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John Lennon: “è così che sono finiti i Beatles”

È il 29 settembre del 1980 quando Barbara Graustark del New York Times riesce ad ottenere un'intervista con l'ex Beatles John Lennon prima del suo omicidio per mano di Mark David Chapman l'8 dicembre dello stesso anno. (leggi l'articolo)

I due hanno parlato dunque della pausa di cinque anni di Lennon, del suo essere un papà casalingo, di Paul McCartney, dell'influenza di Yoko Ono sullo scioglimento dei Fab Four, di "Double Fantasy"e così via.

 

Perché ti sei ritirato nel 1975? Eri stanco di fare musica o del business stesso?

"Un po' tutte e due. Sono stato sotto contratto sin da quando avevo 22 anni e così avrei 'dovuto essere' sempre. Avrei dovuto scrivere un centinaio di canzoni per venerdì, avere un singolo già fuori per sabato, oppure fare questo e quello. Mi sono ritirato molto volte. Una parte di me è un monaco mentre un'altra è una pulce che si esibisce! La paura del music business è che non esisti se non sei allo Xenon con Andy Warhol. Alla fine ho scoperto che la vita non finisce quando smetti di iscriverti a Billboard."

 

Perché cinque anni?

"Se conosci la nostra storia sai che ci vuole molto tempo per avere un bambino ed io volevo dare cinque, solidi, anni a Sean. Non ho visto Julian, il mio primo figlio, crescere. E adesso c'è un diciassettenne al telefono che parla di motociclette. Sono un avido lettore, per lo più di storia, archeologia e antropologia. Nelle altre culture i bambini non lasciano la madre fino a 2 anni. Credo che molte scuole siano delle prigioni. La mente di un bambino è spalancata e rinchiuderla, e farlo competere, in una classe è uno scherzo. Ho mandato Sean in un asilo. Quando ho realizzato che lo stavo mandando lì perché volevo sbarazzarmi di lui l'ho lasciato tornare a casa. Se non gli dò attenzioni a 5 anni dovrò dargliene il doppio durante i suoi anni di adolescenza. È dovuto".

 

La teoria di Paul McCartney è che sei diventato un recluso perché hai fatto tutto.

"Che diavolo significa? Paul non sapeva cosa stavo facendo, era curioso come chiunque altro. Sono passati dieci anni da quando ho veramente comunicato con lui. So di lui come lui di me, cioè un bel niente. Circa due anni fa si è presentato alla porta e io gli ho detto 'ti dispiacerebbe chiamarmi prima? Ho avuto una giornata molto dura con il bambino. Sono stanco e tu stai entrando con una dannata chitarra (leggi qui l'articolo)!"

 

John, quanto è stata dura non fare qualcosa di musicale?

"All'inizio è stata molto dura, ma a livello musicale la mia mente era disordinata. Era chiaro in "Walls and Bridges", un lavro da artigiano mezzo malato. Non c'era ispirazione ed aveva un'aura di miseria. Non riuscivo a sentire la musica a causa del rumore nella mia testa. Voltandomi ho cominciato a sentirla ancora. È come Newton che non avrebbe mai teorizzato cosa significasse la caduta della mela se non stesse sognando ad occhi aperti sotto ad un albero. Questo è quello per cui vivo … la gioia di una mela che mi cade in testa ogni cinque anni."

 

Hai smesso di ascoltare musica?

"Ho ascoltato per lo più musica classica o Muzak. Non m'interessa il lavoro degli altri, solo se mi riguarda. Ho avuto il grande onore di non essere mai stato allo Studio 54 e non sono mai stato in nessun club rock. È come chiedere a Picasso se è stato in un museo ultimamente."

 

Perché hai deciso di registrare ancora?

"Perché questo casalingo vorrebbe avere una carriera per un po'! Il 9 ottobre compirò quarant'anni e Sean 5 così potrò permettermi di dire 'papà fa anche qualcos'altro'. Non è abituato, in cinque anni ho preso a stento in mano una chitarra. Lo scorso Natale i nostri vicini gli hanno mostrato "Yellow Submarine" e lui è venuto da me correndo e dicendo 'papà, cantavi … eri un Beatle?' ed io gli ho risposto 'beh sì. Giusto'."

 

Perché hai collaborato con Yoko Ono  per questo LP?

"È come uno spettacolo e noi ci stiamo recitando dentro. Sono John e Yoko, puoi prendere o lasciare altrimenti sono mucche e formaggio mia cara (ride)! Stare con Yoko mi rende completo. Non voglio cantare se lei non è lì. Siamo come dei consulenti spirituali. Quando sono uscito dai Beatles la prima cosa che ho pensato è stata 'grandioso. Non devo ascoltare Paul, Ringo e George, ma è noioso fare yodel da solo in uno studio. Non ho più bisogno di tutto quello spazio."

 

Le persone hanno accusato Yoko di averti strappato dalla band (leggi l'articolo)e di aver distrutto i Beatles. Com'è finita davvero?

"Stavo aspettando un motivo per uscire dai Beatles sin da quando ho recitato in "Come ho vinto la guerra". Non avevo il coraggio di farlo. Il seme è stato piantato quando i Beatles hanno smesso di andare in tour ed io non sopportavo più di non stare più sul palco, ma ero troppo spaventato per uscire dal palazzo. Questo è quello che ha ucciso Elvis Presley. Il re è sempre stato uccio dai suoi cortigiani. Ipernutrito, viziato e troppo ubriaco per tenerlo legato al suo trono. Molte persone in quella posizione non si sono mai svegliate. Yoko mi ha mostrato cosa significava essere Elvis Beatle ed essere circondato da schiavi e lacché interessati a mantenere la situazione com'era, una specie di morte. Ed è così che sono finiti i Beatles, non a causa della rottura, ma perché lei mi ha detto 'non hai vestiti addosso'."

 

Pensi mai ai vecchi tempi?

"Nah! Qualunque cosa abbia reso i Beatles i Beatles ha fatto sì che gli anni '60 fossero gli anni '60. Chiunque pensi che se John Lennon e Paul McCartney tornassero insieme a George Harrison e Ringo Starr i Beatles esisterebbero ancora è fuori di testa. I Beatles hanno dato tutto quello che potevano dare e anche di più. I quattro ragazzi che erano quel gruppo non lo saranno mai più anche se lo volessero. Se io e Paul ci riunissimo? Sarebbe noioso. Anche se George o Ringo si unissero a noi sarebbe irrilevante perché Paul ed io abbiamo creato la musica. OK? Ci sono molte tracce dei Beatles che rifarei, non sono mai state fatte nella maniera che volevo io. Tornare nei Beatles sarebbe come tornare a scuola. Non sono mai stato un amante delle reunion. È finita."

 

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Tags: Double Fantasy, Yellow Submarine, Elvis Presley, John Lennon, The Beatles, Ringo Starr, Paul McCartney, Andy Warhol, George Harrison, Yoko Ono, Mark David Chapman
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