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Roger Waters ai Maroon 5: “Inginocchiatevi sul palco del Super Bowl, anche se tutti si incazzeranno!”

L'ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters, 75 anni, è sempre stato una persona molto impegnata nelle sua battaglie politiche e umane e si è sempre schierato piuttosto chiaramente a favore delle sue idee.

Solo qualche settimana fa aveva invitato il popolo brasiliano a riflettere sulla figura di Bolsonaro, definendolo un neo- fascista (leggi l'articolo) ed è di poche ore fa la notizia in cui ha dichiarato che l'Eurovision Music Contest non dovrebbe essere fatto nello stato di Israele. (leggi la notizia)

Ed ora, a pochi giorni da quello che in America è l'evento sportivo dell'anno, ha invitato i Maroon 5 ad inginocchiarsi durante la pausa del Super Bowl, che si svolgerà ad Atlanta il prossimo 4 febbraio.

Il genio creativo e bassista dei Pink Floyd nell'era post Syd Barrett ha pubblicato un video sul proprio profilo Facebook con un lungo messaggio che possiamo riassumere in questo modo: "I miei colleghi Maroon 5, Travis Scott e Big Boi si esibiranno durante il Super Bowl, nell'intervallo di metà partita. Io li invito a salire sul palco e ad inginocchiarsi in mondovisione. Li esorto a compiere questo gesto in solidarietà con Colin Kaepernick, a farlo per ogni bambino ucciso in queste strade, li invito a farlo per ogni madre, padre, fratello e sorella in lutto".

Colin Kaepernick è quel giocatore dei San Francisco 49ers che due anni fa iniziò una protesta silenziosa che cambiò la sua vita e quella di altri sportivi americani. Era rimasto seduto durante l’esecuzione dell’inno americano. Da allora Kaepernick, 31 anni, non ha più giocato nel la NFL, il campionato di football americano e lui ed i suoi legali hanno accusato la lega della NFL (National Football League) di avere messo in atto una forma di ritorsione per l'atto di protesta. Roger Waters è stato un forte sostenitore di Colin Kaepernick, definito più volte "eroe americano" e ha aderito ad una petizione  organizzata da  Change.org che chiede ai Maroon 5 di abbandonare il Super Bowl e che ha ottenuto oltre 110mila firme.

Nel video postato da Waters si può vedere il bassista inglese, con la sua band, in ginocchio sul palco alla fine di un concerto che si è svolto ad Harford (Connecticut) nel settembre 2017, circa un anno dopo il gesto di protesta compiuto dal quarterback Colin Kaepernick.

"Mia madre (la stessa della sua famosa hit "Mother" del 1979 – NDR)  mi diceva sempre: 'In ogni situazione, c'è quasi sempre la cosa giusta da fare e tu pensa a farla e basta. Quindi, fratelli miei, siete di fronte ad una scelta. Io non sto dicendo che sarà facile scegliere, tutti gli uomini del presidente (Donald Trump, uno dei suoi bersagli preferiti – Leggi l'articolo) si incazzeranno. Vi chiedo di farlo perché è la cosa giusta da fare e perché da qualche parte dentro di voi lo sapete che è la cosa giusta".

La risposta dei Maroon 5, pop band nata a Los Angeles nel 1994, è arrivata da parte della loro etichetta discografica che, insieme alla NFL ha donato 500.000 dollari alla Big Brothers Big Sisters of America, associazione no-profit cha aiuta i bambini.

Il rapper Travis Scott, altro super ospite della 53ma edizione del Super Bowl, ha fatto sapere di partecipare allo show solo se la NFL avesse fatto una donazione di 500.000 dollari alla Dream Corps di Van Jones che sostiene iniziative di giustizia sociale.

La battaglia di Roger Waters, reduce da un trionfale tour mondiale che lo ha portato anche in Italia (leggi l'articolo) è solo l'ultima in ordine di tempo iniziata dall'ex Pink Floyd. Infatti, come accennato precedentemente, Roger si è scagliato più volte contro Donal Trump (leggi l'articolo) e contro quei musicisti che decidono di suonare in Israele (leggi l'articolo).

Ma Roger è cosi. Lo è sempre stato e a chi lo accusa di essere un musicista politicizzato risponde in questo modo: "Se non vi piace la politica andate ad un concerto di Kate Perry" (leggi l'articolo)

 

 

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Tags: Syd Barrett, Donald Trump, Pink Floyd, Roger Waters, Israele, Kate Perry, Rap
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