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David Gilmour: storia del suo studio galleggiante Astoria

Lo studio galleggiante di David Gilmour sul Tamigi

Il sogno di qualsiasi musicista è quello di avere un proprio studio di registrazione, magari ricavato in qualche sottoscala o in un angolo del garage.

Karno, che fu un impresario in possesso di uno straordinario senso per lo spettacolo e dotato di una grande inventiva, fu anche lo scopritore di talenti come  Charlie Chaplin e Laurel & Hardy. Fu senza dubbio alcuno colui che rivoluzionò profondamente il modo di fare spettacolo a cavallo fra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.

Per molti però rimane un sogno irrealizzabile, ma non per Fred Karno, che progettò e realizzò non solo un proprio studio di regitrazione, ma lo fece su un’imbarcazione galleggiante

Frederick John Weskott, questo era il suo vero nomeaveva in mente di creare un luogo elegante e raffinato dove invitare ospiti illustri in occasione di feste prestigiose e di gran classe, dove poteva stupirli  con un’orchestra di quasi 100 musicisti che suonava sul ponte per loro.

Dal 1926 al 1950 la proprietà galleggiante passò al musicista e comico Vesta Victoria che la utilizzò per i suoi spettacoli

In seguito, dopo alcuni passaggi di proprietàvenne acquistata nel 1986 da David Gilmour, chitarrista della progressive band britannica dei Pink Floyd. L’imbarcazione, il cui nome era Astoria,  si trovava ormeggiata sul fiume Tamigi nei pressi di Hampton nel Middlesex e David Gilmour l’acquistò perché, come tutti i musicisti, aveva bisogno di una location ariosa e non chiusa e priva di  finestre, come spesso accade per molti studi di registrazione.

Gilmour, animo sensibile e grande musicista, aveva infatti bisogno di un luogo tranquillo e rilassante dove comporre la sua musica in assoluta tranquillità e l’Astoria era la soluzione migliore che potesse immaginare. Nella casa galleggiante vi erano infatti molte finestre, l’ambiente era molto bello e il paesaggio visibile dall’interno era fra i più belli che si possano immaginare.

Nel corso degli anni in cui Astoria divenne di Gilmour vi fu una sola persona che ne fu autentico co-protagonista: Phil Taylor

Taylor è il più storico e fidato collaboratore dei Pink Floyd e di David Gilmour, vicino alla band da quando aveva poco più di vent’anni. Da molti anni è colui che si occupa della strumentazione di David Gilmour prendendosi cura delle sue preziose chitarre e di tutti gli strumenti musicali. E quindi una specie di supervisor dello studio sul Tamigi.

Phil Taylor infatti ha collaborato per oltre trent’anni nella realizzazione di tutti i progetti dei Pink Floyd e di David Gilmour, occupandosi delle chitarre di Gilmour durante il tour del 2001 e 2002 e anche per “On an Island Tour” del 2006. Sapendo quanto David sia affezionato alla sua strumentazione appare ancora più evidente la fiducia che in lui ripone il chitarrista di Cambridge.

Taylor era presente, come responsabile tecnico, anche per la storica reunion dei Pink Floyd nel 2005 in occasione del Live8 e questo spiega molto chiaramente quanto l’uomo sia, da sempre, molto  vicino ai Pink Floyd, al punto che nel 2008 ha scritto un libro intitolato The Black Strat, dedicato proprio alla magnifica e leggendaria Fender Stratocaster di David Gilmour.

Nel suo libro descrive  Astoria come uno degli studi di registrazione tecnologicamente più avanzati del mondo, dove regna un’atmosfera magica e paradisiaca, rendendolo davvero il luogo ideale per scrivere musica

Anche dal punto di vista tecnologico Astoria non si fa mancare nulla e il suo altissimo livello di  tecnologia è garantito da oltre 23 chilomteri di cablaggi che utilizzano cavi della prestigiosa ditta olandese Van den Hul. 

Analizziamo adesso l’attrezzatura tecnica di cui dispone David Glmour nel suo studio galleggiante. Il suo primo studio di regitrazione personale era composto da un mixer Allen & Heath, 3 Revox A77 ed un registratore a nastro Brennel a 8 tracce su 1″. Successivamente il mixer  fu sostituito da un Soundcraft 2400. Ma per Astoria David Gilmour non si sarebbe accontentato di qualcosa di “normale“. Per il suo studio galleggiante sul Tamigi Gilmour scelse una console DDA AMR24.

Sapendo quanto David sia attento alla qualità dei suoni e alla perfezione dei dettagli, non ci stupisce affatto che, in seguito alle regitrazioni di “The Divison Bell”, quattordicesimo album dei Pink Floyd pubblicato nel 1994, fu acquistato un Amek Hendrix 56 canali. Apparve subito evidente però che il supporto Atari fosse inadeguato e anche il passaggio a PC non soddisfò del tutto Gilmour. Si consideri che siamo  nel “lontano” 1994.

I monitor dello studio erano una coppia di UREI 813 con crossover elettronici esterni ed amplificatori Phase Linear dell’azienda americana molto rinomata negli anni ’70 per la qualità dei suoi amplificatori Hi-FI dotati di grande potenza.

Si decise quindi di acquistare una console Neve 88R che proveniva dagli Eel Pie Recording Studios del chitarrista degli Who, Pete Townshend

In seguito furono installati prima dei monitor ATC 200 e ATC 300 e anche Genelec, KRK, PMC, e molti altri, fino ad optare per un sistema 5.1 basato su due SCM150ASL modificati per sinistra e destra, un ATC SCM150ASL come canale centrale, posto sopra un subwoofer ATC SCM0.1-15 e due monitor surround ATC SCM50ASL.

Gilmour con Mason

Nello studio galleggiante sono presenti anche diversi monitor Yamaha NS-10 ed Auratone oltre ad un JVC, in modo da dare una grande offerta a chi lavora nella sala di regia dello studio

La parte acustica è stata curata con la supervisione dell’ingegnere acustico  Nick Whitaker, mentre la scelta di gran parte dell’attrezzatura è stata fatta seguendo i consigli di James K.A. Guthrie ed Andy Jackson, due fonici molto apprezzati. Nello studio sono inoltre presenti compressori valvolari Pye ed EAR 660 ed equalizzatori valvolari EAR825, oltre a ben 3 registratori analogici multi-traccia Studer A827 ed un Ampex ATR-100, che sono stati modificati dall’ingegnere elettronico Tim de Paravicini, autentico genio del suono.

Astoria, nella sua lunga vita,  ha visto nascere molte tracce di “A Momentary Lapse Of Reason” e di “The Division Bell”, oltre a diversi brani contenuti nell’album solista di Gilmour “On an Island”. Proprio nello studio galleggiante sul Tamigi  sono stati mixati inoltre “Delicate Sound of Thunder“, “Pulse“, “Remember That Night” e “Live in Gdansk“, concerti live di David Gilmour.

Anche il meraviglioso “Rattle That Lock”, ultimo disco di Gilmour che sta evendo un grandissimo successo è stato registrato e mixato, in parte, ad Astoria. Il lavoro è stato completato a Medina, il nuovo studio personale di Gilmour all’interno della sua grande casa acquistata nel 2009.

In questo video David Gilmour è impegnato nelle registrazioni di “A Pocket of Stone”, traccia numero 9 di “On an Island” del 2006

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, David Gilmour, On an island, Delicate sound of thunder, Astoria, PULSE
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