Musica

Digressione Music presenta AREA DiG con uno spot già virale su YouTube

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L'etichetta pugliese Digressione Music, da ormai qualche mese, ha dato avvio alle attività di AREA DiG la sua nuova casa nel centro storico di Molfetta (Ba).

Uno spazio modulare multifunzionale nel quale prendono vita tutte le sue attività: dalla registrazione dei dischi alle presentazioni, passando per gli eventi culturali e formativi. Per presentare questa nuova realtà, la label molfettese ha realizzato uno spot diventato in breve tempo virale su YouTube (LINK). 

AREA DiG vanta già in diverse registrazioni con musicisti  nazionali ed internazionali, configurandosi innanzitutto come studio di registrazione con la precisa filosofia di una ripresa audio che unisca l'esperienza e la storia del mondo analogico con la precisione e la versatilità del mondo digitale, essendo dotato dei marchi più importanti dei due "mondi" e poi per la presenza del prestigioso pianoforte Fazioli 212, autentica rarità nel panorama nazionale degli studi di registrazione.

Realizzato con rigorosa attenzione ai parametri di qualità acustica, lo studio vanta la presenza di una echo chambre, unica nel suo genere, che insieme ai materiali naturali (legno, tufo e pietra) di cui è formato il sito, rendono il DIG Studio un luogo caratterizzato da forte personalità e versatilità. AREA DiG offre la possibilità di scelta fra diverse sale in cui il suono si caratterizza, fisicamente, in maniera differente, consentendo comunque di registrare sempre in un ambiente assolutamente naturale e non trattato in modo anecoico ma studiato appositamente per "suonare bene".

La gestione tecnica dello studio di registrazione è affidata a Giovanni Chiapparino, musicista polistrumentista, compositore ed ingegnere del suono, impegnato da anni nella ricerca di un approccio sia tecnico che artistico alla materia sonora con alle spalle una pluriennale attività di registrazione live e in studio. La label molfettese si conferma, dunque, non solo per il suo impegno a favore del territorio, di cui rappresenta un consolidato baluardo di resistenza culturale, ma anche una vera e propria sfida per il futuro in un momento in cui è sempre più forte, in Italia, la crisi della discografia e con essa tutta la filiera produttiva.

(mp)

 

 

— Onda Musicale

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