In primo piano

Tributo ai Pink Floyd: un fumetto per raccontare Syd Barrett

Dalla sceneggiatura di Danilo Deninotti e dai disegni di Luca Lenci prende vita, nell’ottobre del 2015, il fumetto “Wish You Were Here. Syd Barrett e i Pink Floyd”.

L’opera affronta l’inizio dell’avventura di Syd Barrett con Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright Nick Mason, ovvero i Pink Floyd.

Si parte dall’incontro tra Waters e Barrett in un pub dove il bassista gli propone di entrare nella formazione primordiale e Syd accetta subito.

Geniale, estroverso, artistico e folle il giusto il “Diamante Pazzo” guida la band fino alla realizzazione del primo disco, “The Piper at the Gates of Dawn”. Purtroppo sappiamo tutti com’è andata.

Barrett rimane sconvolto dall’esperienza con la nuova droga LSD e ne rimane sopraffatto compromettendo il suo ruolo all’interno del gruppo rendendo il suo stesso comportamento sempre più imprevedibile.

Per “salvare capra e cavoli” il gruppo chiama in extremis David Gilmour a sostituire il giovane Barrett proponendogli una soluzione in stile Brian Wilson con i Beach Boys.

Autore dei testi e delle musiche, ma saranno gli altri ad eseguirle. La cosa va bene fino ad un certo punto, ma ormai Barrett vaga sull’orlo dell’abisso causato da alcol e droghe.

Tentando il tutto e per tutto, i Pink Floyd lo aiutano anche nel suo esordio solista, “The Madcap Laughs”, ma la pressione è troppa per il giovane Syd.

Un altro successo da pubblicare al più presto, la sua vita da riprendere in mano, le responsabilità, i quadri da fare, tutto è troppo e Syd decide di rifugiarsi nella natia Cambridge dalla madre.

Come recita un significativo passaggiosembrava da un’altra parte. Come se avessero abbassato le tapparelle e non ci fosse nessuno in casa. I suoi occhi erano come buchi neri nel cielo”.

Intanto i Pink Floyd pubblicano altri successi come “Dark Side of the Moon”, ma nel 1975 sono arrivati ad un blocco e non riescono a proseguire con “Wish You Were Here”.

Fortunatamente vengono tolti dai guai con la poesia acustica omonima e, soprattutto, con “Shine On You Crazy Diamond” dedicata all’amico.

Proprio quest’ultimo fa una visita inaspettata ai compagni d’avventura nel mitico studio di Abbey Road, ma è del tutto irriconoscibile.

Grasso, calvo, sopracciglia rasate, con delle buste ed uno spazzolino da denti, Syd viene riconosciuto dopo qualche momento di confusione. A testimoniare la tragicità del momento furono le lacrime dello sconvolto amico d’infanzia Roger Waters.

Dopo quell’incontro infausto Barrett ritorna definitivamente a Cambridge dove muore il 7 luglio del 2006 a soli 60 anni.

Un’opera incredibile, fantastica e che fa riflettere su una delle band più importanti di questi ultimi anni. Il tutto immerso in un fluido rosa e nero di inchiostro e creatività sotto l’ombra del “Diamante Pazzo”. 

— Onda Musicale

Tags: Beach Boys, The Piper at the Gates of Dawn, Syd Barrett, LSD, Brian Wilson, Pink Floyd, The Madcap Laughs, Shine on you crazy diamond, David Gilmour, Roger Waters, Richard Wright, The Dark Side of the Moon
Sponsorizzato
Leggi anche
Roger Waters avvistato a San Benedetto del Tronto
Cala il sipario su Postepay Sound: il riassunto della nona edizione del festival di Piazzola sul Brenta