo Piccone e Loris Lombardo

Registrazione, missaggio e mastering:  Alessandro Mazzitelli

Aiuto mix: Giorgio Bellia e Sergio Pennavaria

 

Sergio Pennavaria nasce a Siracusa nel 1975. Una laurea in Belle Arti ottenuta con il massimo dei voti dopo aver discusso una tesi sperimentale dal titolo La Maschera del volto e scritto per l’occasione una piece teatrale intitolata Ring. Compositore, pittore, attore. Nel 2008 si trasferisce a Savona, dopo l’esperienza folk con i Calìa, band orientata verso la musica popolare del sud Italia contaminata però da blues, rock e jazz, il tutto cantato in dialetto siciliano.

Nel 2008 pubblica l’album Senza Lume A Casaccio Nell’Oscurità, da lui scritto e arrangiato, contenente dodici tracce, album in cui partecipano ospiti del calibro di: Carlo Aonzo (mandolino), Claudio Bellato (chitarra elettrica), Gianni Martini (fisarmonica), Davide Baglietto (flauto), Martino Biancheri (tromba, trombone), Renzo Luise (chitarra elettrica).

Nel 2013 esce il brano Le tue parole accompagnato da un videoclip (LINK). Nel 2015 viene selezionato per esibirsi a S. Daniele del Friuli, in occasione del Folkest come rappresentante della regione Liguria.Nel 2016 in occasione del 25 aprile, presso la Fortezza del Priamar di Savona, apre per laBandabardò a cui hanno fatto seguito due anni di attività live e didattica.

Negli stessi anni sempre in Liguria ha dato vita e dirige due rassegne cantautorali: Canzoni Fuori Dal Cappello e Porto Musica e Parole. Per Canzoni Fuori Dal Cappello, alla tradizione edizione ligure lo scorso anno ha affiancato anche un'edizione siciliana con una tappa a Noto.

 

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