Musica

4 ottobre 1970: a Los Angeles muore Janis Joplin

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Hollywood, California, 4 ottobre 1970. Sono circa le sette di pomeriggio. Nella stanza 105 del Landmark Hotel, John Byrne Cooke (fotografo e road manager di Janis Joplin) trova il corpo senza vita della giovane cantante texana. Causa della morte: overdose di eroina. Ha solo 27 anni. (leggi l’articolo)

Il giorno prima, Janis Joplin incontra il suo pusher fidato George, quello che, prima di vendere l’eroina ai suoi clienti, ne controlla sempre la qualità. Questa volta, però, George non ha  il tempo di farlo: troppe richieste urgenti da evadere, troppe persone da accontentare. E poi quella partita di eroina l’ha avuta da un fornitore al di sopra di ogni sospetto. Eppure, pare che la droga che ha ucciso Janis Joplin sia 40/50 volte più potente della media e che, in quei giorni a Los Angeles, si contino un’altra decina di morti per overdose.Divenne nota verso la fine degli anni sessanta come cantante del gruppo Big Brother and the Holding Company, e successivamente per i suoi lavori da solista. La sua carriera continuò fino alla morte per overdose all’età di 27 anni. (leggi l’articolo)

Voce straordinaria

La rivista statunitense Rolling Stone la pone al 46º posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28º della classifica del 2008 dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi. Riconosciuta e ricordata per l’intensità delle sue interpretazioni, nel 1995 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera. Janis Joplin nasce a Port Arthur in Texas il 19 gennaio 1943 da Dorothy East impiegata in un college, e Seth Joplin, un ingegnere della Texaco. Janis Joplin è la maggiore di tre fratelli, Michael e Laura. 

Adolescente inquieta, ancora molto giovane si avvicina al blues

Inizia a cantare nel coro cittadino e ad ascoltare artisti come Leadbelly, Bessie Smith, Odetta e Big Mama Thornton. Durante la frequentazione della Thomas Jefferson High School il suo interesse primario è il disegno e, solo successivamente, inizia a cantare blues e folk insieme ad alcuni amici, accompagnandosi con l’autoharp nei club di Austin, Beaumont e dintorni. Si diploma nel 1960 e si iscrive alla Università del Texas di Austin, ma non completa mai gli studi. In quel periodo vive in un edificio comunemente chiamato “The Ghetto” che si trova al 2812 1/2 di Nueces Street.

L’affitto è di 40 dollari al mese. Nel 1965 si iscrive alla facoltà di Scienze Sociali presso l’Università di Houston/Lamark con un profitto quasi massimo nelle prove di esame (99/100). Il 25 giugno del 1964, la Joplin e il futuro chitarrista dei Jefferson Airplane Jorma Kaukonen registrano alcuni standard blues, dove in sottofondo si può sentire una macchina da scrivere (la moglie di Kaukonen stava scrivendo, da qui il titolo del bootleg: The Typewriter Tape). Queste session vengono incise con un registratore a bobine mono, e includono sette brani: Typewriter Talk, Trouble in Mind, Kansas City Blues, Hesitation Blues, Nobody Knows You When You’re Down and Out, Daddy, Daddy, Daddy e Long Black Train Blues.  Altre registrazioni di quei primi anni si possono trovare nella raccolta Janis, The Early Performances del 1974 e Janis del 1993, incluse le tracce What Good Can Drinkin’ Do, Mary Jane e No Reason for Livin’. 

Il ritono a casa e la ripresa degli studi

Dopo quell’esperienza la Joplin ritorna a Houston per riprendere gli studi, ma nel 1965 fa ritorno in California, dove si esibisce come cantante nei locali di Venice e San Francisco. Ritornata in Texas l’anno successivo per aggregarsi a un gruppo country & western, viene presto contattata da un impresario musicale texano trapiantato a San Francisco, Chet Helms: la formazione californiana dei Big Brother and the Holding Company è alla ricerca di una vocalist, e Helms la incoraggia a farsi avanti.  La Joplin riparte per la California, prende contatto coi Big Brother e si unisce al gruppo di San Francisco. Stabilitasi a San Francisco, vive prima a North Beach e successivamente a Haight-Ashbury, e stabilisce poi la propria residenza definitiva a Larkspur nella Contea di Marin vicino al Golden Gate Bridge, in una casa che integrava l’architettura naturale (gli alberi) all’architettura abitativa (più precisamente in: 380 W Baltimore Ave Larkspur, CA 94939). 

Con i Big Brother and the Holding Company si esibisce in diversi concerti effettuati in vari locali della California, e il 17 giugno del 1967 vede la sua partecipazione al Festival Pop di Monterey, dove si registra il trionfo dell’artista che esegue con personalità un’indimenticabile versione del brano Ball and Chain (Big Mama Thornton). 

Nel 1968 incide Cheap Thrills, secondo album del gruppo (tra i brani una cover di Summertime di Gershwin e Piece of My Heart), lavoro che Rolling Stone colloca al posto 338 nella lista dei 500 album più grandi di sempre e che entra velocemente nella classifica Billboard raggiungendo il n. 1 e mantenendo tale posizione per otto settimane. Nel 1969 inizia la carriera solista e sceglie come gruppo d’accompagnamento la Kozmic Blues Band, con il quale pubblica l’album I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama! in cui fa mostra delle proprie qualità di performer (Kozmic Blues, Little Girl Blue, Maybe, Work Me, Lord). La sua ricerca e il suo perfezionismo musicale (nella dinamica dell’improvvisazione) la mettono in conflitto con i gruppi musicali con cui si esibiva. Cambia ancora gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band: l’album Pearl è pubblicato postumo nel gennaio 1971 ed entra subito in classifica al n. 1 mantenendo tale posizione per 9 settimane.

Il primo singolo tratto dall’album è Me and Bobby McGee, seguito da altri brani come Cry Baby, Get It While You Can, Mercedes Benz, Trust Me e My Baby. Condivide apertamente l’ideale Peace & Love che caratterizza il movimento hippy: partecipa con altri cantanti e gruppi musicali al Festival di Woodstock e al concerto in memoria di Martin Luther King. Lo stile emancipato della Joplin è votato alla difesa dell’uguaglianza fra bianchi e neri e sostenuto da una particolare ammirazione per la musica delle sue cantanti blues preferite. Anche per questo, prima della propria morte acquista una lapide più dignitosa per Bessie Smith, deceduta a seguito di un incidente stradale e non soccorsa subito per via del colore della sua pelle, una versione dei fatti successivamente smentita. 

Problemi con la polizia

Sempre nel 1969 viene fermata dopo il concerto tenutosi il 17 novembre a Tampa, stato della Florida, schedata e denunciata dalle forze di polizia con le accuse di disturbo dell’ordine pubblico e linguaggio volgare osceno tenuto sul palco; la corte decreta poi in suo favore, in quanto esercitava la libertà di espressione. Durante un concerto a Francoforte, dopo essere stata, al suo arrivo nella città, “assalita” da una sua fan, la invita a salire sul palco, poi insiete perché dalgano sul palco anche altri spettatori per ballare e cantare assieme a lei. È lei la protagonista della canzone di Leonard Cohen Chelsea Hotel #2, nella quale il cantautore canadese rievoca una loro fugace storia avvenuta tra le lenzuola del mitico hotel. 

La sua morte

Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin viene trovata morta nella stanza di un Hotel di Los Angeles a Hollywood: l’esame autoptico ipotizza una morte accidentale causata da overdose di eroina. Viene trovata 18 ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il corpo era incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si deduce la mancanza di qualsiasi riflesso teso a evitare l’ostacolo. La ricostruzione della dinamica del decesso permette al suo impresario, Albert Grossman, di riscuotere 100.000 dollari derivanti da un’assicurazione sulla vita, e negli anni successivi il manager si impegna a lungo riguardo all’eredità a favore della famiglia Joplin. Il corpo dell’artista viene cremato al Westwood Village Memorial Park Cemetery, e le sue ceneri vengono sparse nell’oceano Pacifico. 

Janis Joplin era apertamente bisessuale

Durante la sua breve vita ha avuto numerosi amanti più o meno famosi di entrambi i sessi (tra di essi vi furono Leonard Cohen, Kris Kristofferson, Country Joe McDonald, Jimi Hendrix). Apparentemente non ebbe relazioni con donne famose, quella più lunga ed importante fu con la amica-amante Peggy Caserta, groupie e spacciatrice di lusso. Janis si fidanzò brevemente nel 1965 con Peter De Blanc e nel 1970 con lo scrittore Seth Morgan. Nei primi mesi del ’70 ha un relazione con David Niehaus, un giovane insegnante incontrato a Rio de Janeiro. La relazione non dura a lungo per l’impossibilità di Niehaus di tollerare il consumo di eroina della Joplin e il suo rapporto con Peggy Caserta

Durante il periodo in cui Janis cerca di ripulirsi dall’eroina gli scrive una lettera per tentare un riavvicinamento, presumibilmente prima del fidanzamento con Morgan. La risposta di Niehaus dove accettava di riprendere il rapporto arriva troppo tardi: il telegramma non letto viene  ritrovato alla reception la mattina seguente la morte di Janis. Durante l’adolescenza è pesantemente maltrattata dai compagni del liceo a causa della sua scarsa avvenenza e dei suoi ideali di uguaglianza fra bianchi e neri (nella cittadina texana dove viveva la presenza del Ku Klux Klan e del razzismo era molto forte).

All’università viene addirittura votata come “uomo più brutto del campus“. Le continue vessazioni subite e lo scarso supporto dei genitori le provocano ferite che si porta dietro tutta la vita e che sono tra le cause principali sia del suo spasmodico bisogno di accettazione e riscatto che dell’abuso di alcool e droga.

— Onda Musicale

Tags: Janis Joplin/Leonard Cohen/Jimi Hendrix/Overdose/Kris Kristofferson
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