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John Lennon, Paul McCartney e la rissa sfiorata

Dopo quasi un decennio di grande musica insieme, John Lennon e Paul McCartney sono arrivati al punto di non sopportarsi più. Da parte di Paul, ascoltare Yoko Ono urlare in un microfono durante le sessioni di registrazione lo stava facendo impazzire.

Una volta che i Beatles si sono sciolti (1970), John e Paul hanno suonato come solisti per esprimere il loro fastidio reciproco, alcune volte senza nemmeno troppo mascherare la cosa.  “Macca” ha cantato che John ha preso “la sua pausa fortunata” e “lo ha rotto in due“. Vedeva il futuro di John con il suo nuovo partner/moglie (Yoko Ono) come torbido. “Ora cosa si può fare per te”, si chiedeva nel brano “Too Many People” del 1971 e contenuto nel suo terzo disco solista “RAM“. 

In risposta, John ha rinunciato ad ogni cortesia e ha descritto Paul come “morto“, come qualcuno che ha fatto “musica da ascensori e da supermercati“. Nel frattempo, i due hanno arricchito le loro battaglie musicali con molti insulti reciproci. 

In teoria, questo atteggiamento avrebbe potuto portare i due “contendenti” a sistemare le cose con una scazzottata ma, fortunatamente, non si è mai arrivati a questo. Tuttavia, un fonico dei Beatles ha descritto una circostanza in cui John e Paul furono molto vicini ad una rissa. L’episodio avvenne mentre stavano registrando quello che John Lennon definì “musica di merda della nonna di Paul“. Il brano era “Ob-La-Di, Ob-La-Da“.   

Ascoltando The White Album si può chiaramente notare quale diverso percorso avevano intrapreso Lennon McCartney.

E’ l’estate del 1968 e fra i quattro ragazzi di Liverpool  serpeggiano le tensioni. Il risultato è un disco figlio di “individualità e di lotte per imporsi sugli altri” e non di “lavoro di gruppo“. Infatti, molte tracce del disco, bellissimo nel suo insieme, vengono registrate in modo individuale usando il resto della band come “appoggio“, al punto che Geoff Emerick, fidato ed esperto tecnico del suono in Revolver Sgt Pepper, abbandona gli studi di registrazione, licenziandosi in tronco. 

Anche il produttore George Martin, da molti definito il quinto Beatles, (leggi l’articolo) molla tutto e se va in vacanza e la stessa cosa fa Ringo Starr che va in Sardegna in vacanza con la famiglia, in un primo momento deciso a lasciare la band ma in seguito fa ritorno. Il disco (un doppio) è quasi tutto accreditato alla coppia Lennon/McCartney, fatta eccezione per 4 brani di George Harrison (fra i quali la fortunatissima “While My Guitar gently Weeps“) ed uno di Ringo Starr (“Don’Pass By Me“) “Martha My Dear” è attribuita a Lennon/McCartney anche se pare sia stata scritta dal solo McCartney per il suo cane da pastore (un Old English SheepdogJohn Lennon stava scrivendo frasi come “così solo, voglio morire” e intitolando canzoni “Happiness Is a Warm Gun“.

Insomma non c’era una bella atmosfera fra di loro ma il lavoro (a fatica) procede. Ma quando si arriva a “Ob-La-Di, Ob-La-Da” di Paul, John non riesce proprio a sopportare le prove. Secondo Geoff Emerick, John Lennon ha iniziato a parlare della musica come “musica  di merda della nonna di Paul“, non si sa quanto intenzionalmente o se in uno scatto di ira. Resta il fatto che le prove, solo per questa canzone, si protraggono per diversi giorni.   Intorno al quarto o quinto giorno Emerick ha detto che John Lennon “è andato in escandescenza” ed è uscito dallo studio di registrazione “a farsi un giro“.

Quando è tornato era visibilmente ubriaco e le cose si sono fatte ancora più tese al punto che Paul McCartney sembrava pronto a prendere a pugni Lennon che ubriaco al pianoforte. “Sono fottutamente sbronzo” ha urlato John Lennon entrando dalla porta, fra lo stupore di tutti i presenti. (il defunto Emerick ha raccontato questa storia nel suo libro, Here, There, and Everywhere: My Life Recording the Music of the Beatles

Sono più fatto di quanto tu non lo sia mai stato –  ha continuato Lennon gridando –  a gridare John – Infatti, sono più ubriaco di quanto tu non lo sarai mai! Ed è così che dovrebbe andare la canzone fanculo!”. 

Mentre pronunciava queste parola era seduto al pianoforte ed iniziò a martellare gli accordi di apertura di “Ob-La-Di, Ob-La-Da” al pianoforte. Emerick ha detto che Paul McCartney era furioso. 

Paul era molto arrabbiato e  si è messo dritto in faccia a Lennon – scrive Emerick nel suo libro – e per un attimo ho pensato che i due si sarebbero presi a pugni”.

Invece, Paul ingoiò la provocazione ed accettò l’idea di John. Alla fine, in qualche modo, finirono il disco che uscì il 22 novembre 1968. 

— Onda Musicale

Tags: George Harrison, Yoko Ono, John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney, George Martin
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