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Martin Barre: oltre i Jethro Tull

Martin Barre, all’anagrafe Martin Lancelot Barre nato a Birmingham il 17 novembre del 1946, è famoso per la sua militanza nei Jethro Tull di Ian Anderson, per oltre 40 anni, a partire dall’album Stand Up del 1969.

Dopo Benefit del 1970, la band acquisisce una grandissima popolarità grazie all’intramontabile Aqualung del 1971 (leggi qui l’articolo). Nel 2011 Ian Anderson, che deteneva i diritti sul nome della band, mette improvvisamente fine ai Jethro Tull per poi riprendere nel 2017.

Durante quel lasso di tempo il chitarrista non è stato certamente con le mani in mano ed ha iniziato a concentrarsi maggiormente sulla sua carriera solista. Dopo l’esibizione all’Auburn Public Theater, Barre è stato intervistato da Warren Linhart.

Di seguito riportiamo un piccolo estratto:

Stai per pubblicare un nuovo album qui negli Stati Uniti, “Road Less Traveled”. Hai già fatto un tour in Europa per presentare il tuo ultimo lavoro e presto verrai negli Stati Uniti. Come stanno andando i concerti? Stai vedendo molti giovani nei tuoi live?

Stanno andando alla grande, grazie. Soprattutto negli ultimi anni si è sviluppata una fan base di Martin Barre invece di una dei Jethro Tull. Vediamo tutte le fasce di età, i genitori che portano i ragazzi e, in alcuni casi, quei “ragazzi” che portano i loro figli! È meraviglioso da vedere”.

Sin dai giorni dei Jethro Tull sei stato prolifico. Il tuo catalogo include della musca che non sarebbe mai stata pubblicata sotto il nome dei Jethro Tull. Hai registrato molti strumenti creati in maniera unica. Il tuo ultimo CD, “Road Less Traveled”, sta per essere pubblicato qui negli Stati Uniti e hai iniziato a scrivere più canzoni.

Sì, i miei album precedenti erano più strumentali, ma ora mi sono concentrato maggiormente sul songwriting. Amo le voci a più livelli e le armonie, sono una cosa meravigliosa. Speriamo che la musica sia ancora una parte integrante. Ho sempre scritto prima le musica ed ho fatto sì che si reggesse in piedi, poi ho aggiunto la voce”.

 

— Onda Musicale

Tags: Ian Anderson, Jethro Tull, Aqualung
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