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«FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» del Club Armonia

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Si intitola «FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» il nuovo spettacolo allestito dal Club Armonia di Trento nell'ambito di un progetto culturale che la storica Compagnia teatrale trentina ha realizzato in collaborazione con la sezione provinciale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e con il sostegno della Provincia autonoma di Trento. 

Si tratta di un atto unico di Renzo Fracalossi che oggi è stato presentato a Trento nell'ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa dall'autore del testo – che è anche il regista dello spettacolo – e dal presidente dell'ANPI, Sandro Schmid.

«Fra poco, tutto è finito». Sono queste scarne parole che chiudono una lettera breve, con la quale un ragazzo di vent’anni prende commiato dalla vita. Non è un romanzo, né un invenzione. Sono parole che stanno scolpite nella storia dell’Europa, perché sono quelle dei “Condannati a morte della Resistenza europea”.

Nel settantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, la domanda che sempre più frequentemente ci si pone è quella del valore del tramandare la Memoria, consapevoli come siano che senza Memoria non c’è passato e quindi non c’è presente e, tanto meno, futuro.

«Ecco perché – spiega Ronzo Fracalossi –in collaborazione con l’A.N.P.I. del Trentino e con la Provincia autonoma di Trento, abbiamo voluto ricercare sconosciute storie di ragazze, di ragazzi, di uomini e donne, coraggiosi e spaventati, che si sono battuti per un’idea grande di libertà e di pace; quell’idea che permette a noi, oggi, di guardare indietro e di imparare, ammesso che lo si voglia fare, dagli orrori della storia.»

«FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» è qualcosa di diverso dal racconto storico. E’ un appello “ai liberi e ai forti”, affinché la notte della ragione e della paura non abbia a calare più sul nostro orizzonte.

«FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» è un allestimento che narra di come in ogni Paese europeo occupato dal nazifascismo non ci furono eroi da pellicola cinematografica, bensì persone normali che dissero ad alata voce: No! Fu un “No” carico di dolore, di paura, di drammi, ma fu quel “No” che, alla fine, vinse.

«FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» non è il rituale della retorica, perché non si piega alle commozioni da salotto, ma prova da indagare ed a segnalare come le Resistenze d’Europa furono la culla della democrazia e del sogno, ancor lontano peraltro, dell’unione dei popoli europei.

Il CLUB ARMONIA continua così a raccontare, a tramandare, a cercare nelle pieghe sconosciute della storia del vecchio continente vicende e personaggi ai quali tributare un dovere del ricordo che è monito e stimolo per il domani, soprattutto in un tempo in cui sembra così comodo dimenticare e fingere di non vedere. In scena non ci sono personaggi, ma Nazioni; non ci sono scene d’azione, ma parole che scavano la pietra; non ci sono effetti speciali, ma storie speciali, sconosciute, taciute e, spesso, dimenticate.

«FRA POCO, TUTTO E’ FINITO» debutta a San Michele all’Adige (Sala comunale) sabato 28 novembre, poi replica a Spiazzo Rendena (Teatro) martedì 1 dicembre; a Taio (Auditorium della Biblioteca) mercoledì 2 dicembre; a Tione (Sala comunale) giovedì 3 dicembre; a Cavalese (Sala della Biblioteca)venerdì 4 dicembre e a Trento (Aula magna del Liceo “G. Prati”, via SS. Trinità)venerdì 11 dicembre. Tutti gli spettacoli avranno inizio ad ore 20.30 con ingresso libero e gratuito.

IL CLUB ARMONIA

Il Club Armonia, che è una fra le più antiche e storiche associazioni culturali del Trentino, nasce a Trento il 13 gennaio 1904 e si distingue subito per la sua impronta di laicità socialista e di irredentismo, annoverando fra i suoi primi Soci figure come quelle di Cesare Battisti e di Umberto Moggioli. Dapprima come associazione musicale, nell’ immediato primo dopoguerra aggiunge a tali attività anche quella teatrale, aprendo le porte del teatro popolare – caso unico nella storia del tempo in Trentino – alla presenza femminile.

Nel 1929 il fascismo giudica il Club Armonia – e con esso la S.O.S.A.T. ( Sez. Operaia della Società Alpinisti Tridentini ) – “elemento estraneo al fascismo e nocivo allo stesso”, disponendone l’ immediata chiusura e l’ incameramento di ogni bene posseduto nel patrimonio dell’ Opera Nazionale Dopolavoro,  ma ciò  non serve. I Soci del Club Armonia proseguono, anche con mille mascheramenti, la loro attività culturale a favore della formazione del popolo ed in difesa delle loro idee di libertà, idee che potranno ritrovare spazio subito dopo la guerra, con la ripresa delle attività teatrali, volte soprattutto alla riscoperta del dialetto, dopo l’ oblio voluto dal fascismo, quale linguaggio autenticamente popolare e strumento unico per raccontare le plurali identità di questa terra di confine

Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, il Club Armonia è forse l’ unico a tenere desta la bandiera del teatro dialettale e della poesia in vernacolo, spingendo infine e con l’ esempio, la nascita di molte altre formazioni e favorendo una riaffezione al dialetto da parte dell’ intera comunità provinciale. Poi, con lo scorrere del tempo, le linee culturali si affinano ed anche la qualità artistica cresce, con riconoscimenti pubblici di ogni tipo, spostando lentamente il “focus” del proprio agire culturale, negli anni Duemila, sul versante prima sociale e poi storico e di impegno civile, che è la nota che oggi contraddistingue il Club Armonia sull’ intero orizzonte dell’ amatorialità  provinciale e regionale. In questo contesto si inserisce anche la proficua ed ormai lunga collaborazione con l’ A.N.P.I. del Trentino, per riportare alla luce, con un lavoro d’ insieme, i reperti della memoria dell’ antifascismo e dell’ orrore nazista, che qui hanno segnato di sé la particolare vicenda di questi luoghi, durante il secondo conflitto mondiale.

— Onda Musicale

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