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Dopo 50 anni diventa “regolare” la radio che lanciò i Floyd e gli Stones

Dopo tanti anni, finalmente, è giunto il tanto atteso momento e il prossimo fine settimana  tornerà a trasmettere con regolare licenza Radio Caroline, la più famosa radio pirata inglese della storia e che ha ispirato il film del 2009 “I Love Radio Rock“.

Radio Caroline nasce nel 1964 da un’idea di Ronan O’Rahilly, giovane imprenditore musicale stanco dei continui rifiuti da parte della BBC, allora monopolista dell’etere britannica, che passava in radio solo i dischi dei suoi artisti. Ronan decide quindi  che l’unica via per aggirare il monopolio è proprio quella di fondare una sua radio personale.

Ma all’epoca la legge britannica non permette di realizzare un progetto del genere ma lui  non si arrende e acquista una nave che si chiama Ross Revenge e la attrezza con uno studio radiofonico con tanto di antenna trasmettitore dalla potenza di ben 50 KiloWatt. Naturalmente la nave non può navigare in acque britanniche e quindi lui la posizione in acque internazionali, creando di fatto un modo nuovo e rivoluzionario di fare broadcasting.

L’idea di Ronan O’Rahilly è grandiosa e in poco tempo Radio Caroline conquista oltre 10 milioni di ascoltatori irritando non poco il governo di Sua Maestà che nel 1967  si inventa una legge ex novo che proibisce ai cittadini britannici di sovvenzionare, di collaborare con qualsiasi radio non autorizzata. La legge prende il nome di “Marine Broadcasting Offences Act” e naturalmente impedisce anche qualsiasi forma di iniziativa pubblicitaria, linfa vitale per il sostentamento del progetto di O’Rahilly.

La manovra del governo britannico non scoraggia però Radio Caroline che per aggirare il provvedimento sposta la propria sede in Olanda e successivamente in Spagna, continuando a promuovere innovazioni musicali come i Rolling Stones,  Pink Floyd e i Dire Straits. Purtroppo nel 1991 un fortissimo temporale rompe la catena dell’ancora e la nave finisce per arenarsi su un banco di sabbia, con provvidenziale intervento di soccorso operato dalla aviazione britannica (RAF) che salva tutte le persone a bordo.

La nave, arenata in territorio britannico, è però in trappola e non può più trasmettere la sua musica e promuovere artisti emergenti e ancora sconosciuti. Inizia però una battaglia legale che, come detto, si  è conclusa con la “regolarizzazione” di Radio Caroline che il prossimo Week End potrà riprendere le sue trasmissioni dopo 50 anni di “pirateria“.

Nel frattempo l’imbarcazione è stata revisionata e rimodernata e attualmente si trova ancorata vicino a Londra, nel River Blackwell. Le trasmissioni verranno affidate ad alcuni conduttori storici come Grant Benson che si è stabilito in Italia dopo il naufragio e oggi lavora per Radio Number One: “per me è un’emozione ritornare a lavorare per Radio Caroline – ha rivelato Benson – sono passati tanti anni ormai, spero di riuscire ancora a ricordare come si fa lo speaker in inglese.

Radio Caroline potrà essere ascoltata in streaming anche dall’ Italia a questo indirizzo:  www.radiocaroline.co.uk.

Questa volta non sarà illegale farlo.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Dire Straits, The Rolling Stones, BBC, Raf, Radio Caroline
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