Musica

Music supervisor, ecco perché sarà uno dei lavori più richiesti

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La carriera di un artista, spesso e volentieri, può cambiare in men che non si dica: il lampo di genio, la scelta di puntare sulla canzone giusta al momento giusto ed ecco che tutto cambia all’improvviso.

Non ci vuole poi molto per comprendere come il music supervisor possa davvero rappresentare una figura professionale estremamente richiesta e anche di una bellezza sconvolgente.

Al giorno d’oggi, poi, il grande boom di smartphone e tablet ha ampliato ancora di più la diffusione della musica, dal momento c’è la possibilità di ascoltarla in streaming in pochi secondi. Anche altri settori hanno sfruttato questa tendenza all’uso dei device mobili, come ad esempio il mondo dei casino online seri e affidabili, piattaforme su cui si può scommettere direttamente dal proprio smartphone senza scaricare alcuna app.

Music supervisor, ecco cosa fa questa figura

Quando si parla di music supervisor si fa riferimento ad una figura che si può paragonare ad una sorta di ponte tra il settore della musica e quello dei video. Si tratta a tutti gli effetti di un professionista qualificato che ha il compito di controllare, organizzare e gestire ogni tipo di aspetto collegato alla riproduzione della musica all’interno di film, pubblicità, programmi televisivi, videogiochi e quant’altro.

Non è, però, così scontata la definizione di music supervisor. O, perlomeno, non deve esserlo. Sì, dal momento che si tratta di persone che nutrono una passione senza confini nei confronti della musica. Le loro orecchie sono talmente allenate ad ascoltare musica che potrebbe restare con le cuffie accese tutto il giorno e tutta la notte.

Una delle tipicità che contraddistingue questa figura professionale in ambito musicale è senz’altro legata al fatto che presenta una sensibilità non comune. Infatti, nel momento in cui ascoltano una canzone sono in grado di associarla con un’immagine specifica, che chiaramente deve avere un legame con l’ambito in cui stanno lavorando in un determinato momento.

Il loro ruolo, però, è decisamente importante, perché le scelte compiute in tal senso possono fare la fortuna di un film, una serie tv, ma anche una pubblicità, oppure un qualsiasi programma. È chiaro che la complessità sensoriale di questa figura professionale ha pochi eguali, a dispetto di quello che si potrebbe erroneamente e superficialmente pensare.

L’idea che sta alla base del music supervisor, d’altra parte, è proprio quella di associare la scena visiva con la musica. Ebbene, non è certo una novità, dato che parte dal teatro greco e sconfina nella video-arte. Durante il periodo del cinema muto, la musica che veniva suonata dal vivo, nella maggior parte dei casi era frutto di un’improvvisazione.

Nel momento in cui hanno iniziato a fare la loro comparsa tutta una serie di sistemi di registrazione e di riproduzione del suono, ecco che la prestazione dal vivo ha lasciato il posto ad una riproduzione semplice tramite un nastro. È questo il momento esatto in cui l’associazione tra immagine e suono è stata identificata con il termine di sincronizzazione.

Il caso del film Joker

Se nella maggior parte dei casi non si è soliti discutere di tale tema all’esterno rispetto al settore, ecco che le scelte compiute da un music supervisor finiscono con l’attrarre le attenzioni della stampa. Ad esempio, si può discutere di quello che è successo nel momento in cui è stato lanciato nelle sale Joker, il famoso film che sta sbancando tutti i botteghini.

La produzione del film ha ricevuto numerose accuse, in particolar modo quella di aver scelto per la scena di un ballo di Joker la canzone Rock ‘n Roll Part 2, scritta e composta da un autore condannato per pedofilia. Una querelle che è terminata con la rassicurazione che l’autore in questione non trarrà alcun profitto per via della sincronizzazione.

 

 

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