Musica

Da venerdì 24 maggio fuori “Anaconda” il nuovo singolo di LETI

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Dopo il debutto con il singolo "Alberi" torna LETI,  la giovane cantautrice fiorentina, con il suo nuovo singolo intitolato "ANACONDA".

"Anacondaè un pezzo estrapolato da decine di pagine di documenti di testo che avevo scritto e portato a Mike Defunto. È nato dalla necessità di porre una tregua tra me e le mie paure, tra me e il mio disturbo d'ansia – racconta LETI.Dopo 20 anni passati a combatterli ho capito che la vera vittoria non è cercare di sconfiggerli o eliminarli dalla mia vita, ma scenderci a patti e sfruttare l'energia e la rabbia che mi provocano per farmi uscire dalla prigione della mia testa tramite la creatività. È cantando che trovo la mia dimensione ed è stato scrivendo della mia condizione mentale che ho trovato il modo di affrontare il mio malessere. Ho scritto il pezzo a 4 mani con Mike Defunto: lui ha prodotto il beat e abbiamo assemblato il testo insieme. Penso che la nostra sia una collaborazione molto riuscita, sia dal punto di vista artistico che personale. È riuscito a entrare tra le mie parole e a non alterarne il messaggio, a far nascere tramite il beat una vera e propria situazione, una stanza dove ballo con la mia più grande fobia, prendendola per quello che è, non dandole un peso eccessivo. Il messaggio implicito del pezzo è non farci fregare da quello che ci sembra più grande di noi: il timone della nave ce lo abbiamo noi e nessun altro. Questo può solo rassicurarci".
 
 
Bio:
 
Mi chiamo Letizia Baroncelli in arte Leti, sono nata nella periferia di Firenze, classe 1999. Il mio primo contatto con la musica è stato a soli 4 anni, ho visto mia cugina suonare il pianoforte e ho chiesto subito ai miei genitori se potevo provarci anche io. Ricordo che da piccola mi nascondevo nel salotto di mio nonno quando lui ascoltava in silenzio i suoi vinili di Chopin e Beethoven, e ne ero incantata. All'interno della mia famiglia mio nonno era l'unico che vedeva la musica come la vedevo io, come una dimensione dove rifugiarsi e ascoltare se stessi grazie alle note di qualcun altro. 

La sua scomparsa, oltre ad un senso di vuoto incolmabile, mi ha portato ad abbandonare la musica all'età di dodici anni e a lasciarmi trascinare da una vita che non prevedeva uno spazio nel quale riuscissi a realizzarmi. Ma non ho mai smesso di cantare. Ho iniziato quando avevo solo sette anni, e intorno ai 15 ho scritto le mie prime canzoni. In inglese, ed erano veramente pessime. Durante il periodo delle superiori, più la mia vita andava avanti e più il senso di insoddisfazione cresceva in me, sentivo che mancava qualcosa.

A 18 anni ho capito che quel qualcosa era proprio la musica, l'elemento che riusciva a equilibrare la mia mente e, di conseguenza, la mia vita. Così, finite le scuole, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno ad essa, a studiarla e a mettere la mia voce in gioco. Grazie ad un'amicizia in comune, verso la fine del 2018 ho conosciuto Mike Defunto, abbiamo iniziato a lavorare insieme e ne è nato un bellissimo rapporto, umano e professionale.

Tramite lui ho conosciuto Pio e Zic, e lavorando tutti insieme in studio ci siamo resi conto che nasceva sempre qualcosa di magico, qualcosa che ci rendeva felici. Così è nata questa nostra nuova dimensione, i Bonshakara, uno spazio per ciascuno di noi da condividere con gli altri. Il 12 aprile scorso, è uscito il mio primo singolo"Alberi".

 

— Onda Musicale

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