Musica

5 aprile 1994: Kurt Cobain si suicida. Ecco la lettera che ha lasciato.

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Kurt Cobain è stato un cantante e chitarrista americano, leader della formazione grunge/alternative rock dei Nirvana. Nato ad Aberdeen il 20 febbraio 1967, è stato rinvenuto morto suicida nella sua abitazione di Seattle il 5 aprile 1994.

Il suo corpo viene ritrovato nella serra presso il garage da Gary Smith, un elettricista incaricato di effettuare delle riparazioni all'interno dell'abitazione. L'uomo, interrogato dagli inquirenti, ha dichiarato di avere pensato che la persona distesa a terra stesse dormendo. A fianco del corpo senza vita di Cobain viene trovato un fucile a pompa Remington M-11 calibro 20.

Le foto dell'arma vengono rese pubbliche solo nel 2015, alimentando una serie di sospetti e di mistero che aleggiano intorno alla scomparsa di Kurt Cobain. (leggi l'articolo)

Nella sua vita, specie negli ultimi anni, Kurt lotta contro la dipendenza dalla droga, ma tutto ciò non gli ha impedisce di diventare un’autentica icona fra i giovani di tutto il mondo tanto da essere considerato un musicista al quale in molti si sono ispirati, specie negli anni '90.

Di seguito riportiamo il testo integrale e tradotto in italiano della lettera di addio lasciata dal giovane prima di togliersi la vita, nella quale si evincono la grande difficoltà e la sua fragilità psicologica. (tratta da wikipedia)

"Vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po' vissuto che preferirebbe essere uno snervante bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, intendo dire, l'etica dell'indipendenza e di abbracciare la vostra comunità si sono rivelati esatti. Io non provo più emozioni nell'ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. Per esempio, quando siamo nel backstage e le luci si spengono e sento il maniacale urlo della folla cominciare, non ha nessun effetto su di me, non è come era per Freddie Mercury, a lui la folla lo inebriava, ne ritraeva energia e io l'ho sempre invidiato per questo, ma per me non è così. Il fatto è che io non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l'apprezzo, Dio mi sia testimone che l'apprezzo, ma non è abbastanza).

Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo colpito e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Io sono troppo sensibile. Ho bisogno di essere un po' stordito per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fan della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l'empatia che ho per tutti. C'è del buono in ognuno di noi e penso che io amo troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile, ingrato, Pesci, Gesù santo! Perché non ti diverti e basta? Non lo so. Ho una moglie divina che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia.

Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l'idea che Frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall'età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! Non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.

Pace, amore, empatia. Kurt Cobain.

Frances e Courtney, io sarò al vostro altare.

Ti prego Courtney continua ad andare avanti, per Frances.

Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me.

VI AMO. VI AMO. "

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

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— Onda Musicale

Tags: Nirvana/Kurt Cobain/Freddie Mercury/Seattle/Grunge/lettera
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