Musica

Nick Cave: “Penso che le dirette streaming non servano a nulla”

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Il cantautore, compositore, scrittore e attore australiano Nick Cave, 63 anni, spiega perché non ha alcuna intenzione di mettersi in mostra in questo momentocosi delicato per il Mondo intero: "Noi artisti dovremmo riflettere sul nostro ruolo.”

Costretti a rimanere nelle nostre case per via del lockdown globale per tentare di contenere il contagio del covid-19, i musicisti suonano da casa proponendo i loro live in diretta sui social. Di tutt'altro avviso invece è Nick Cave, al secolo Nicholas Edward Cave, secondo cui questo momento non deve diventare un'occasione per mettersi in mostra.

Dalle pagine del suo blog, il cantautore australiano ha risposto ad alcuni fans che gli chiedevano cosa stesse facendo durante la pandemia e se avrebbe condiviso una sua performance da casa sua: "Questo è il momento per metterci da parte e riflettere su quale sia realmente la nostra funzione, in quanto artisti".

Questo periodo difficile che stiamo vivendo non deve diventare un palcoscenico ma un'opportunità per cercare dentro di noi nuove consapevolezze, questo in sostanza il pensiero di Nick Cave che ha ragionato sul suo blog The Red Hand Files.

“La mia risposta alle crisi è sempre stata creare – scrive Cave – La mia mente è piombata nell’iperattività con idee su come riempire questo spazio", avevano pensato con i Bad Seeds di fare qualcosa "per mantenere vivo il mio slancio creativo e dare qualcosa da fare ai miei fan in isolamento", anche dei live in diretta streaming.  Poi si è posto la domanda: "Perché questo è il momento di essere creativi?".

E allora racconta Nick Cave"Insieme siamo finiti nella storia e stiamo vivendo un evento senza precedenti. Ogni giorno i giornali ci danno informazioni vertiginose che fino a qualche settimana fa sarebbero state impensabili. Quello che ci turbava e ci divideva un mese fa sembra al massimo un disagio di un tempo pigro e privilegiato. Quando alla fine usciremo da questo momento avremo scoperto cose sui nostri leader, i nostri sistemi sociali, i nostri amici, i nostri nemici e, soprattutto, noi stessi". E alla fine la sia decisione è questa. "Forse è il momento di prestare attenzione, di essere consapevoli, di osservare".

E ancora"Come artista, mi sembra inappropriato perdermi questo momento straordinario. Improvvisamente, l’atto di scrivere un romanzo, o una sceneggiatura o una serie di canzoni, mi appare come un’indulgenza da un’epoca passata. Per me, questo non è il tempo di essere seppellito nel business della creatività. Questo è un tempo per stare defilati e usare l’opportunità di riflettere su quale sia esattamente la nostra funzione, perché esistiamo come artisti".

E conclude dicendo: "Forse, vedremo anche il mondo con occhi diversi, con un rispetto ritrovato per la cosa meravigliosa che è. Questo, in effetti, potrebbe essere il vero lavoro creativo di tutti”.

Nick Cave and the Bad Seeds, dopo aver dato alle stampe a settembre l'album "Ghosteen" (leggi la nostra recensione), hanno rinviato le date europee del loro tour, compresi i due appuntamenti del 9 giugno al Forum di Assago (Milano) e dell'11 all'Auditorium Parco della Musica di Roma.

(fonte tgcom24)

 

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Tags: Cantautore/Nick Cave/Covid-19/lockdown
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