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Chitarre fantastiche e dove trovarle: le elettriche entrate nel mito

Tanti strumenti hanno rivestito grande importanza nella storia del rock. Jerry Lee Lewis e Elton John hanno costruito le loro carriere facendo acrobazie sul pianoforte.

John “Bonzo” Bonham e Keith Moon sono entrati nella leggenda percuotendo i loro tamburi e rullanti; Jack Bruce, Paul McCartney e Sting divennero celebrità suonando lo strumento più sfuggente e allo stesso tempo fondamentale, il basso elettrico; per non parlare dell’epoca d’oro dei sintetizzatori, con artisti come Keith Emerson e Rick Wakeman che, celati dalle loro imponenti tastiere, entrarono nell’immaginario rock, o dei tanti vocalist dal carisma ineguagliabile come Jim Morrison o Roger Daltrey.

Eppure è innegabile, lo strumento principe, il sogno quasi erotico di ogni aspirante rockstar, da sempre è la chitarra elettrica. La seminale Fender Telecaster o una fiammante Stratocaster, la Gibson Les Paul o la provocante SG, detta diavoletto, tutte hanno contribuito in maniera determinante al successo di un genere e a far innamorare di riff e assoli legioni di fan e gli stessi musicisti di tutto il mondo.

Ed ecco allora che alcuni peculiari strumenti sono entrati nel mito, assieme e forse più dei loro talentuosi proprietari; la 0001 Strat di David Gilmour, una Fender Stratocaster che alcuni ritengono la prima prodotta – dal numero di serie 0001 – per quanto probabilmente frutto di innesti; la Babysnakes di Frank Zappa, pesantemente customizzata dal musicista americano; la Black Beauty, l’ultima Statocaster di Jimi Hendrix, detenuta per anni dalla sua ragazza e sparita dopo essere stata di Uli Jon Roth; le mitiche chitarre di Eric Clapton, la Blackie – una Strato nera – venduta a un’asta benefica per quasi un milione di dollari, la Brownie usata negli anni settanta e la Les Paul Beano, compagna di Slowhand ai tempi dei Bluesbreakers di John Mayall e che prese il nome – come il disco stesso – dal giornaletto che Eric tiene in mano nella copertina.

Mitica anche la Frankestrat di Eddie Van Halen (leggi l’articolo), assemblata con tanti pezzi diversi come il mostro di Frankenstein a cui deve il nomignolo, la Lucille di B.B. King e la Lenny di Stevie Ray Vaughan. Un discorso a parte meriterebbero le chitarre di Billy Gibbons degli ZZ Top, specie quelle completamente rivestite in pelouche, o l’acustica di Woody Guthrie che sfoggiava orgogliosamente la scritta This machine kills the fascist.

Noi però ne abbiamo scelte quattro, eccole.

Fender Stratocaster Monterey – Jimi Hendrix

Sì, è proprio la celebre Stratocaster che Jimi incendiò – prima metaforicamente e poi letteralmente – al Festival di Monterey, dopo la performance che gli diede la grande celebrità. La Fender, bianca in origine, era stata dipinta con motivi floreali da Jimi nei camerini, poco prima del live: “Ho notato che aveva colori e pennelli di fianco al suo strumento – a parlare è Eric Burdon – cominciò a pitturarne la cassa: sembrava un guerriero Navajo prima della caccia.”

La storia del concerto è celebre: Jimi venne introdotto dall’amico Brian Jones dei Rolling Stones e diede vita a un set funambolico in cui giunse a simulare un amplesso col suo strumento. Al termine di un rito quasi orgiastico cosparse la Stratocaster di liquido infiammabile e le diede fuoco: “Ho deciso di bruciarla e distruggerla alla fine della canzone come se fosse un sacrificio: si sacrificano le cose che si amano, e io amo la mia chitarra”. La scena fu immortalata da Ed Caraeff, un fotografo diciassettenne che consegnò il momento al mito, ritagliando per sé una piccola parte nella leggenda. I resti della chitarra furono recuperati e dopo essere stati esposti per anni all’EMP di Seattle, una sorta di museo dedicato al chitarrista mancino, sono stati venduti all’asta, ricavato 237mila sterline.

The Fool, Gibson SG – Eric Clapton

Eric Clapton è stato con Hendrix il mito più solido tra i chitarristi del periodo d’oro del rock, e anche nella personalizzazione dei suoi strumenti si è distinto, pur non dipingendoli personalmente. Il pezzo più famoso è proprio la Gibson SG del 1964 denominata The Fool dal nome del collettivo olandese che si occupò della personalizzazione. La chitarra fu acquistata per rimpiazzare la Les Paul utilizzata con John Mayall e, grazie all’intuizione del manager Robert Stigwood, fu verniciata in pieno stile psichedelico per rendere omaggio alla musica dei Cream. La SG fu utilizzata tra la metà del 1966 e la fine del ’68, quando la band si sciolse. La chitarra fu acquistata per poche centinaia di sterline da Todd Rundgren, che la rivendette molti anni dopo – per ripianare dei debiti fiscali – alla bella cifra di 500mila dollari a un anonimo collezionista. Secondo Marijke Kroger, fondatrice di The Foolla chitarra di Clapton è una rappresentazione del bene contro il male, del paradiso contro l’inferno.

Fender “Dragon” Telecaster – Jimmy Page

Sempre attento a tematiche epiche ed esoteriche, Jimmy Page ha consegnato al mito del rock la storia della sua Fender Telecaster. Lo strumento, costruito nel 1959, fu regalato a Jimmy da un altro grande, Jeff Beck, come ringraziamento per aver favorito il suo ingresso negli Yardbirds al posto di Eric Clapton. Quando, all’inizio della favolosa avventura coi Led Zeppelin, Page decise di decorare la sua Fender per darle più appeal, iniziò dotandola di alcuni vetrini che riflettevano le luci del palco. Poi tolse la vernice originale sostituendola col disegno di una sorta di dragone cinese rosso e verde. Prima di convertirsi all’uso di varie Gibson, la chitarra fu molto utilizzata nei primi tempi dei Led Zeppelin, tanto da venire impiegata anche nel celebresolo di Stairway To Heaven. Curioso è l’epilogo della storia di questo strumento: nel 1998, mentre Page era in tour, un amico ebbe la brillante idea di ridipingere la chitarra, credendo di fare un regalo al musicista. Non solo il Dragone cessò così di esistere, ma il suono ne fu compromesso, tanto che Jimmy, dopo aver recuperato il manico, fece sparire la cassa.

Rocky, Fender Stratocaster – George Harrison

La chitarra, decorata e ribattezzata Rocky dal beatle silenzioso, era una Fender Stratocaster Sonic Blue del 1961. Lo strumento, assieme a uno gemello per John Lennon, fu acquistato da Mal Evans, road manager dei Beatles nel 1967. “Una sera ho preso un po’ di vernice fluorescente e ho iniziato a personalizzare la mia chitarra – raccontava con semplicità George – durante la Summer of love tutti hanno iniziato a dipingere tutto, e così anche io ho voluto farlo con la mia chitarra.”

La chitarra, imbracciata da Harrison, compare in Our World, primo programma in mondovisione, durante l’esecuzione di All You Need Is Love, e nel video di I Am The Warlus, all’interno del film Magical Mystery Tour. A differenza di altre celebri chitarre, Rocky rimase sempre con George ed è tuttora in possesso della famiglia Harrison.

— Onda Musicale

Tags: Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Frank Zappa, Roger Daltrey, Elton John, George Harrison, Keith Emerson, Rick Wakeman, Woody Guthrie
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