Gene Simmons, lo storico fondatore insieme a Paul Stanley dei Kiss, ha accusato alcuni suoi colleghi musicisti di fare un uso massiccio di basi pre-registrete ai loro concerti.
In particolare l’attacco è stato diretto a U2 e Rolling Stones e il bassista della hard rock band formatatsi nel lontano 1973 a New York, crede che la cosa sia deprecabile e poco onesta nei confronti dei fans che vanno ai concerti.
Simmons prosegue affermando che i costi dei biglietti sono spesso troppo alti, specialmente nelle situazioni in cui i musicisti non suonano tutto dal vivo:
“E’ un problema quando sei costretto a pagare 100 dollari per un concerto dal vivo e l’artista usa delle basi registrate. Stai pagando 100 dollari ma dal 30 al 50 per cento dello spettacolo è realizzato con basi incise in studio, qualche volta cantano e qualche volta muovono solo le labbra. Almeno siate onesti. Non è un problema usare o meno le basi registrate, il problema è la disonestà. Sul nostro palco non ci sono sintetizzatori né sample alle batterie. E ci sono poche band che hanno questa attitudine in questo momento: gli AC/DC, i Metallica e noi. Mentre non posso dire lo stesso di U2 e Rolling Stones“.
Se fosse vero, come dargli torto?
Stefano Leto