Ieri sera si è svolto presso l'Auditorium Santa Chiara di Trento l'attesissimo concerto del cantautore siciliano, anche se romano di adozione, Max Gazzè.
In una cornice di pubblico meravigliosa, un teatro gremito in ogni ordine di posto ha accolto il cantante che ha offerto due ore di musica molto piacevoli ad un pubblico formato per lo più da giovani.
"So che ci sono stati alcuni problemi a causa della grande e inaspettata richiesta dei biglietti – dice Gazzè – e la cosa mi dispiace. Per cercare di accontentare tutti abbiamo deciso di predisporre un maxischero all'esterno del teatro, attraverso il quale tutti potranno assistere al concerto".
Ricordiamo che lo spettacolo era completamente gratuito in quanto offerto dalla Fondaziona Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e, data la gratuità dell'evento, ci sono stati alcuni disagi il giorno dellla consegna dei tagliandi.
Al suo ingresso sul palco Max Gazzè ha ricordato la prima volta che si è esibito nella nostra città, quasi vent'anni fa.
"Ricordo l'emozione mentre aspettavo il mio turno per entrare sul palco – ricorda Gazzè – e i preziosi consigli di Franco Battiato al quale facevo da "gruppo spalla". Da allora è la quarta volta che suono in questa bellissima città, alla quale sono particolarmente legato per molteplici ragioni."
In un abilissimo mix di luci e colori, il concerto è scivolato via piacevolmente, con diversi internezzi verbali del cantautore impegato, oltre che nel canto, anche a suonare il basso.
Vera sorpresa, almeno per chi scrive, è stata l'esecuzione di "Driven to Tears" dei Police, quasi alla fine del concerto, iniziata con un bellissmo intro di basso eseguito magistralmente da Gazzè.
Sul finire del concerto una parte del pubblico si è raccolto sotto il palco, dove ha ballato e cantato.
Stefano Leto
