Musica

Thom Yorke: auguri di buon compleanno al frontman dei Radiohead

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7 ottobre 1968: nasce un artista destinato a lasciare un’impronta indelebile nel panorama musicale e artistico contemporaneo.

Spegne oggi 51 candeline, Thomas Edward Yorke , meglio conosciuto come Thom Yorke, eclettico cantante e polistrumentista britannico.

Artista principalmente conosciuto per il suo ruolo di frontman della band alternative rock Radiohead, ma che ha saputo anche distinguersi attraverso svariate collaborazioni e progetti da solista. L’artista è originario di Wellingborough, cittadina del Northamptonshire, contea dell’Inghilterra centro orientale.

La sua infanzia si caratterizza da continui spostamenti, dovuti soprattutto al lavoro del padre, venditore di strumenti usati nell’ingegneria chimica. Solo nel 1978 la vita di Yorke sembra stabilizzarsi quando la famiglia si trasferisce stabilmente nell’Oxfordshire.  

La precarietà di questi primi anni non impedisce al giovane di coltivare la sua passione per la musica. A 7 anni, infatti, impugna la sua prima chitarra e a 11 anni fonda la sua prima band. Stabilitosi nel Oxfordshire Yorke inizia a frequentare la Abingdon School for Boys, dove fa conoscenza con quelli che saranno poi i membri officiali della band che lo avrebbe portato alla fama, i Radiohead.

Nel primo periodo a suonare assieme sono solo in tre: Yorke, Colin Greenwood e Ed O’Brien, rispettivamente futuri bassista e chitarrista dei Radiohead. I tre ragazzi suonano accompagnandosi con la drum machine, per sopperire alla mancanza di una batteria.  Presto vengono però affiancati da Phil Stewart alla batteria e da Jonny Greenwood, polistrumentista fratello minore di Colin, alle tastiere e alla chitarra solista. Si va cosi a delineare la definitiva formazione, immutata fino ad oggi, dei Radiohead.

Inizialmente i quattro giovani decidono di darsi il nome On a Friday e ottengono presto un discreto successo.

Arrivano a ricevere, infatti, una proposta di contratto dalla Island Records, etichetta discografica britannica. I quattro però rifiutano, non ritenersi pronti e decidendo di voler prima terminare la loro istruzione superiore e universitaria.

Conclusa la sua esperienza all’Abingdon School, Yorke prosegue gli studi all’università di Exeter dove si prodiga in progetti musicali anche all’interno dello stesso ambiente universitario. Qui fonda un gruppo chiamato Headless Chickens con il quale crea del materiale che entrerà poi a fare parte del futuro repertorio dei Radiohead. Sempre a Exeter incontra colui che sarà,dal 1994, l’autore degli artworks dei Radiohead, Stanley Donwood.

Nonostante la lontananza, Yorke e gli altri membri degli On a Friday riescono a continuare a suonare assieme e a registrare vari demo. Uno di questi, Manic Hedgehog fa ottenere ai 4 giovani l’attenzione della casa discografica EMI che nel 1991 li mette sotto contratto per la produzione di 6 album.  

La band, sotto richiesta della stessa casa discografica, decide di cambiare nome, arrivando l’anno successivo a optare per quello che li accompagnerà poi per tutta la loro carriera artistica, ossia Radiohead. Il nome è un omaggio ad uno dei gruppi di maggiore ispirazione per Yorke e compagni, i Talking Heads, e si rifà alla canzone Radio Head, contenuta settimo album di quest’ultimi, True Stories (1986).

I Radiohead ottengono fin da subito un buon successo. Il loro primo singolo Creep, uscito il 21 settembre 1992, diventa una hit a livello mondiale e procura a Yorke e compagni attenzione a livello internazionale. Segue nel 22 febbraio 1993, il loro album di debutto, Pablo Honey, rilasciato, che ottiene anch’esso ottimi riscontri.

Da qui la band inizia una prolifica carriera che comprenderà altri 8 studio LP, The Bends (1995), Ok Computer (1997), l’album della loro definitiva consacrazione a vero e proprio fenomeno mondiale, Kid A (2000), Amnesiac (2001), Hail to the Thief (2003), In Rainbows (2007), The King of Limbs (2011) e A Moon Shaped Pool (2016).

Nella loro carriera i Radiohead si sono caratterizzati per il loro sperimentalismo, la loro innovatività e la capacità di variare tra generi diversi.

La loro musica spazia dal rock, al pop e fino alla musica elettronica, spesso amalgamando il tutto innovativamente. Ciò ha fatto si che si affermassero come una delle band più rappresentative, innovative e influenti degli anni 90 e 2000 e che ancora oggi siano un elemento di spicco nel panorama musicale internazionale e una grande ispirazione per molti nuovi artisti emergenti.

Yorke lungo la sua carriera non limita la sua esperienza musicale ai Radiohead. Fin dagli anni 90 inizia ad alternare il lavoro con la sua band a svariate collaborazioni. Collaborazioni che vedono coinvolti anche altri esponenti di spicco dell’ambiente musicale di quegli anni, come l’eclettica islandese Bjork e la rocker britannica PJ Harvey.

Nel 2009 forma la band Atoms For Peace, un supergruppo che vede al basso Flea dei Red Hot Chili Peppers, alla batteria Joey Waronker dei R.E.M. e alla chitarra, sintetizzatori e tastiere il produttore degli stessi Radiohead, Nigel Godrich. Il gruppo esce nel 2013 con album Amok, un lavoro ricco di variegate influenze sonore, come il post dubstep e afrobeat.

Sempre alternando il tutto con il suo lavoro con i Radiohead, nel 2006 Yorke intraprende anche una carriera da solista che gli frutterà tre album, The Eraser (2006), Tomorrow’s Modern Boxes (2014) e Anima (2019). Tali lavori confermano ancora di più l’interesse dell’artista britannico per lo sperimentalismo sonoro e per la musica elettronica e gli fruttano sempre un buon successo di pubblico e di critica.

Stimolato dalla prospettiva di nuove sfide Yorke accetta anche di comporre stesura della colonna sonora di Suspiria (2016), remake diretto da Luca Guadagnino del classico di Dario Argento del  1977.

Per tale progetto si affianca alla London Contemporary Orchestra e tale collaborazione, secondo le parole dello stesso Yorke in un’intervista a Rumore (Luglio/agosto 2019), ispirerà l’inserimento della stessa orchestra nei brani del suo ultimo album solista, Anima.

Thom Yorke si presenta quindi con una carriera estremamente variegata e prolifica. Una carriera attraverso la quale l’artista ha dimostrato una capacità non comune di spaziare fra generi musicali diversi, sempre ottenendo risultati di ottimo livello.

La prestigiosa rivista Rolling Stone lo ha inserito al numero 66 della classifica dei migliori artisti di tutti i tempi. 5 dei 9 album dei Radiohead, Amnesiac, The Bend,  Kid A, In Rainbows e Ok Computer  sono stati inseriti, dalla stessa rivista, nella classifica dei 500 migliori album di sempre. La stessa band inoltre è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame durante la cerimonia avvenuta al Barclays Center lo scorso 29 Marzo.

L’importanza della figura di Thom Yorke e del suo lavoro non si limita solo all’ambito musicale. L’artista britannico è, infatti, particolarmente attivo nell’ambito sociale e politico. Sostiene movimenti anti guerra e ha particolarmente a cuore temi riguardanti i diritti umani, degli animali e le politiche ambientali.

Yorke non ha mai esitato a far trasparire tale aspetto nelle sue canzoni. Nel corso degli anni ha anche direttamente sostenuto alcune associazioni che si occupano di queste problematiche, come la Friends of the Earth e la loro campagna contro i cambiamenti climatici, The Big Ask.  

Ascolti Suggeriti: Creep (Pablo Honey,1992); Just e High and Dry (The Bends, 1995); Karma Police e No Surprises (Ok Computer, 1997); The National Anthem (Kid A, 2000); Daydreaming (A Moon Shaped Pool, 2016); Black Swan (The Eraser, 2006); Runwayaway (Anima, 2019).

— Onda Musicale

Tags: Jonny Greenwood/Radiohead/Dario Argento/Thom Yorke
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