Musica

Drum & Bass: un mondo parallelo

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Quando si parla di Drum&Bass divento più eccitato di un bambino la sera della vigilia di Natale. Non lo nascondo: è sicuramente il genere che più mi emoziona all’interno del complesso panorama odierno della Musica Elettronica. La brevità dell’articolo non mi permette di esprimere tutte le motivazioni che vi dovrebbero spingere ad approcciarvi e a scoprire questo mutante genere, tuttavia cercherò di fare del mio meglio.

La Drum&Bass (si può scrivere anche D&B, Drum’n’Bass o D’n’B) è un genere che nasce in Inghilterra alla fine degli anni ’80 dall’evoluzione dell’Acid House e grazie alla contaminazione con sonorità jazz, raggae, soul hip-hop. Questa molteplicità di ispirazioni sonore ha permesso la crescita e lo sviluppo parallelo di un numero di considerevole di sottogeneri anche molto differenti tra di loro.

Il nome, in questo caso, è sicuramente molto esplicativo, quasi troppo. Bisogna infatti puntualizzare che, sebbene D&B in inglese significhi “batteria e basso”, non bisogna pensare di essere di fronte a un genere caratterizzato solo da queste due cose. La D&B delle origini era sicuramente formata esclusivamente da questi due strumenti, tuttavia, tenendo conto della sua evoluzione nel corso degli anni, il nome pone l’accento sugli elementi che più hanno importanza e che più contraddistinguono questa musica.

Il tempo (la velocità) delle tracce si aggira tra i 160 e i 180 bpm (battiti per minuto) e la lunghezza media varia tra i quattro e i sei minuti. La caratteristica che mi colpisce più di tutte è la capacità di indurre uno spettro di emozioni molto vario: all’interno di una traccia l’ascoltatore potrà imbattersi in sonorità tranquille per poi passare improvvisamente ad altre molto più frenetiche ed eccitanti; potrà ritrovarsi trasportato in serafiche e nascoste radure per poi essere catapultato in sudati e bruciati inferni; potrà essere accompagnato in passaggi oscuri e industriali per poi sbucare in ameni scorci fiabeschi.

Prendendo spunto dal detto “una immagine vale più di mille parole” e trasformandolo in “una traccia vale più di mille articoli”, vi invito a concedere un minuto alla vostra curiosità e a farvi un’idea delle immense differenze che esistono all’interno di questo “contenitore” chiamato Drum&Bass.

Di seguito elencherò i principali sentimenti che mi evocano alcune tracce rappresentative delle sonorità più appetibili per il "grande pubblico":

– “Quando ascolto questa i miei piedi non riescono a stare fermi. Pura positività!” Danny Byrd Feat. Brookes Brothers – Get On It

– “Il principe del minimalismo e della trascendenza. Un sogno ad occhi aperti. Vedo l’alba davanti a me.” Etherwood – Begin by Letting Go

– “Un trattore: ti prende e non ti lascia più. Ossessivo ma alla fine… il paradiso.” Metrik, Fricion – Legacy

– “La versione più pop della D&B, solare e sorridente. Fa bene al cuore.” Netsky – The Whistle Song

–  “Abrasiva e devastante come un’industria metallurgica. Solo per persone con il cuore forte.” Rawtekk – Photone Recruits (Phace Remix)

 

 

 

Michele Anesi

michele.anesi@hotmail.it

 

— Onda Musicale

Tags: Soul/Hip-Hop/Inghilterra
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