Musica

Buon compleanno Nick Simper: 74 anni per l’ex bassista dei Deep Purple

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3 novembre 1945: nasce a Norwood Green (attuale area urbana di Londra) Nick Simper, bassista nonché membro fondatore della band britannica Deep Purple.

Fin da giovane milita in vari gruppi musicali come i Renegades e i Some Other Guys.  La sua carriera inizia però a decollare quando, nel 1966, viene inserito nel gruppo Johnny Kidd and the Pirates, band inglese che stava riscuotendo un buon  successo sin dagli anni 50.

L’avventura di Simper in questo progetto ha breve vita. Il 7 ottobre dello stesso anno Johnny Kidd muore in un incidente automobilistico tornando a casa per un concerto cancellato a Bolton (Inghilterra nord-occidentale). Anche Simper si trova nella stessa macchina ma ne esce solo ferito. Questo tragico evento porta allo scioglimento del gruppo nel maggio successivo. Il bassista suonerà solo un’altra volta con questa band nel memorial show organizzato per 10 anni della morte di Kidd nel 1976.

Terminata l’esperienza con Johnny Kidd and the Pirates, Simper continua comunque a bazzicare nell’ambiente musicale e nel 1968 si ritrova coinvolto in quello che sarà il suo maggior progetto musicale.

E’ proprio nel 1968, infatti, che Chris Curtis, un batterista, si mette in moto per realizzare un suo nuovo progetto musicale. Un progetto che porterà alla creazione del gruppo Roundabout, futuri Deep Purple.

Curtis recluta per primo il suo coinquilino Jon Lord,  suonatore di organo Hammound. Il fato vuole che nello stesso periodo Lord stia suonando nella band di spalla del gruppo vocale The Flower Pot Men assieme  allo stesso Simper.  Lord discute di questo nuovo gruppo con il bassista e quest’ultimo suggerisce come chitarrista una sua vecchia conoscenza, Ritchie Blackmore. Contattato anche Blackmore  i Roundabout iniziano a suonare assieme.

Ben presto, però, Curtis si dimostra incostante e inadatto per il progetto, soprattutto a causa della sua propensione agli eccessi e della dipendenza da sostanze stupefacenti, LSD in primis. Viene allora licenziato e sostituito con il batterista Bobby Woodman.

Anche quest’ultimo però viene presto rimpiazzato, principalmente per le sue divergenti opinioni riguardanti la direzione musicale presa dalla band. A sostituirlo è un ragazzo di 18 anni che Blackmore aveva visto precedentemente suonare e di cui era rimasto particolarmente impressionato, Ian Paice. La line-up viene nello stesso periodo completata con la decisione di affidare la parte vocale a Rod Evans.

Ultimata la formazione la band arriva anche a darsi il nome definitivo, quello con cui passerà alla storia, Deep Purple. E’ Blackmore a proporlo, durante un breve tour in Danimarca Svezia, ispirandosi al nome della canzone preferita di sua nonna. La band inizia allora a produrre i suoi primi lavori: Shades of Deep Purple (1967), The Book of Taliesyn (1968) e Deep Purple (1969).

Durante il tour Americano successivo al  terzo lavoro, Lord, Blackmore e Paice discutono l’idea di orientare le sonorità della band dal progressive rock ad un rock più duro e aggressivo. Questo li porta a decidere che Evans e lo stesso Simper non sono adatti al progetto.

Simper viene sostituito da Roger Glover, bassista degli Episode Six, una band britannica abbastanza popolare all’epoca. Tutto ciò avviene in modo particolarmente brusco. Glover si presenta alle prove della band. Durante queste prove gli fanno registrare la canzone Hallelujah. Il tutto avviene senza dire nulla allo stesso Simper , poi sostituito, assieme ad Evans, l’estate successiva.

La negativa esperienza con i Deep Purple non segna comunque la fine della carriera musicale di Simper. Il musicista, infatti, continua a suonare per vari gruppi e a creare nuovi progetti musicali. Subito dopo l’esperienza con i Deep Purple lavora in un gruppo di supporto per la cantante, modella e attrice statunitense Marsha Hunt.

Durante la sua permanenza in questo progetto lui stesso suggerisce e apporta alcuni cambiamenti all’interno della band inserendo il chitarrista Ged Peck e il batterista Mac Poole. Quando Hunt rimane incinta la band sospende la sua attività e Simper, assieme a Peck, riorganizza il gruppo creando  i Warhorse. Quest’ultimi danno vita a due album, Warhorse (1970) e Red Sea (1972) per poi sciogliersi nel 1974.

Simper allora incomincia un nuovo progetto col chitarrista Pete Parks, passando tre anni a scrivere e a comporre. Creano quindi un gruppo, i Nick Simper’s Dynamite che realizza un unico brano . Dopo i Nick Simper’s Dynamite il bassista rimane, nel corso degli anni, attivo in vari progetti come le band Flying Fox, Nick Simper's Fandango, Rosco Gordon, Quatermass II e The Good Old Boys.

Negli ultimi anni 2000 riprende anche in mano quella che si può definire la sua parte di eredità lasciata con i Deep Purple. Infatti, nel 2007 e negli anni subito successivi si prodiga in una serie di live con il gruppo austriaco Nasty Habits in cui suona brani provenienti dai primi tre album della sua vecchia band. Tuttavia, a Simper non viene mai però propriamente riconosciuto il suo contributo all’interno degli stessi Deep Purple.

Nel 2016 quando la band  viene inserita nella Rock and Roll Hall of Fame il bassista viene escluso dalla cerimonia. E’ l’unico, tra tutti i membri che hanno fatto parte delle formazioni iniziali della gruppo, ad aver ricevuto questo trattamento da parte del comitato della Hall of Fame.

 

  Giorgia Silvestri – Onda Musicale

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Tags: Ritchie Blackmore/Rock and Roll Hall of Fame/Ian Paice/Roger Glover/Jon Lord/Rod Evans/Deep Purple
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