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Dave Kilminster: il grande chitarrista parla a ruota libera alla vigilia del tour Europeo di Roger Waters

Dave Kilminster nasce in Inghilterra il 25 gennaio del 1962, è un chitarrista e compositore inglese famoso per la sua tecnica messa al servizio di band ed artisti come Roger Waters, Steven Wilson, Keith Emerson, John Wetton e tanti altri grandi nomi del rock internazionale.

Dopo il grande successo della sua partecipazione con l'ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters al  "Desert Trip 2016", sullo stesso palco di Bob Dylan, Paul McCartney, Rolling Stones, Neil Young e The Who, lo abbiamo contattato per parlare insieme a lui dei suoi esordi, del suo amore per la musica, del tour di "Us + Them" con Waters, delle sue esperienze passate.

 

Chitarrista, cantante, produttore, cantautore ed insegnante di musica. Come si definirebbe Dave Kilminster?

"Molto, molto fortunato. Ummm … credo che 'musicista' copra tutti gli ambiti perché, per quanto ami la chitarra – ci spiega Dave –  adoro anche suonare e comporre su altri strumenti. Semplicemente amo fare musica."

 

Durante la tua carriera hai ricevuto molti elogi e sei riconosciuto, all'unanimità, come un grande professionista. Com'è possibile raggiungere i tuoi livelli?

"Ovviamente mi sono esercitato molto nella mia vita per raggiungere un certo livello di tecnica e di musicalità, ma per essere onesti questo è solo una parte di quello che occorre. Devi anche sapere come lavorare con altre persone in un team, come essere professionale e rimanere positivo e coerente quando le cose diventano difficili. Essere in tour con un grande gruppo di persone – prosegue il grande chitarrista britannico – può essere molto difficile e faticoso, questa vita, decisamente, non è per tutti. Inoltre credo che un'altra cosa che, forse, trattiene le persone è l'ego. Per esempio, non c'è spazio per l'ego nella band di Roger Waters o in quella di Steven Wilson, gli indizi sono nello stesso nome della band. Stai suonando la loro musica e devi farlo nella maniera più rispettosa e professionale possibile. A prescindere dalle tue opinioni o gusti personali il tuo compito, in primo luogo, è quello di rendere felice il capo. (sorride)"

 

È vero che sei mancino, ma hai deciso di suonare la chitarra da destrorso?

"Beh, non ho veramente 'deciso'. Di solito suonavo da mancino – racconta Kilminster –  visto che lo sono, ma un incidente in gioventù mi ha danneggiato il polso destro e quindi non potevo più suonare la chitarra in quel modo. Quindi, in sostanza, ho dovuto scegliere se cambiare mano e suonare da destrorso oppure smettere completamente con la chitarra."

 

Che cosa significa per un grande professionista come te aver suonato con i più grandi musicisti della storia della musica, come Keith Emerson, John Wetton, Ken Hensley e Carl Palmer, oltre che con Roger Waters?

"Ovviamente sono molto onorato di essermi esibito con queste icone della musica. Specialmente lavorare, suonare assieme e diventare amico di Keith Emerson, che è stato un mio eroe d'infanzia, quello è stato un periodo davvero magico. Ancora non riesco a credere che non ci sia più, anche John Wetton."

 

Nel 2016 sei stato uno dei protagonisti della band di Roger Waters durante uno degli eventi più importanti di questi ultimi anni, il Desert Trip, con Rolling Stones, Paul McCartney, Neil Young, Who e Bob Dylan. Com'è stata quell'esperienza?

"Sì, è stato decisamente strabiliante far parte di questo evento per due fine settimana. Non credo che una cosa del genere accadrà mai più. Ricordo che molti anni fa, a scuola, una mia amica mi diede una cassetta con le canzoni degli Who (grazie Alison!) e l'ho adorata. Avanti veloce di qualche anni e loro erano la nostra band di apertura. La vita è davvero incredibile e ancora non riesco a mettere tutto questo dentro la mia testa."

 

Da qualche anno sei uno dei chitarristi di Roger Waters, secondo noi uno dei migliori, com'è lavorare con lui?

"Adoro lavorare con Roger – ci spiega con orgoglio Kilminster –  perchè ha un'incredibile etica del lavoro ed è un perfezionista instancabile che si sforza costantemente di mettere in scena il miglior concerto immaginabile. Quindi sono davvero grato di essere una piccola parte in tutto questo."

 

Che cosa ne pensi degli amplificatori Brunetti? Ti piace suonare con questi?

"Per me sono i migliori. Naturalmente ora sono ad un punto in cui posso usare qualsiasi amplificatore io voglia, ma non mi sognerei di usare altro se non i miei Brunetti Mercurys. Sono davvero degli amplificatori incredibili. E sono pure italiani."

 

Roger Waters ha annunciato le date italiane del suo “Us + Them Tour 2018” e tu parteciperai come chitarrista. Come ti senti ad essere al top assieme ad un “big” come Waters e ad essere con lui da così tanto tempo?

"Mi sento incredibilmente fortunato. Ci sono così tanti grandi musicisti là fuori che lottano per guadagnarsi da vivere con la musica quindi io rimango sempre grato e umile. A dire il vero – prosegue Dave – sta arrivando il mio dodicesimo anniversario con Roger, e pensare che originariamente ero stato assunto solo per un tour di dieci settimane. (ride)

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

"Sarò on the road con Roger per la maggior parte dell'anno, ma sto anche componendo della musica per un altro album solista – conclude Dave Kilminster – che, spero, di riuscire a registrare ad un certo punto."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

 

La realizzazione dell'intervista è stata possibile anche grazie alla collaborazione di Veronica Waters. 
 

 

— Onda Musicale

Tags: Neil Young, The Who, The Rolling Stones, Roger Waters, Bob Dylan, Paul McCartney, Keith Emerson, Desert Trip, Steven Wilson, Dave Kilminster, Pink Floyd, John Wetton
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