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Clare Torry: ecco la storia dell’autrice di “The Great Gig in the Sky”

Quando il grande David Gilmour la vede entrare negli Abbey Road Studios a Londra, dove con il suo gruppo, i Pink Floyd, sta registrando il nuovo album, The dark dide of the moon, Clare Torry non gli sembra una cantante.

Il loro tecnico del suono, Alan Parsons, l’aveva voluta convocare a tutti i costi, mentre Gilmour aveva pensato di collaborare con una vocalist del calibro di Madeleine Bell o Doris Troy. Contrariamente alle aspettative, si trova davanti una giovane donna bianca che gli ricorda una casalinga inglese.

“We couldn’t believe it when this housewifely white woman walked in. But when she opened her mouth, well, she wasn’t too quick at finessing what we wanted, but out came that orgasmic sound we know and love”

(Mojo, Best Music Magazine, 1998). 

Clare nasce in una famiglia benestante inglese e la prima esibizione canora, accompagnandosi con la sua chitarra, è durante la festa di diploma alla rinomata Battle Abbey School, scuola per ragazze di buona famiglia nell’East Sussex, dove non ha mai avuto vita facile a causa del suo carattere decisamente scomodo e anticonformista. 

Nella seconda metà degli anni ’60, al termine degli studi, decide di voler diventare una cantautrice ed inizia a collaborare con alcune bands e case discografiche, in particolare la EMI, (leggi l’articolo) come parte dello staff artistico. Il suo debutto avviene nel ‘67 con il brano The music attracts me.

Nel’68 collabora con la band The Harry Roche Constellation e, durante questi anni, Clare ha l’occasione di imparare molto, di conoscere produttori, musicisti, arrangiatori e di fare le sue prime esperienze nello show business. E’ proprio durante la registrazione di alcune cover con la band che la sua voce viene notata da Alan Parsons.

Nel 1973, precisamente il 21 gennaio, una domenica, Clare viene convocata proprio da Alan Parsons agli Abbey Road Studios per registrare un brano dei Pink FloydThe Great Gig in the Sky. Il tastierista Richard Wright, autore del singolo, dice a Clare che non c’è un testo per lei da interpretare ma un concetto: semplicemente la sua voce deve riuscire ad esprimere il passaggio dalla vita alla morte.

Una cosa da nulla! In un’intervista, Clare dirà riferendosi a quel magico momento:

Entrai, indossai le cuffie e iniziai a vocalizzare emettendo degli ooh-aah, baby-baby, yeah-yeah. Ma loro mi dissero ‘non vogliamo questo. Devi provare con vocalizzi lunghi’, così cominciai a provare un pochino e mi dissi che forse volevano che io fossi come uno strumento. Così dissi loro di ricominciare il pezzo da capo” (“I went in, put the headphones on, and started going ‘Ooh-aah, baby, baby – yeah, yeah, yeah.’ They said, ‘No, no – we don’t want that. ‘Try some longer notes’, so I started doing that a bit. ‘Maybe I should just pretend I’m an instrument.’ So I said, ‘Start the track again”) –  (intervista a cura di John Harris per il suo libro Dark Side of the Moon, febbraio 2006).

Il compenso

Dopo tre ore di lavoro, Clare esce dallo studio di registrazione con un compenso di 30 sterline, (leggi l’articolo) convinta che quel brano non vedrà mai la luce, ma dovrà ricredersi qualche mese dopo quando, nella vetrina di un negozio di dischi di Londra, vede l’album esposto e la sorpresa è grande quando su di esso legge il suo nome.

Non solo: The dark side of the moon è tra gli album più venduti nella storia della musica mondiale, in classifica per 700 settimane consecutive e, ancora oggi, vende quasi un milione di copie all’anno. Inoltre, The Great Gig In The Sky è un unico vocalizzo femminile, struggente e appassionato, considerato da molti il brano più bello nella storia della musica degli anni settanta e non solo, una pietra miliare alla quale qualsiasi corista da lì in poi ambirà ad arrivare.

Negli innumerevoli tour della band, tantissime vocalist di chiara fama hanno interpretato questo brano

Bianca Antoinette, Ola Bieńkowska, Durga McBrook (leggi l’intervista) e Lorelei McBroom, (leggi l’intervistaNatalie Azerad per citarne alcune, ma la magia di quel momento che diede vita al brano non è stata più replicata e superata a mio parere, forse neppure dalla stessa Torry in successive esibizioni. 

Tuttavia, tra la vocalist e la band non si consoliderà mai una vera e propria collaborazione artistica

Durante il primo tour successivo all’uscita del disco, sul palco non c’è Clare Torry ma tre coriste, due delle quali sono Venetta Fields e Carlena Williams. Clare inizia ad avere nuove collaborazioni; nel 1979, la sua voce torna nel brano Eve di Alan Parsons Project, in Yellowstone Park, ultima traccia del disco Le Parc dei Tangerine Dream (1985), dove la Torry propone un assolo molto simile a quello registrato con i PF e nell’86 collabora nuovamente con Roger Waters per la colonna sonora del cartone animato antinucleare When the wind blows di Raymond Briggs, dove canta la bellissima Towers of faith.

Nel novembre dell’87 si esibirà alla Wembley Arena voluta da Roger Waters nel suo KAOS Tour

Nel giugno 1990, durante il Silver Clef Award Winners Show,  Clare canta nuovamente dal vivo il brano che ha fatto conoscere la sua voce al mondo intero ed è forse questa la sua ultima apparizione in pubblico. Dopo il 1990 alcune leggende metropolitane narrano che fosse morta di cancro o che avesse continuato a lavorare come vocalist di studio fino al 1995 per poi ritirarsi dalle scene. 

Quello che sappiamo per certo, è che nel 2004 Clare fa causa ai Pink Floyd e alla casa discografica EMI perché le vengano riconosciuti  i diritti d’autore per il brano The Great Gig In The Sky, in quanto, dal suo punto di vista, e senza entrare nel merito della questione, Clare si ritiene coautrice della track insieme a Richard Wright.

La decisone della giustizia inglese

Nel 2005, la Supreme Court of the United Kingdom le dà ragione e da qui in poi tutte le edizioni del brano riportano il suo nome al fianco di Wright. L’accordo economico per il riconoscimento delle sue Royalties arretrate è avvenuto con una trattativa privata extra-giudiziale i cui termini non sono mai stati divulgati. Clare Torry vive in Inghilterra con la sua famiglia.

 

— Onda Musicale

Tags: Roger Waters, The Dark Side of the Moon, Alan Parsons, The Great Gig in the Sky, Alan Parsons Project, Clare Torry
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