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Buon compleanno a Ron che oggi compie 66 anni

Rosalino Cellamare, meglio conosciuto come Ron è nato a Dorno in provincia di Pavia il 13 agosto 1953. E’ un cantautore e attore italiano.

Rosalino Cellamare nasce a Dorno, in provincia di Pavia ma cresce a Garlasco, a pochi chilometri di distanza; il padre proviene dalla Puglia, esattamente da Trani e di professione commercia in olio d’oliva, mentre uno dei due fratelli, Italo, pianista (che in seguito suonerà anche in alcuni suoi dischi, ad esempio nell’album Dal nostro livello), lo avvicina alla musica.

Inizia a partecipare ad alcuni concorsi, ed in uno di questi (in cui canta 24 mila baci di Adriano Celentano) viene notato da un talent-scout della RCA Italiana: si reca a Roma con il padre, che firma il contratto (in quanto Rosalino è ancora minorenne) per la It di Vincenzo Micocci, distribuita dalla RCA.

Il debutto discografico avviene solo con il nome di battesimo, Rosalino, a 16 anni al Festival di Sanremo nel 1970 in coppia con Nada cantando Pa’ diglielo a Ma’

L’anno successivo presenta al Disco per l’estate una canzone scritta da Paola Pallottino e Lucio Dalla, Il Gigante e la bambina, che riscuote un discreto successo; incide inoltre una cover di Father and son di Cat Stevens in italiano (Figlio mio, padre mio).

Nello stesso anno scrive La storia di Maddalena: questa canzone viene incisa da Sofia Loren ed inclusa nella colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli (con la stessa Loren, Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny De Vito); Lucio Dalla userà poi l’introduzione strumentale della canzone in L’auto targata «TO», dall’album Il giorno aveva cinque teste.

Alla fine del 1971 scrive Piazza Grande insieme a Lucio Dalla per la musica e a Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti per il testo; Dalla la presenta al Festival di Sanremo 1972, e diventa uno dei brani più celebri del cantautore bolognese.

Partecipa al Disco per l’estate con il brano Storia di due amici su testo di Umberto Donato, paroliere calabrese di Pizzo.

Nel febbraio 1973 pubblica il suo primo album, usando da qui in poi anche il cognome: Il bosco degli amanti prende il titolo dell’omonimo brano su testo di Umberto Donato. A novembre esce Dal nostro livello: quest’ultimo, che contiene Era la terra mia e I bimbi neri non san di liquirizia, presenta canzoni con i testi tratti dai temi di alcuni alunni di una scuola elementare di Cinisello Balsamo. singolo pubblicato nel 1976 (Evviva il grande amore, canzone con testo di Mogol e musica di Gigi Rizzi, che rimarrà inedita su album), Ron interrompe la sua carriera di cantante per dedicarsi al cinema.

Tra il 1975 ed il 1979, infatti, interpreta pellicole come Lezioni private, per la regia di Vittorio De Sisti, L’Agnese va a morire, di Giuliano Montaldo, In nome del Papa Re di Luigi Magni e, per la regia di Aldo Lado, Turi e i paladini e Mascagni.

Nel 1978 torna ad incidere, dopo il passaggio alla Spaghetti Records: Occhi verdi mari calmi, questo il titolo del brano, partecipa all’edizione di quell’anno del Festivalbar, con risultati modesti (pur anticipando le sonorità sviluppate nei dischi seguenti).

Nel 1979, Lucio Dalla e Francesco De Gregori lo chiamano per curare gli arrangiamenti del loro celebre concerto, Banana Republic, che raccoglierà centinaia di migliaia di spettatori nei più grandi stadi d’Italia. Durante questi concerti, viene data la possibilità a Ron di esibirsi come solista ne I ragazzi italiani ed in Come va.

Nel 1980 esce l’album Una città per cantare, che contiene la canzone omonima, cover di un brano del cantautore americano Danny O’ Keefe, già incisa nel 1977 dal californiano Jackson Browne, ed altri brani scritti con Dalla, tranne Nel deserto con testo di De Gregori Mannaggia alla musica, interamente di De Gregori.

Sempre nel 1980 pubblica un Q-Disc dal titolo Canzone senza inganni, con Goran Kuzminac e Ivan Graziani, contenente tre loro canzoni ed l’inedito scritto insieme dal quale il disco prende il titolo.

Il 1981 è l’anno di Al centro della musica, che ripete il successo del disco precedente e che contiene Si andava via, con un testo scritto dal cantautore Renzo Zenobi.

Il 1982 è l’anno della vittoria al Festivalbar con Anima, contenuta nel disco Guarda chi si vede, registrato negli Stati Uniti. Sempre del 1982 è l’album Tutti cuori viaggianti, contenente Hai capito o no?, versione italiana di I can’t go for that (no can do) del duo Daryl Hall & John Oates.

L’album viene registrato dal vivo in studio, di fronte ad un pubblico di soli fans e giornalisti. Nel 1983 esce Calypso, che include Sogno e Per questa notte che cade giù.

Il successivo singolo Joe Temerario (1984) diventa sigla di Domenica In e viene usato da Mario Monicelli all’interno del suo film Speriamo che sia femmina, nel quale Ron compare anche nella parte di se stesso. Fanno seguito due raccolte di successi a breve distanza l’una dall’altra.

L’album successivo, del 1985, si intitola semplicemente Ron, e contiene le intense Parliamo un po’ di te e Caterina. Nell’anno 1986 è la volta di È l’Italia che va a cui seguirà, nel 1988, Il mondo avrà una grande anima, sua seconda antologia dal vivo, con l’inedito omonimo presentato a Sanremo.

Nel 1989 si dedica, in qualità di produttore, ad un giovane esordiente, Biagio Antonacci, ed al suo primo album: Sono cose che capitano nel quale anche la voce di Ron è presente nel duetto contenuto nella canzone che dà il titolo all’album.

Nel 1990 scrive un brano intitolato Attenti al lupo, che viene inciso da Lucio Dalla e che venderà un milione di copie.
Un nuovo contratto discografico firmato con la WEA e il cantautore è pronto ad affrontare gli anni 90 con un disco intitolato Apri le braccia e poi vola, lanciato dal singolo Un momento anche per te.

Nel 1992 pubblica un nuovo album, Le foglie e il vento, che riscuote ancora una volta grande successo. Molti i brani scelti come singoli, tra i quali Non abbiam bisogno di parole (che diventa una delle sue canzoni più famose) e A un passo dai miei sogni. Due anni dopo è la volta di Angelo, con i singoli Sono uguale a teTutti quanti abbiamo un angelo e Il sole e la luna.

Nel 1996 al Festival di Sanremo vince con Vorrei incontrarti fra cent’anni cantata in coppia con Tosca. Per l’occasione esce una nuova raccolta con alcuni dei suoi brani di maggior successo rivisitati con nuovi arrangiamenti, e con Ferite e lacrime, versione italiana di un successo dei Ten Sharp del 1992 intitolato YouFerite e lacrime sarà il singolo scelto per la stagione estiva.

Nel dicembre del 1996, Ron partecipa al Concerto di Natale in Vaticano con il brano inedito Natale tutto l’anno.

Nel 1997 esce l’album Stelle e nel 1998 torna a Sanremo con il brano Un porto nel vento. È del 1999 il 14º album di Ron: Adesso, scritto interamente in una baita di Livigno.

Il 27 febbraio 2000, Ron festeggia i 30 anni di carriera con l’uscita di un doppio album (contenente duetti con Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Tosca, Lucio Dalla e Jackson Browne) ed una trasmissione televisiva a lui interamente dedicata intitolata “Una città per cantare”.

Nel 2001 incide Sei volata via, uscita dalla penna di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Nell’album che esce a breve distanza, intitolato Cuori di vetro, sono incluse canzoni scritte in collaborazione con Francesco De Gregori, Renzo Zenobi, Renato Zero, Gianluca Grignani e Carmen Consoli.

Nel 2002 intraprende un tour assieme a Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia; usciranno un doppio album e un DVD a ricordo del tour.

Esce nel febbraio del 2004 Le voci del mondo, concept-album ispirato all’omonimo romanzo di Robert Schneider con musiche di Ron e testi di Alfredo Rapetti (in arte Cheope).

Nell’ottobre del 2005, esce, in allegato al Corriere della Sera, l’album Ma quando dici amore, contenente 13 duetti con 14 grandi artisti della musica italiana e internazionale (Anggun, Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Loredana Bertè, Luca Carboni, Carmen Consoli, Lucio Dalla, Elisa, Jovanotti, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf, Tosca) ed una traccia rom con Renato Zero (vedi sotto).

L’intero ricavato della vendita dell’album, viene devoluto all’AISLA, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, il cui presidente è il suo caro amico Mario Melazzini. Per dare ancora maggiore visibilità al progetto, nel 2006 torna al Festival di Sanremo con il brano L’uomo delle stelle.

Nel maggio del 2007 esce il singolo “L’amore è una bombola di gas” e comincia un lungo tour che lo porta da un capo all’altro della penisola. È sempre dello stesso anno, la collaborazione con Ivana Spagna e Tristan B – artista maltese – per l’album di quest’ultimo.

Nell’ottobre del 2007 esce l’album “Rosalino Cellamare – RON – in concerto”, registrato dal vivo con l’accompagnamento dell’Orchestra Toscana Jazz. L’album, trainato dall’unico inedito scritto da Mauro Di Maggio (Canzone dell’acqua), è anche un DVD, contenente anche una bellissima passeggiata/intervista per le vie di Garlasco, paese dove Ron ancora vive, assieme a Natasha Stefanenko.

Nel 2008 pubblica un disco di inediti “Quando sarò capace d’amare”, che prende il titolo da una canzone di Giorgio Gaber del 1994. L’album contiene 10 canzoni scritte con importanti collaboratori come Neffa, Renzo Zenobi, Kaballà e suonate con Lucio Dalla e Alex Britti.

Nel 2013 wsce “Way Out” e nel 2014 “Un abbraccio unico.”

— Onda Musicale

Tags: Ivana Spagna, Ron, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Lucio Dalla
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