Musica

Sabato e domenica il Teatro Sanbapolis accoglierà i bambini “nel bosco addormentato”

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Sarà il Teatro Sanbàpolis a ospitare sabato 7 e domenica 8 novembre secondo spettacolo della Rassegna ANCH'IO A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ, organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. In scena la Compagnia “Bottega degli Apocrifi” con «NEL BOSCO ADDORMENTATO». Il sipario si alzerà alle ore 16.00.

La rassegna di Teatro Ragazzi del Centro Servizi Culturali S. Chiara farà tappa sabato 7 e domenica 8 novembre nell'inedita sede del Teatro Sanbàpolis a Trento Sud dove la Compagnia “Bottega dgli Apocrifi” di Manfredoniafarà entrare i bambini nel mondo delle favole portando in scema «NEL BOSCO ADDORMENTATO», uno spettacolo di Cosimo Severo e Stefania Marrone adatto ad un pubblico dai cinque anni. 

Tutto inizia con un sogno: la fata Bianca, bella e potente, appare alla Regina e le promette che avrà la figlia che tanto desidera e che lei ne sarà la madrina. Il sogno si avvera e nel castello si preparano il corredino e i festeggiamenti: operazioni affidate alla fata Brutta, chiacchierona e smemorata, e alla fata Muta che, in ragione della sua classe innata, suscita l'invidia della sua sgraziata collega.

La fata Brutta si occupa degli inviti e – come le ha raccomandato la Regina – si sforza di non dimenticare nessuno, fosse anche la persona più antipatica dell'intero regno. Non sarà così, in quanto la fata Brutta dimenticherà di invitare proprio la fata Bianca che interviene comunque alla festa e, guardando minacciosa la carrozzina della principessa, se ne esce con una profezia infausta: “quando la principessa compirà sedici anni si pungerà il dito con un ago da cucito e morirà”

Si arriva però ad un compromesso e la fata Brutta ottiene che la principessa non muoia, ma dorma per cento anni in attesa che l’amore la risvegli. La luna, nera come la notte, veglia nel frattempo sulla piccola e le due fate madrine la custodiscono dentro il castello. Ma, quando arriva il giorno del sedicesimo compleanno, il destino arriva puntuale all’appuntamento: la principessa si punge e cade in un sonno profondo. Tutti si addormentano insieme a lei, tranne la Fata Bianca che le resta accanto per regalarle i sogni più belli, sogni che le sembrino più vivi della realtà e che  le facciano dimenticare di risvegliarsi.

Intanto la luna, che non dorme mai, vede arrivare tanti principi invano. Finché da una terra lontana arriva un uomo nero come la notte. E' allora che finalmente la principessa si sveglia e corrisponde il suo amore.      

Lo spettacolo vedrà in scena, per la regia di Cosimo Severo, cinque attori: Miriam Fieno, Kingsley Ngadiouba, Paola Di Mitri, Vincenzo Scarpiello e Fabio Trimigno, che ha composto anche le musiche originali assieme a Luca Lalla e Vincenzo Raddato.

Sabato 7 e domenica 8 novembre l’appuntamento è al Teatro Sanbàpolis di Trento dove lo  spettacolo, adatto ad un pubblico di bambini dai 5 anni, avrà inizio alle ore 16,00.

Al termine dello spettacolo, il responsabile musicale della compagnia “Bottega degli Apocrifi” coinvolgerà i bambini e i loro accompagnatori in un gioco/performance alla scoperta e alla creazione dei suoni del bosco incantato. Partendo dal tempo e del suo trascorrere, che sono gli elementi che intrecciano la vicenda della Principessa Rosaspina, l’incontro con i genitori e i bambini sarà un susseguirsi di esperimenti con il corpo e con la voce per scandire il tempo e avvertirne il trascorrere: un orologio fatto di ingranaggi di corpi, un ticchettio fatto da consonanti, una campanella precisa e costante come il suono di una voce, come il canto di una civetta.

La tecnica della percussione sul corpo, del coro continuo e dell’improvvisazione vocale aiuterà a tessere una rete fra tutti gli elementi della favola della Bella Addormentata al fine di ricostruire un bosco incantato, fatto di suoni che cambiano e saltano di bocca in bocca, di volti dei grandi che si confondono con quelli dei più piccoli, di corpi che si muovono e creano alberi altissimi o funghi piccolissimi. Un gioco per scoprire ancora le meraviglie del teatro e portarsele a casa, vivendole sulla propria pelle.  

— Onda Musicale

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