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Roger Waters: “I musicisti che suonano in Israele per me sostengono Benjamin Netanyahu”

La cantautrice e modella americana Lana Del Rey, al secolo Elizabeth Woolridge Grant, non si unirà alla protesta contro il governo israeliano.

Infatti, Lana Del Rey ha confermato la sua partecipazione al Meteor Festival che si terrà a Tel Aviv il prossimo 7 settembre. La conferma, con relativa spiegazione, arriva da un suo post pubblicato su Twitter: "Credo che la musica sia universale e dovrebbe essere utilizzata per unire non per dividere; esibirsi a Tel Aviv non è dichiararsi favorevole a delle politiche filo israeliane, allo stesso modo di come cantare in California non significa sposare le opinioni del mio attuale governo”.

Con queste parole – nei giorni scorsi – Lana Del Rey, 33 anni,  ha confermato il suo concerto in Israele all’interno del Meteor Festival e ha spiegato il perché non si unirà alla protesta contro il governo di Benjamin Netanyahu. 

Ecco la risposta dell’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters, da sempre molto attivo ed estremamente critico nei confronti di quei musicisti che decidono di suonare in Israele. (ad esempio Nick Cave, Thom Yorke) 

"Ho letto i tuoi commenti su Twitter – ha fatto sapere Roger Waters – e forse posso aiutarti a chiarire un paio di cose. La Palestina è in una situazione unica in quanto il BDS (il movimento di boicottaggio contro Israele, nato nel 2005) esiste su richiesta della società civile palestinese. Rispettarlo come me e molti altri è un atto politico di sostegno per il popolo palestinese. Attraversarlo, al contrario, è un atto politico a sostegno dello stato di Benjamin Netanyahu, anche se nel profondo del tuo cuore credi di essere neutrale".

 

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Tags: BDS, Nick Cave, Thom Yorke, Lana Del Rey, Pink Floyd, Roger Waters, Israele, Tel Aviv, Palestina
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