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Scoperto dopo quasi quarant’anni il cantante di “Lamù”

Finalmente ha un nome la voce della sigla di “Lamù”, grazie ad una ricerca pluridecennale ricca di colpi di scena, millantatori e depistaggi come una vera spy story.

Questa storia comincia nei primi anni ’80 in Italia, quando viene mandato in onda sulle reti regionali il cartone animato giapponese “Urusei Yatsura”, noto da noi come “Lamù, la ragazza dello spazio”. L’anime si fa notare subito per la sua originalità e perché è molto divertente, nonché per la sua sigla simpatica e ben realizzata. Ci si comincia a chiedere chi sia a cantarla, visto che nei titoli di coda del cartone il pezzo non viene accreditato. Non solo: non è noto nemmeno il titolo, né l’autore, né i musicisti, né la società che si è occupata dell’incisione. Si tratta di un’equazione con troppe incognite per essere risolta negli anni ’80 e ’90, e tale a lungo rimane.

Le cose cominciano a muoversi con l’invenzione di Internet e l’apertura di un forum dedicato alla questione (sul sito Sigletv.Net), che ha raggiunto l’impressionante volume di 370 pagine, ricche di contributi e supposizioni. Nessuno allora sa la soluzione, intendiamoci, però attraverso il forum si incontrano ricordi e conoscenze di molte persone, che si integrano tra di loro e da qui cominciano a partire delle piste da seguire. Le principali portano a Napoli (Telecapri), Roma (Videorecording) e Milano (Antenna 3). Gli utenti del forum contattano decine di persone tra cantanti, musicisti e doppiatori di cartoni animati, nonché le varie società e i canali televisivi che si sono occupati a vario titolo di Lamù, ma niente: la produzione della sigla sembra sia avvenuta nell’anonimato più totale.

L’entusiasmo nella ricerca porta tanti singoli utenti del forum a indagare di persona, con il risultato che alcuni musicisti si vedono arrivare molte mail da persone diverse ma tutte con la stessa domanda, e questo li indispone parecchio. Effetti collaterali e incontrollabili di Internet, dispiace. Succede che molte persone dichiarino di conoscere la verità sulla sigla (quando non addirittura di esserne i titolari) senza però fornire delle prove. Millantatori che rallentano le ricerche del forum, e basta.

Per smuovere le acque il fondatore del forum (che si firma KBL) realizza una versione della canzone montando assieme la sigla di apertura con quella di chiusura, unendole con un pezzo da lui suonato alla tastiera, e la carica su YouTube. Sempre per spingere il cantante a manifestarsi, Mirko Fabbreschi dei Razzi Fotonici – cartoon cover band – registra il brano alla SIAE (fino ad allora non lo era, oppure lo era ma non si sa sotto quale titolo). Infine il cartone viene ritrasmesso in televisione, stavolta con una nuova sigla e un nuovo cantante: Stefano Bersola. Il risultato è che purtroppo ora alla domanda “Chi canta la sigla di Lamù?” vi sono tre nuove risposte che intasano le ricerche del forum, e nessuna è quella giusta.

Cominciano a succedere cose strane: alcune persone o società si dicono favorevoli a collaborare rispondendo alle domande del forum, salvo non farsi più sentire o far giungere comunicazioni da parte degli avvocati che revocano la disponibilità. Succede che la Yamato Video inizia a fare uscire il cartone in VHS, e viene contattata dal forum. La Yamato Video si rende di colpo conto che sta distribuendo un cartone con una canzone sulla quale non ha i diritti, e nelle uscite successive viene riproposta la sigla giapponese. Sembra che si stiano pestando i piedi a qualcuno di molto grosso, che come “l’uomo che fuma” di X-Files si preoccupa di bloccare ogni pista che i novelli Mulder e Scully stanno seguendo.

Altri siti Internet si mettono ad indagare per scoprire cosa ci sia dietro alla sigla più misteriosa della TV italiana, tra questi “Moz O’clock” e le pagine Facebook “Fumettoso” e “Il mistero della sigla di Lamù” (l’ultima sempre riconducibile a KBL).

MikiMoz di “Moz O’clock” dichiara di aver scoperto personalmente che la faccenda partirebbe da problemi tra l’importatore del cartone e un autore della sigla, che li portò ad interrompere la loro collaborazione e a far cadere la canzone in uno “stallo” legale, distributivo ed editoriale che non si è mai sbloccato, lasciando non assolti i diritti (questione complicata ulteriormente dai passaggi di proprietà dei network). Un nome che viene proposto più volte è quello di Ciro Dammicco – produttore televisivo e cinematografico, compositore e cantante di altre sigle italiane – il quale contattato nel 2018 da “Il mistero della sigla di Lamù” nega il suo coinvolgimento.

La situazione si sblocca nel gennaio 2020, quando un utente che si firma Wally Rainbow scrive in un commento sulla pagina FB “Fumettoso” una cosa che ha già detto più volte, ma è rimasta finora inascoltata: secondo lui la voce del cantante misterioso è la stessa della prima sigla di “Donna Ragno”, de “i Fantastici Quattro” e del film di animazione di He-Man e She-Ra, tutte cantate da Noam Kaniel, che però non si riesce a contattare direttamente. Noam Kaniel è un cantante che nella sua vita ha interpretato sigle di cartoni animati in molte lingue; nato a Tel Aviv nel 1962, ora vive a Los Angeles.

Questa volta succede qualcosa di diverso, ovvero che un altro utente (Franco Amoroso) ha l’idea e la possibilità di sentire la segretaria di Noam Kaniel, la quale gli fornisce un contatto privato. In risposta alle domande di Amoroso, Kaniel ascolta il brano e conferma di riconoscere la sua voce (I remember singing this song and I hear my voice clearly in it) che ritiene non essere l’unica nella registrazione (I’m not singing alone it’s more like a duet).

La palla viene colta da un terzo utente, Giuseppe Intorre, che assieme a Franco Amoroso crea un team con una strategia comune; i suoi membri dialogano in momenti differenti con Noam Kaniel, ricavando nuovi particolari. Kaniel dichiara che nella sigla lui si è occupato della seconda voce (I sing throughout the entire song but the italian singer is alone in the beginning of the verses), e che quella principale è probabilmente di Ciro Dammicco (it’s Ciro Dammicco but not 100% sure), mentre il compositore è Shuki Levy (The composer is Shuki Levy). Kaniel aggiunge di non riuscire a recuperare altre informazioni dopo così tanto tempo dall’incisione.

A questo punto non restava che sentire nuovamente Dammicco, il quale a marzo 2020 in risposta a Intorre scrive “Se Noam ha confermato allora è vero… perché ricordo di avere registrato con lui”. Alla gentile richiesta di altri dettagli sulla sigla (titolo, autore, versione integrale ecc…) Dammicco non ha finora risposto.

Il mistero è dunque svelato? Non del tutto. Rimane il dubbio su chi abbia scritto il testo in Italiano, come si intitoli il brano e quali siano le parole della strofa finale che nella versione televisiva sfuma. Ma soprattutto ci si chiede perché queste informazioni siano state tenute finora nascoste. Si saprà mai la verità? Le novità di questi giorni fanno ben sperare.

— Onda Musicale

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