Musica

25 Giugno 2014 Aerosmith @ Milano Rho: Epicità e Storia in una serata Leggendaria

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La giornata a Milano inizia sotto un plumbeo cielo che promette pioggia, ma il palco è assemblato e niente potrebbe fermare l'evento che sta per avere luogo nel cortile della fiera di Milano Rho. A quasi quattro anni di distanza dalla loro ultima esibizione in Italia, oggi tornano ad esibirsi a Milano gli Aerosmith!

Poco dopo le dieci le nuvole lasciano il posto ad un cielo terso e perfetto ed il clima inizia a scaldarsi. Ma il vero calore arriva quando, alle 16:40, la prima delle band di contorno inizia la sua esibizione: I The Treatment iniziano a suonare davanti ad un pubblico un po timido ma che, dopo il primo brano, ritrova vigore ed esplode in scroscianti applausi, tutti meritatissimi.

Il giovanissimo gruppo si esibisce in brani tratti dal loro album dal titolo “Running With the Dogs” pubblicato il 14 Febbraio di quest'anno. Questa band inglese riscuote molto successo a Milano e da il via ad un evento memorabile. Alla fine la band dovrà però smontarsi da sola l'attrezzatura.

Ai The Treatment seguono sul palco i Walking Papers nei cui ranghi milita l'ex bassista dei Guns n' Roses Michael Andrew "Duff" McKagan. La loro musica è un progetto sperimentale che mira a conciliare i ritmi di rock e blues il una melodia disarmante ed incomprensibile ed il pubblico rimane piuttosto freddo.Tutti gli occhi e le orecchie erano per Duff che riesce quasi da solo a sostenere l'intera esibizione suscitando l'approvazione della folla.

Il terzo gruppo a calcare il palco che sarà degli Aerosmith sono gli Extreme: questa è la band di formazione meno recente tra quelle di contorno. Gli Extreme nascono nel 1985 in Massachussets iniziando con musiche da loro stessi definite “Funky Metal” per poi spostarsi verso mescolanze di Rock Classico, Post Grunge ed Alternative Rock. Dalle 18:30 la band si è esibita in 10 dei loro brani migliori iniziando con Decadence Dance e finendo con Get the Funk Out.

Ultimi, ma non ultimi, prima del concerto cardine della serata sono gli Alter Bridge formatisi ne 2004 ad Orlando. La loro musica spazia tra diversi generi, tutti comunque affini: dall'Hard Rock all'alternative metal, dall'Heavy metal al post Grunge.

Nelle loro due precedenti esibizioni in Italia la Band ha fatto registrare uno strepitoso Sold Out a prova dell'interesse che suscita nel pubblico. La giovane Band si ritrova schiacciata tra due colossi della musica ma non delude le aspettative: l'esibizione inizia all'insegna di molti problemi tecnici tra microfoni silenziati, suoni distorti e strumenti scordati. Le prime tre canzoni, Addicted to Pain, Come to Life e Before Tomorrow Comes perdono d'effetto per questi problemi ma, una volta risolti, il pubblico si unisce in coro sulle sonorità di Blackbird e finisce in scroscianti applausi ed urla di giubilo dopo Rise Today, tanto che sembra sia questo l'evento ventrale della serata.

Alle 21:30 dovrebbero iniziare a suonare i grandi, i veri signori della serata ma, un po per vanità ed un po per permettere al sole di tramontare ed avere così un maggiore effetto scenico, gli Aerosmith salgono sul palco alle 22 e la magia può avere inizio: La potenza del rock puro, le note del gruppo e la voce di Tyler sono travolgenti, un uragano di passione che trascende la loro età anagrafica (molti over 60) e trascina tutti in un evento Leggendario. Iniziando da Mama Kin gli Aerosmith ripercorrono tutti i loro più grandi successi senza mai prendere fiato, senza mai fermarsi, senza mai tentennare.

Il sound è di una potenza stratosferica e colpisce come una bomba nel diaframma anche gli spettatori più lontani a ben 150 metri in questo gremito angolo di cemento che, grazie alla musica, si sta trasformando un una fornace di corpi, applausi, urla e musica. Il pubblico canta costantemente in coro con il mitico Steven Tyler che non perde l'occasione per scatenarsi e non si risparmia minimamente, cantando il suo "sceram" come se non ci fosse un domani.

Perry segue il suo “gemello tossico” a ruota correndo sul manico delle sue innumerevoli chitarre con dita angeliche che producono musica infernale, così come Joey Kramer che versa sudore e lacrime sulla sua batteria rasentando l'attacco di cuore. La scaletta comprende 18 brani: da Love in an Elevator a I Don't Want to Miss a Thing da Dream On a Walk This Way per finire con Sweet Emotion, anche se sono mancati sucessi come Pink e Carzy.

L'esibizione è andata ben oltre le aspettative e ,nonostante alcuni problemi tecnici e la costante minaccia della pioggia, è stato un evento che entrerà negli annali del rock in Italia ed al quale sono grato di aver partecipato.

Tiziano Piazza

— Onda Musicale

Tags: Milano/Aerosmith/Alter Bridge/Extreme
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