Musica

Blockchain e musica, un binomio che s’ha da fare?

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Nel corso degli ultimi anni si è parlato in maniera molto importante e frequente di blockchain , ovvero di un’innovativa tecnologia legata alla decentralizzazione degli scambi di dati su internet.

Ebbene, con il passare del tempo si pensa ad utilizzi sempre diversi di questa tecnologia, in particolar modo in tutti quei settori che, per loro natura, sono soliti consistere nello scambio di dati o servizi sul web.

Proviamo a pensare, ad esempio, al settore dell’energia, oppure a quello del mercato immobiliare. Eppure, c’è un comparto che più di tutti gli altri sembra essere fatto apposta per il lancio di questa novità tecnologica. Ed è quello che fa riferimento alla tutela del copyright e in cui avvengono gli scambi legati alle opere di ingegno.

K-Tune il nuovo progetto musicale collegato alla tecnologia Blockchain

Il settore della tecnologia, d’altra parte, si sta evolvendo sempre di più, con un gran numero di sistemi e dispositivi che finiscono per diventare parte della nostra quotidianità. Immaginiamo, ad esempio, il campo del gioco d’azzardo, dove nel corso degli ultimi anni, le piattaforme realizzate per giocare al casino offrono la possibilità di vivere un’esperienza di gioco che si può ormai paragonare a quella che si prova all’interno di un casino dal vivo.

Nel corso degli ultimi tempi è salito alla ribalta della stampa un nuovo progetto legato al mondo della musica che prende il nome di K-Tune. In poche parole, questa iniziativa creata in Corea ha come obiettivo quello di coinvolgere il più possibile il mercato dello streaming e della produzione di canzoni.

Verso gli ultimi giorni dello scorso mese di ottobre ha preso infatti il via la ICO, che altro non è se non l’offerta pubblica di Toke, relativa a K-Tune. In cosa consiste questo progetto? Si può considerare come una sorta di iTunes, ma chiaramente rivoluzionato e rimodernizzato in chiave blockchain.

Nel corso degli ultimi tempi sembra proprio che si stiano moltiplicando i progetti legati alla difesa del copyright in tutte quelle attività che prevedono la diffusione in streaming di brani musicali, come ad esempio Chain, Musicoin oppure Moozicore. K-Tune, però, ha sicuramente il pregio di avere un vantaggio non di poco conto, dal momento che approfondisce il settore per quanto riguarda la produzione dei brani, favorendo le connessioni tra autori e produttori musicali.

Il progetto di K-Tune e i vari scopi della piattaforma

Un progetto il cui fine ultimo, quindi, dovrebbe essere proprio quello di realizzare una vera e propria community di artisti e musicisti per permettere lo sviluppo di collaborazioni che diano vita a nuove canzoni. Al tempo stesso, questa nuova piattaforma K-Tune aspira a mettere a disposizione degli artisti una serie di strumenti che possono tornare molto utile nella vita di tutti i giorni.

Giusto per fare un esempio, K-Tune garantisce la possibilità di usare K-Tune Masters, Arena e Camp. Quindi, una piattaforma che ambisce alla riunione di talenti musicali veri e propri. I K-Tune Masters non sono altro che dei produttori attuali, ma anche ex professionisti che hanno deciso di affiliarsi a K-Tune. La loro mansione sarà quella di mettere a disposizione assistenza a tutti gli utenti durante l’intera fase di produzione artistica e musicale.

Infine, gli utenti che prenderanno la decisione di iscriversi alla piattaforma potranno effettuare la condivisione di quanto è stato creato con i Master. In questo modo, potranno ricevere tutta una serie di consigli e di indicazioni, ma anche collaborazioni attive in riferimento non solamente a brani musicali, ma anche ai testi delle varie canzoni, al mixaggio, ai cori e così via. K-Camp, invece, è una specifica sezione in cui gli utenti potranno andare alla ricerca di partner con cui dare il via a delle collaborazioni.

 

 

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