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Phil Collins: “suonare con i Led Zeppelin al Live Aid fu un disastro. Se avessi potuto sarei fuggito dal palco”

Il Live Aid è stato un evento rock che si è svolto il 13 luglio 1985 ed è stato organizzato da Bob Geldof (leggi l’articolo) e Midge Ure. Scopo del concerto era una raccolta di fondi a favore delle popolazioni dell’Etiopia, colpite da una grave carestia.

L’evento si è svolto principalmente al Wembley Stadium di Londra e al J.F. Kennedy Stadium di Philadelphia ma anche a Sydney (Australia) e a Mosca (Russia). Al maestoso evento hanno partecipato, fra gli altri, gli Status Quo, Ultravox, Spandau Ballet, Black Sabbath, Sting, Paul Young, Bryan Ferry, U2, Dire Straits, Queen, David Bowie, Santana, The Who, Simple Minds, Elton John, Madonna, Tom Petty, Neil Young, Eric Clapton, Mick Jagger, Keith Richards, Tina Turner.

Particolarmente attesa era l’esibizione dei Led Zeppelin con Phil Collins e a questo proposito l’ex batterista dei Genesis ricorda:

Ero elettrizzato all’idea di rivedere insieme gli Zeppelin dopo tutto quello che era successo ma fu una tragedia. Si vedeva chiaramente che Robert Plant non era in forma e Jimmy Page era piuttosto nervoso e si muoveva in continuazione sul palco. Non fu colpa mia, ma andò tutto piuttosto male. Se avessi potuto fuggire l’avrei fatto ma non mi è sembrato il caso.”

Collins prosegue

Avevo l’impressione che Plant fosse felice della mia presenza ma non credo che lo stesso si potesse dire di Page che sembrava piuttosto contrariato della cosa.”

E ancora

Pensavo sarebbe stata una cosa facile da realizzare e che ci saremmo ritrovati tutti assieme per suonare. Ma qualcosa accadde tra quando decidemmo di fare questa cosa e il giorno del concerto. In pratica diventò una “reunion” dei Led Zeppelin. Sono arrivato sul palco e mi sono sentito fuori luogo, quasi di troppo. Non ero il benvenuto, si capiva chiaramente. Robert Plant era felice di vedermi, ma non Jimmy Page. Sono salito sul palco e appena abbiamo iniziato a suonare ho capito che era stato un errore. Se avessi potuto andarmene, l’avrei fatto. Ma poi tutti avrebbero iniziato a parlare di Phil Collins che ha abbandonato il Live Aid, per cui sono rimasto al mio posto. Fu un disastro, davvero. Robert non era in forma con la sua voce e Jimmy semplicemente era fuori controllo e si vede anche dal video che sbatte con la chitarra sull’asta del microfono.” (tratto da un’intervista a Q Magazine)

Phil Collins e i Lez Zeppelin eseguono tre pezzi: Rock N’ Roll”, “Whola Lotta Love” e “Starway To Heaven” che, tutto sommato, soddisfano il pubblico che si dimostra non particolarmente critico ma, al contrario, felice di vedere Zeppelin e Collins suonare insieme e spera in una “reunion” definitiva della band. Tuttavia, Page, Plant e Collins pensano che forse è  meglio se la loro performance non viene inserita sul DVD e lo chiedono espressamente agli organizzatori della post produzione che accolgono la loro richiesta.

A parziale discolpa di quello che Collins ha definito un “disastro” va detto che i musicisti hanno fatto pochissime prove insieme e che Robert Plant veniva da una serie di concerti e che probabilmente era affaticato. Lo stesso Collins, appena terminata l’esibizione di Wembley, prende un aereo e vola in America per un nuovo concerto. A tutto ciò va aggiunta la condizione di Page che, come detto, appariva confuso e agitato.

In seguito Jimmy Page, a proposito di quel concerto, disse:

Di quell’esibizione ricordo principalmente una situazione di panico totale. John Paul Jones (il bassista) è arrivato in pratica lo stesso giorno del concerto e abbiamo provato solo un’ora prima di salire sul palco. Da parte nostra è sembrata quasi una forma di “suicidio”, specialmente pensando a quanto hanno provato le altre band.

Nel suo insieme l’evento portò comunque ottimi risultati alla popolazione etiope e raggiunse l’obiettivo di una grande raccolta di fondi per quella gente così duramente colpita.

— Onda Musicale

Tags: Live 8, Keith Richards, The Who, Queen, Black Sabbath, David Bowie, Robert Plant, Elton John
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