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17 ottobre 1994: High Hopes – Keep Talking il singolo dei Pink Floyd in formato 7” esce in Inghilterra.

The Division Bell Pink Floyd

E' un brano musicale del 1994 del gruppo progressive rock Pink Floyd, tratta dal loro album The Division Bell, scritto da David Gilmour e Polly Samson.

Tratta di ciò che si è ottenuto o perso nella propria vita, e tutto il testo ha una forte valenza autobiografica per Gilmour. Douglas Adams, un amico di Gilmour, scelse il nome da dare all'album proprio dalle parole che vi sono nel testo dove vi è un riferimento alla "division bell" del parlamento inglese.

Come nel resto dell'album, anche in High Hopes è possibile riscontrare somiglianze con altri lavori precedenti del gruppo: in particolare, l'intro con le campane della canzone ricorda molto quello di Fat Old Sun, (leggi l'articolo) contenuta nell'album Atom Heart Mother; il cinguettare degli uccelli e il ronzio delle mosche può essere ricollegato a Grantchester Meadows, un brano del 1969 tratto dall'album Ummagumma.

Tutta la canzone è basata sugli accordi di Do minore, Mi bemolle maggiore e La bemolle maggiore. Ai rumori vari udibili all'inizio della canzone segue l'entrata della campana, dunque il piano che esegue tre bicordi (Do-Sol, Mib-Sib, Lab-Mib) diverse volte. Nella prima strofa si aggiungono anche il basso, le percussioni, l'orchestra e la chitarra classica, che accompagneranno il cantato per tutta la canzone.

Dopo il ritornello e la seconda strofa la voce lascia spazio al primo assolo della chitarra classica di Gilmour, supportato dall'andamento epico dell'orchestra (il ritmo delle percussioni ricorda quello di Bring the Boys Back Home di The Wall), prima di ritornare al tema iniziale e di nuovo al ritornello, a cui segue un altro assolo, stavolta eseguito con la chitarra slide che poi dissolve lasciando spazio di nuovo alla campana.

Significato del testo. Il tema centrale del brano è quello della perdita e del ritrovamento, durante la vita, della felicità e della serenità dell'uomo.

Nei primi versi («Beyond the horizon of the place / We lived when we were young», che tradotti significano «Oltre l'orizzonte dei luoghi / in cui vivevamo in gioventù») si introduce il tentativo di ricordare qualcosa di bello che è stato perduto nel passato e che ora si rimpiange; fino ad arrivare al ritornello, che esplicita il rammarico del protagonista della vicenda.

Nel prosieguo del brano si intravede una presa di coscienza da parte del protagonista del fatto che ciò che si è fatto in passato non sia perdurato e che le speranze dei giovani della sua generazione si siano dimostrate vane.

L'autore si rende dunque conto che il suo tempo sta passando, e che ora la possibilità di cambiare il mondo spetta a qualcun altro, nonostante egli sia convinto che i propri ideali, e i messaggi che ha espresso rimarranno in eterno.

In questa metafora l'autore si paragona all'alba che da giovane vedeva "vaporizzarsi incandescente", sapendo però che l'acqua del suo fiume (ciò che egli lascerà ai posteri) continuerà a scorrere "per sempre e sempre". Quindi non sarebbe un caso che High Hopes sia l'ultimo brano dell'ultimo album della band.

Nella prima strofa è presente anche un probabile riferimento all'ormai ex bassista e storico componente dei Pink Floyd, Roger Waters, che aveva lasciato il gruppo alcuni anni prima («The ringing of the division bell had begun», ossia «Il risuonare della campana della divisione era cominciato»), senza però escludere un possibile "ritrovo di ciò che si era diviso" («Along the Long Road and / On down the Causeway / Do they still meet there by the Cut», «Per la Lunga Strada e / giù per il Sentiero, / si incontrano ancora vicino al Canale?»).

Era la prima volta che la band alludeva ad una pace fra tutti i componenti, e ad un'ipotetica reunion, che però si avrà solo undici anni dopo, in occasione dei Live 8 presso l'Hyde Park di Londra.

Formazione Pink Floyd: 

David Gilmour – voce principale, chitarra classica modello Chet Atkins, chitarra basso
Richard Wright – tastiere – sintetizzatore
Nick Mason – batteria
Musicisti aggiuntivi
Jon Carin – pianoforte.

(Fonte: Cymbaline – Pink Floyd Fan Club e Wikipedia)

 

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Tags: Live 8, Ummagumma, Jon Carin, Pink Floyd, Richard Wright, Hyde park, Polly Samson, High Hopes
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