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Kiss: Paul Stanley lavora al seguito della sua biografia e ne racconta i retroscena

Il cantante/chitarrista dei KissPaul Stanley, ha rivelato che sta lavorando al seguito della sua autobiografia del 2014 intitolata “Face The Music: A Life Exposed”. Paul Stanley ha postato quanto segue sulla sua pagina Facebook“Non sarete delusi sulla direzione intrapresa nel mio prossimo libro.”

Gli è stato chiesto come mai è stato l’ultimo dei membri dei KISS a scrivere una biografia, Stanley ha raccontato nel podcast “Patcast”“Perché Io non ho scritto un libro dei KISS. Questo non è il quarto libro dei KISS; questo è il primo libro di Paul Stanley. Non sto scrivendo il quarto libro di una serie. Non voglio essere associato con quei libri perché sono spazzatura”.

Le autobiografie, per loro stessa natura, sono spazzatura, perché è come scrivere delle lettere d’amore a te stesso. Scrivi le cose per fare bella figura, raccontare storie che non sono mai accadute, per dirne una.”

Gli è stato poi chiesto se avesse mai letto la biografia degli altri membri dei Kiss, Stanley ha spiegato: “Quando Gene [Simmons, basso, voce] l’ha pubblicata, ne ho letto una parte. E ho pensato, ‘avrei voluto fare una cosa simile. Pensavo stesse parlando di me.’ Invece gli altri ragazzi [il batterista Peter Criss e il chitarrista Ace Frehley]”

“Guarda, la questione è la seguente… Se tu mi fai una domanda io ti darò sempre la stessa risposta. E le verità è che c’è una ragione per cui gli avvocati non usano come testimoni i tossici o gli alcolizzati. A discapito del fatto di aver seguito un programma di riabilitazione o se siano ancora dipendenti”.

“Non si tratta di una cosa che si può dire mai realmente finita. Così perché uno possa scrivere le proprie memorie, deve ricordarsi di quello che è successo ieri. Come possono loro ricordarsi di quello che è successo anni addietro?

Stanley ha così poi spiegato così la genesi del suo libro: Scrivo questo libro perché la mia vita è grande, ma non è sempre stato così. E se posso ispirare altre persone a rendersi conto che la vita non è sempre facile… In modo da comprendere che il mio modo di pensare non si discosta poi molto dal loro. Le persone, talvolta, non realizzano di non essere sole. Così vorrei rompere quel muro e affermare, ‘Siamo tutti assieme.’ Qualcosa di caotico.”

Hai poi spiegato: “[Il mio libro] è stato un best seller per il New York Times, che è un bel posto dove trovarsi. E’ stato tradotto in giapponese, svedese, italiano e tedesco… Mi piace pensarlo come… un sentimento globale. E inizialmente l’ho scritto per mio figlio. Volevo che fosse a conoscenza di com’è stata la mia vita e di farglielo leggere quando era il momento giusto… Il mio figlio ventenne, Evan, l’ha letto, e con un sorriso sul suo volto mi ha detto, ‘Sei tu.'”

“Face The Music: A Life Exposed” ha debuttato al secondo posto tra i best seller del The New York Times‘ Best Sellers.

 

(fonte metaleaks.it)

 

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— Onda Musicale

Tags: Paul Stanley, Ace Frehley, Peter Criss, New York Times, Kiss
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